La supercazzola di Santoro sul saluto nazista del cantante ucraino all’Eurovision (mai fatto) | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-18

Oleh Psjuk, cantante dei “Kalush Orchestra”, non ha fatto il saluto nazista abbandonando il palco dell’Eurovision. Anche se Santoro sostiene sia “un’opinione” pensare che sia andata così

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In un passaggio del suo intervento (minuto 38.57) alla Federazione Nazionale della Stampa italiana, Michele Santoro – parlando di informazione e guerra – ha dichiarato: “Diventa un’opinione anche se il cantante ucraino all’Eurovision ha fatto o no il saluto nazista, cosa che dovrebbe essere un fatto. Il desiderio di spegnere il dibattito su questo mi sembra azzardato”. Una critica a come vengono raccontati i fatti al giorno d’oggi, e alla delegittimazione dell’interlocutore “che ha un punto di vista diverso sulla pace”.

La supercazzola di Santoro sul saluto nazista del cantante ucraino all’Eurovision (mai fatto)

In particolare, la questione cui fa riferimento Santoro è un momento della serata della finale dell’Eurovision Song Contest nel quale Oleh Psjuk, cantante dei “Kalush Orchestra”, sembra fare il saluto romano. Una bufala messa in circolo sui social dai filorussi e smentita in un articolo di fact checking di Facta News. Al di là della improbabilità che un gesto del genere avvenga in un contesto simile, il video diffuso inizialmente è volontariamente ingannevole perché annulla la prospettiva, fondamentale per capire cosa sia veramente successo.

Guardando altri filmati ripresi dai fan da altre angolature, si può notare come Psjuk tenga la mano aperta, in segno di saluto al pubblico, e il braccio piegato. Due fattori che non si notano nel video che lo accusa di aver fatto il saluto nazista e che chiudono definitivamente la questione sul fatto che il gesto sia avvenuto o meno.

Il dibattito sul tema solleva a sua volta un’altra questione, vale a dire il “peso” che viene dato alle bufale fatte circolare esclusivamente per inquinare la discussione su un argomento serio come la guerra. Si arriva a ritenere “un’opinione” – come dice Santoro – il fatto che Oleh Psjuk abbia fatto il saluto nazista, anzi se ne invoca una smentita inequivocabile, pena il continuare a ritenerla vera fino a prova contraria. Regola che in molti casi non viene però applicata quando le situazioni sono rovesciate.

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