La prova delle bugie di Salvini su Savoini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-07-26

Savoini era nella delegazione del ministro dell’Interno per il viaggio a Mosca. Lo provano i documenti depositati dalla presidenza del Consiglio prima dell’audizione in Parlamento

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Gianluca Savoini faceva parte della delegazione in occasione della trasferta di Matteo Salvini a Mosca. La prova, di cui parla oggi il Corriere della Sera, si trova nei documenti allegati alla relazione consegnata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Parlamento. E costituiscono la smentita definitiva alle bugie del ministro dell’Interno.

Gianluca Savoini nello staff di Salvini in Russia

Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera racconta oggi di quanto accaduto nell’estate 2018: il governo è insediato da poco più di un mese, Salvini programma un bilaterale per il 16 luglio 2018 per incontrare presso la sala delle riunioni del Ministero dell’Interno della FederazioneRussa i rappresentanti del Consiglio per la sicurezza nazionale, Yur iAveryanov e Alexandr Venediktov, e il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev.

Cinque giorni prima, l’11 luglio, parte la richiesta del Viminale. Il 13 luglio «con nota verbale della Ambasciata italiana a Mosca indirizzata al Ministero degli affari esteri della Federazione Russa veniva comunicata la lista della delegazione ufficiale e dei partecipanti agli incontri in programma e in entrambe le liste erano presenti l’onorevole Claudio D’Amico e il dott. Gianluca Savoini, indicati nello “Staff del Ministro Salvini”».

Il 10 luglio scorso,quando il sito Buzzfeed pubblica gli audio della riunione al Metropol, Salvini prende le distanze da Savoini. nega che abbia mai fatto parte del suo staff. E di fronte alle foto dell’incontro di un anno fa afferma: «Posso produrre i documenti di chi ha viaggiato con me. Savoini al tavolo? Che ne so cosa ci facesse, chiedetea lui». Versione che il premier Conte demolisce nel corso dell’audizione in Senato.

savoini whatsapp salvini

Chi ha pagato i viaggi di Savoini e D’Amico?

Ma c’è di più. Il Corriere ha presentato una richiesta di accesso agli atti alla presidenza del consiglio con i relativi costi. La risposta ufficiale dice che «il consigliere Claudio D’Amico dal 29 agosto 2018 è stato inserito, con decreto del Vice Presidente Salvini, nei suoi uffici di diretta collaborazione, come consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale, con un compenso annuo lordo di euro 65.000. Dal 29 agosto 2018 ad oggi,il consigliere D’Amico si è recato una sola volta in missione istituzionale in Russia (a Mosca) dal 16 al 18 ottobre 2018».

È la trasferta durante la quale Salvini partecipa all’evento organizzato all’hotel Lotte dai vertici di Confindustria Russia Luca Picasso ed Ernesto Ferlenghi. Il 17 ottobre al termine del convegno, il ministro ha un incontro di «massima riservatezza», poi partecipa alla cena al ristorante Rusky dove è invitato anche Savoini. La mattina dopo c’è la riunione al Metropol, con Savoini, l’avvocato Gianluca Meranda e il suo socio Francesco Vannucci.

Scrive palazzo Chigi: «Per quanto riguarda il signor Gianluca Savoini, nessun costo o missione è stata mai posta a carico della Presidenza non esistendo alcun rapporto di collaborazione e/o consulenza del signor Savoini e in occasione della missione del 16-18 ottobre 2018 il signor Savoini non ha fatto parte della delegazione al seguito del Vice Presidente Salvini».

salvini moglie russa savoini

EDIT ORE 8,05: “Stiamo parlando di aria fritta, non le mando io le mail. Se c’e’ vuol dire che ha un senso ma e’ una vicenda surreale. Siamo seri. Non ho mai chiesto ne’ toccato un rublo. Se qualcuno si diverte a occuparsi di pranzi e cene, di mail, faccia pure”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a 24Mattino su Radio 24 intervistato da Maria Latella a proposito dei presunti fondi russi alla Lega in relazione alla mail del Viminale inviata per accreditare Gianluca Savoini all’Ambasciata italiana a Mosca. Che non le mandi lui è indubbio. Che siano comunque sua responsabilità, pure.

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