Opinioni
Michela Micheli, il capro espiatorio di Torre Maura
Mario Neri 05/04/2019
Michela Micheli dal luglio 2017 è la direttrice dell’Ufficio speciale Rom del Campidoglio, nominata da Virginia Raggi. Classe 1970, è la manager con cui la sindaca se l’è presa per la rivolta a Torre Maura, una gestione giudicata «inqualificabile» dalla prima cittadina. Micheli lascerà l’incarico. Oggi però una sua intervista al Messaggero firmata da Lorenzo […]
Michela Micheli dal luglio 2017 è la direttrice dell’Ufficio speciale Rom del Campidoglio, nominata da Virginia Raggi. Classe 1970, è la manager con cui la sindaca se l’è presa per la rivolta a Torre Maura, una gestione giudicata «inqualificabile» dalla prima cittadina. Micheli lascerà l’incarico. Oggi però una sua intervista al Messaggero firmata da Lorenzo De Cicco ristabilisce alcune verità sui fatti. Una di queste è che non è vero che il Municipio competente non fosse stato informato dell’operazione:
Raggi sostiene che nessuno sia stato informato del trasferimento dei 77 rom a Torre Maura. Né il suo ufficio, né il VI Municipio. È così?
«Guardi, noi il Municipio lo abbiamo informato, c’è una nota. Mi imbarazza dovermi giustificare per le dichiarazioni rilasciate ai giornali…».E l’ufficio di Raggi? Il Gabinetto della sindaca sapeva?
«Non direttamente, evidentemente era stato ritenuto sufficiente chiamare la Polizia locale, il commissariato Casilino, i servizi sociali. La verità è che la reazione è stata esorbitante, rispetto a quello che ci si poteva attendere. Poi sono una che le responsabilità se le prende tutte, ma sono tranquilla sulla correttezza del percorso seguito».Perché gli organi politici non sono stati informati?
«Era una procedura gestionale, si spostavano delle persone a tre chilometri di distanza. Forse c’è stata una sottovalutazione… Ma stiamo parlando di un trasferimento all’interno di uno stesso territorio, con bambini che frequentavano le scuole di lì. Abbiamo seguito una procedura di gara. Le persone fragili non possono stare in strada. Questo è il nostro obiettivo, lo condivide anche l’assessore al Sociale, Baldassarre».
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