Fact checking
Alla Raggi hanno detto che parlare di complotti è ridicolo. E allora lei li chiama “coincidenze”
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-04-03
Dal momento che dopo tre anni la Raggi non è riuscita a cambiare nulla a Roma e non è più possibile dare la colpa a Marino ecco che al M5S si sono inventati (su suggerimento di Travaglio) un’altra strategia: dare la colpa ai complotti e alle coincidenze. Come quella della rottura “improvvisa” delle scale mobili della Metro. Che tanto improvvisa non è visto che non veniva fatta la manutenzione
«È inevitabile rilevare una cosa, che a Roma nell’ultimo periodo siamo stati messi sotto attacco da una serie di episodi», così Virginia Raggi ieri a Di Martedì ha risposto a Giovanni Floris che le chiedeva come mai nella Capitale ci fossero così tante cose che non funzionavano. Non ci crederete: non è colpa della Raggi. Ma c’è un problema: a quasi tre anni dall’insediamento della sindaca del MoVimento 5 Stelle continuare a dare la colpa alle amministrazioni precedenti non basta più. E allora come si fa? Si trova un altro capro espiatorio, possibilmente più misterioso.
Le fantastiche coincidenze di Virginia Raggi
Siamo ormai a metà mandato, e i romani stentano a vedere i frutti di quel vento del cambiamento che proprio con l’elezione della Raggi ha iniziato a spazzare l’Italia. Le cose nella Capitale sono invece come prima, quando c’era Ignazio Marino. E in alcuni casi sono addirittura peggio, perché la Raggi è riuscita nella non facile impresa di non seguire gli stessi consigli che dava all’ex sindaco quando era consigliera d’opposizione. E così la sindaca fa un lungo elenco di “episodi” curiosi: l’incendio al TMB di Rocca Cencia, l’incendo al TMB Salario, l’incendio di 600 cassonetti, l’incendio di un’isola ecologica ad Acilia (nel settembre 2017), «la rottura improvvisa delle scale mobili di tre stazioni centrali». Tutta una serie di elementi mai successi prima, secondo la sindaca, «che fa capire che forse siamo un po’ sotto attacco».
La storia del complotto della criminalità (non più delle amministrazioni precedenti) contro la Raggi e il MoVimento 5 Stelle era stata lanciata dal direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio durante un’intervista a Non è l’Arena, e prontamente ripresa dalla Raggi ieri sempre sul Fatto. La sindaca dice «io le scale mobili che si sbucciano non le ho viste mai». Un’affermazione che fa il paio con quella dell’ex assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari che non aveva mai visto un topo a Roma e che riteneva che in città non ci fosse alcuna emergenza rifiuti. E come dimenticare di quando, a pochi mesi dall’insediamento, la Raggi e un’altra assessora all’Ambiente (Paola Muraro) avevano scoperto il complotto dei frigoriferi abbandonati? Che dietro ci fosse la mano della criminalità e non quella del PD?
Virginia Raggi è #SottoAttacco
Questo è quello che succede quando si prova a cambiare il sistema! La ‘Ndrangheta, la Camorra, quelli che vogliono creare l’emergenza per gli affidamenti diretti, tutti contro la Raggi. Ma il complotto esiste? Proprio ora che ATAC rinasce (coi soldi dei romani) e stavano arrivando gli autobus nuovi (gli autobus a noleggio usati da Israele perché nessuno in Italia aveva risposto alla gara bandita dal Comune) cosa succede? «All’improvviso si rompono tre scale mobili di tre stazioni centrali una vicino all’altra».
Eppure non è successo così all’improvviso. Non solo perché l’incidente alla scala mobile della stazione Repubblica della Metro A risale ad ottobre dello scorso anno, e all’epoca la sindaca diede la colpa ai tifosi rimasti feriti nell’incidente. Ma soprattutto perché ATAC era a conoscenza dei deficit di manutenzione su scale e tappeti mobili sin dal 2016. Quindi le scale mobili non si sono rotte “improvvisamente”.
«Lei collega l’arrivo dei nuovi autobus con il blocco alle scale mobili?» riesce a chiedere Floris. «Io dico semplicemente che ci sono state queste coincidenze», risponde la Raggi. Insomma i romani possono stare tranquilli: non ci sono complotti ma solo coincidenze. La propaganda pentastellata non perde l’occasione per mettere sullo stesso piano il pacco bomba spedito a Chiara Appendino con i roghi che “attaccano” la sindaca di una Capitale sempre più ingovernabile. Perché quando c’erano quelli di prima a Roma le cose andavano male per colpa del malaffare e della criminalità. Oggi che ci sono loro vanno male per colpa del malaffare e della criminalità, che però agisce contro la Raggi (bruciando cassonetti e rompendo scale mobili). Qualcuno dovrebbe spiegarci questa coincidenza e farci capire dove sono le differenze.
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