Frongia è fatto così: promette un miliardo di euro, non lo trova e dice che la Raggi è sotto attacco

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-04-05

Anche secondo l’Assessore, ed ex capo di gabinetto della sindaca, Virginia Raggi è sotto attacco. Ma non è un complotto, solo strane coincidenze che Frongia non riesce proprio a spiegarsi. In fondo lui è solo un Assessore, cosa vuoi che ne sappia di come si governa la città

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Poco più di tre anni fa Daniele Frongia, oggi Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Roma, raccontava di aver trovato un miliardo di sprechi nel bilancio della Capitale. A trovarli era stato proprio lui, in qualità di Presidente della Commissione sulla Revisione della Spesa del Campidoglio. Come ci spiegava Luigi Di Maio all’epoca quei soldi sarebbero stati usati investiti in “trasporti, scuole, strade, servizi sociali e tanto altro”. Frongia, poi, sosteneva addirittura che potessero essere reinvestiti “nel giro di un anno” dopo le elezioni.

Perché a Roma non funziona nulla?

Di anni dalle elezioni ne sono passati quasi tre, il MoVimento 5 Stelle ha vinto le elezioni e ieri sera Frongia, nelle vesti di Assessore, è andato a Piazza Pulita a raccontare la storiella della sindaca sotto attacco. Da qualche giorno infatti il M5S ha “scoperto” che a Roma le cose non vanno. E la colpa non è della sindaca e – udite udite – nemmeno dei sindaci precedenti. La colpa è di Roma stessa. O meglio di alcuni non meglio precisati poteri criminali che sarebbero all’opera per impedire alla Raggi di realizzare il suo programma di cambiamento della città. Perché evidentemente è molto più semplice fare così che ammettere di non riuscire ad affrontare quegli stessi ostacoli che quando era all’opposizione Frongia sapeva benissimo come superare.

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Come si concretizza questo attacco alla Raggi? Frongia ce lo spiega volentieri. Non ci sono complotti, la sindaca infatti ora preferisce parlare di coincidenze «sono i fatti che parlano, cosa significa: in pochi mesi due impianti andati a fuoco, seicento cassonetti durante la consiliatura, un deposito di cassonetti anch’esso, l’isola ecologica». La lista è la stessa fatta da Travaglio la settimana scorsa a Non è l’Arena e dalla Raggi a Di Martedì con una importante eccezione: sono sparite le scale mobili che “si sbucciano” all’improvviso. Semplice dimenticanza oppure al M5S hanno capito che non è possibile raccontare balle sulle scale mobili visto che i guasti sono dovuti alla mancanza di manutenzione e controlli da parte di ATAC? Anzi Frongia dice che appena si sono accorti dei guasti il Comune ha mandato subito via l’azienda che si occupava della manutenzione. Ma non è vero. Perché ATAC era a conoscenza del problema già da due anni e gli indici di operatività delle scale mobili mostrano che i guasti erano continui, anche se magari meno eclatanti.

Chi attacca la Raggi?

Secondo l’assessore «di certo questi episodi non possono essere visti come qualcuno che vuole bene alla città». Ma Frongia non dice chi sta attaccando la sindaca e la Giunta di cui fa parte. E allora è lecito chiedersi come mai la lista non sia più lunga: la monnezza che rimane per strada, gli alberi che cadono perché vengono tagliati quelli sani, le strade che si allagano, gli autobus che si rompono o che prendono fuoco perché non viene fatta la manutenzione, le macchine parcheggiate in divieto di sosta che non vengono spostate perché il Comune in tre anni non è riuscito a produrre un bando per la rimozione oppure lo spassoso complotto dei frigoriferi abbandonati individuato dalla Raggi e dalla sua assessora Paola Muraro a pochi mesi dall’insediamento della Giunta.

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Magari Corrado Formigli avrebbe potuto chiedere a Frongia che fine ha fatto quel miliardo di euro che poteva sicuramente essere speso per sistemare parte delle tante cose che non vanno. Chi c’è dietro questi attacchi alla sindaca? Frongia nega che ci sia un mandante politico e dice che c’è “qualcuno che non ci vuole bene”. Eppure ad oggi la magistratura non ha trovato prove, ad esempio al momento per quanto riguarda il TMB Salario andato a fuoco mesi fa non sono ancora stati trovati inneschi. Mentre era noto come il tritovagliatore lavorasse ben oltre il limite delle sue capacità. Ed è incredibile la capacità del M5S di governo di vedere manine, coincidenze e complotti che nessuno vede e non vedere invece i macroscopici problemi della Capitale e assumersene le responsabilità. Pensate, fino a qualche tempo fa a Roma c’era un’assessora che sosteneva di non aver mai visto un topo per le strade, che non ci fosse alcuna emergenza rifiuti e che il TMB Salario non puzzava. Di quel miliardo di euro invece non c’è ancora nessuna traccia.

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