Come Salvini è riuscito a farsi scaricare anche da Trump

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-08-28

In questa estate caldissima ricca di successi e soddisfazioni personali il ministro del Papeete è riuscito a far sembrare Conte un raffinato statista. Al punto che pure l’amico Donald Trump ha deciso di elogiare l’Avvocato del Popolo (dimenticandosi però delle sofferenze del povero Salvini)

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Sarà anche stata in parte cortesia istituzionale, di quella che si usa tra capi di Stato e di Governo nelle occasioni ufficiali. Ma la dichiarazione del Presidente USA Donald Trump su Giuseppe (o come lo chiama lui Giuseppi) Conte è sicuramente qualcosa di più. Certo, nel tweet precedente Trump lodava il presidente brasiliano Bolsonaro ma quella sul premier italiano è una delle due dichiarazioni spassionate su uno dei leader politici presenti a Biarritz.

Trump si è dimenticato del fedele amico Salvini?

L’altra – ed anche questo è interessante – era stata sul Primo Ministro britannico Boris Johnson, che Trump ha definito “l’uomo giusto al posto giusto”.  Si può anche pensare che alla fine Trump sia uno che in nome della realpolitik preferisca difendere e sostenere lo status quo. Ma quello che è importante non sono tanto le parole di elogio (sperticato) nei confronti di Conte quanto il semplice fatto che abbia deciso di twittare sulla situazione italiana “con la speranza che Conte rimanga Primo Ministro”. E chissà chi è stato quel genio che è riuscito a far sembrare Conte uno statista di prima grandezza.

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Non ci si poteva aspettare un intervento a gamba tesa nella politica italiana, anche se Trump non è tipo che va troppo per il sottile. Ma il messaggio è chiaro. E a quanto pare il Presidente USA ha dimenticato che in Italia c’è anche il suo grande amico Matteo Salvini (l’elegante signore qui sotto).

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La situazione sul versante leghista è davvero tragica. Per ribadire la sua amicizia e la sua stima nei confronti di Trump il nostro ministro dell’Interno aveva toccato vette estreme di masochismo. Come quando si era detto d’accordo con i dazi punitivi che gli USA volevano imporre nei confronti dei prodotti europei. «Conto che le aziende italiane possano essere al riparo dai dazi. Se altre aziende di altri Pesi europei non avranno la stessa fortuna, non è un problema mio», dichiarò il nostro astutissimo vicepremier dimostrando di non aver capito nulla della questione.

Ma che significa davvero il tweet di Trump?

E come lo ripaga l’amico Trump? Appoggiando Conte, quello che in Senato gliele ha date di santa ragione. E possiamo usare tutte le cautele del caso, ricordare che Trump è quello che voleva comprare la Groenlandia e si è offeso perché il premier danese non ha accettato, oppure quello che pensa che fare esplodere qualche bomba atomica sia la soluzione perfetta al Global Warming (che non esiste). Ma il dato di fatto rimane: Trump oggi sta con Conte e non sembra preoccupato che i sondaggi diano Salvini in testa in un’ipotetico confronto elettorale o che il leader della Lega voglia andare a nuove elezioni.

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via Facebook.com

Ci si deve a questo punto chiedere come mai Trump abbia deciso di sostenere in maniera così decisa Giuseppe Conte di fatto scaricando il suo grande amico Salvini. Magari Trump ha capito che, come tutti i paesi, anche l’Italia ha bisogno di un governo stabile e una leadership coerente e non di uno che vuole andare al voto non appena vede che i sondaggi sono favorevoli e che è stato beccato a flirtare con Putin per tramite di un suo ex portavoce. Eh già: la Russia. I rapporti tra Trump e il Presidente russo non sono propriamente pacifici (ma nemmeno di puro odio), quello che è certo però è che Trump non ha alcuna intenzione di togliere le sanzioni economiche alla Russia. Anzi di recente ha approvato l’imposizione di ulteriori sanzioni. Al contrario di Salvini Conte ha dimostrato di poter essere incisivo in politica estera, ha saputo diventare un leader ascoltato in Europa anche grazie all’appoggio dato all’elezione della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Salvini invece ha fatto la figura di quello che non ha saputo capitalizzare la grande vittoria sovranista ed è finito messo all’angolo. A Trump come a Salvini interessa creare delle spaccature in seno alla UE, ma a differenza di Salvini Trump ha capito che per farlo bisogna avere un peso politico.

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via Facebook.com

Alla fine la spiegazione sta tutta qui: a cosa serve l’amicizia di Salvini a Trump? A nulla, perché con la sua scelta di mettersi fuori dal governo e l’incapacità di costruire un vero fronte sovranista in Europa (ricordate la brutta fine che ha fatto l’austriaco Strache, amico di Salvini?) lo rendono un politico assolutamente non influente. A questo aggiungete le accuse e i sospetti sul fatto che i sovranisti europei e italiani possano in qualche modo essere finanziati da Putin (lo è di sicuro Marine Le Pen e anche Salvini ci sperava) e capirete come mai per Trump Salvini è sicuramente tanto simpatico ma non a sufficienza da meritarsi un bel tweet. In fondo che piaccia o no l’Italia è ancora un paese membro della NATO (e chissà, Trump ha capito che è stata la ministra della difesa Trenta a non bloccare l’acquisto degli F35). E certi flirt con la Russia non passano inosservati. Di sicuro non era facile farsi scaricare da Trump, ma Salvini ci è riuscito. Conte però non dovrebbe crogiolarsi sugli allori, perché il Presidente USA è uno che ci mette il tempo di un tweet a cambiare idea su una persona. E questo è il motivo per cui politicamente il Presidente Trump non è un amico affidabile, non lo era per Salvini e non lo sarà per Conte.

Leggi sull’argomento: Non c’era bisogno di un complotto per far sparire una mezza calzetta di politico come Salvini

 

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