Non è vero che Salvini e Meloni sono indagati per la storia dei “falsi green pass”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-15

Sui social popola questa non-notizia che prende spunto da un articolo del 2 giugno pubblicato da Il Fatto Quotidiano in cui, però, si parla di altro e non si fanno i nomi dei leader di Lega e Fratelli d’Italia

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Sui social si riconoscono perché il loro nome utente è accompagnato dall’emoticon di un “mattone”. Un tempo erano esclusivamente no vax, ora sono diventanti anche grandi sostenitori di Vladimir Putin. In entrambe le narrazioni, però, c’è un punto di unione: condividono notizie false. L’ultimo caso è quello di un tweet che ha ottenuto migliaia tra “like”, commenti e condivisioni in cui si parla – tra i tanti – anche di Salvini e Meloni indagati per la storia dei falsi vaccini e dei falsi green pass. Ovviamente, però, si tratta di una bufala.

Salvini e Meloni indagati per falsi green pass, la bufala

“Cos’è sta storia dei falsi vaccini e falsi green pass? Sembra siano indagati oltre 80 persone tra cui Cecchi Paone, la Meloni, Salvini, de Luca e molti altri… Ma non erano quelli che pubblicamente dicevano di vaccinarsi?”. Negli altri commenti, lo stesso autori di cotanto capolavoro social spiega di aver confuso Alessandro Cecchi Paone con il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori. Ma questa è solamente un’inezia in questa storia fatta di grandi falsi spacciati per veri.

Perché alcuni utenti chiedono di citare la fonte di questa informazione e il soggetto in questione non esita a fornire un link che andrebbe a supporto di questa tesi. Si tratta di un articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano lo scorso 2 giugno. E quel pezzo esiste realmente e fa riferimento al prosieguo delle indagini sul caso di quei medici finiti nel mirino delle forze dell’ordine e della magistratura per i falsi vaccini a Roma – come nel caso di Pippo Franco, con l’attore, la moglie e il figlio iscritti nel registro degli indagati – e, di conseguenza, del rilascio di false certificazioni verdi.

Nessuno, però, gli fa notare che i nomi citati da questo “fantomatico” scopritore di verità non appaiano minimamente nell’articolo de Il Fatto Quotidiano. Perché nel pezzo in questione si parla dei pazienti del medico Alessandro Aveni Cirino – che ha lo studio nel quartiere capitolino di Colli Albani – e delle amicizie con il medico legale ed ex consulente del Tribunale di Roma Antonio De Luca. Ecco, il De Luca citato non è il De Luca (Vincenzo, Presidente della Regione Campania) a cui si vuole abilmente alludere. Inoltre, non appaiono in alcuna riga i nomi di Salvini e Meloni indagati per questo caso.

Gli altri nomi

Ci sono, invece (ma non come indagati) i nomi di Vittorio Cecchi Gori (e non Cecchi Paone) e Andrea Roncato. I due volti del cinema italiano, erano – perché ricordiamo che l’articolo è stato pubblicato oltre dieci giorni fa – nel mirino degli approfondimenti per verificare la legittimità della loro certificazione verde. Insomma, nessuno di loro – a eccezione del già citato Pippo Franco – sono iscritti nel registro degli indagati.

(Foto IPP/Matteo Rossetti)

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