Il video di Salvini al citofono rimosso da Facebook

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-01-28

La decisione di Facebook, secondo cui “non rispetta i nostri standard della community in materia di incitamento all’odio”. Ovviamente la decisione arriva a urne chiuse e quando quel video aveva assolto ampiamente la sua funzione

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Il video di Matteo Salvini al citofono con il “tunisino” per chiedergli se è uno spacciatore è stato rimosso da Facebook. In un rigurgito di decenza il social network blu ha cancellato il filmato che si vedeva a questo link in cui il Capitano insieme alla signora Anna Rita Biagini andava a caccia di droga da uno che non aveva mai spacciato droga per ragioni di campagna elettorale.

Il video di Salvini al citofono rimosso da Facebook

Il video era stato segnalato da molti e oggi l’utente Roberta Di Castro ci ha avvertito della decisione di Facebook, secondo cui il contenuto “non rispetta i nostri standard della community in materia di incitamento all’odio”. Ovviamente la decisione di Facebook arriva a urne chiuse e quando quel video aveva assolto ampiamente la sua funzione. In più, non sembra che i gestori delle pagine di Salvini abbiano ricevuto sanzioni, come invece accade a chi magari condivide un contenuto altrui: agli altri vengono chiuse le pagine, la risorsa internet di Salvini è ancora lì.

VIDEO SALVINI CITOFONATA RIMOSSO

E così il video di Salvini che citofona al “tunisino” dicendo «Scusi, lei spaccia?» è ora cancellato, dopo tutti i retroscena che sono usciti successivamente: come la falsa aggressione della quindicenne cavalcata dalla Lega prima di rivelarsi una bufala, che aveva “causato” la passeggiatina di Salvini al Pilastro. O come la strana storia, raccontata dalla stessa Biagini, del carabiniere che le aveva anticipato un contatto con lo staff di Salvini a proposito degli spacciatori del quartiere. Mentre l’Arma cerca il carabiniere, il ragazzo molestato da Salvini ha annunciato una denuncia nei confronti del Capitano. Il quale ha dichiarato che SE il ragazzo non è uno spacciatore, avrà le sue scuse. Ammettendo così implicitamente di non aver alcuna prova che lo fosse prima della sceneggiata in favore di telecamera.

Salvini incita all’odio, se n’è accorto persino facebook

Insomma persino Facebook pare essersi accorto che Salvini incita all’odio. Purtroppo non è la prima volta che il Capitano lo fa, e di recente aveva eliminato anche un meme in cui attaccava un’assessora di un paese dell’Emilia-Romagna prima che il tribunale decidesse sul punto. La stessa cosa era successa nel 2019 ma per ragioni di copyright. Per la cronaca, nel quartiere Pilastro alle elezioni regionali la Lega ha sfiorato a fatica il 19%, mentre il Partito Democratico ha raggiunto quota 40,3% . A Modena Salvini è andato anche in un negozio “di nigeriani” che invece aveva un proprietario italiano per incitare all’odio, ma in quel caso per Facebook nessuna sanzione.

Ora il fallimento della strategia della paura potrebbe finalmente ritorcerglisi contro. Una situazione perfettamente sintetizzata dal prima e dopo i risultati di Luca Morisi, il suo social media manager:

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Luca Morisi, social media manager di Salvini, prima e dopo i risultati delle elezioni in Emilia-Romagna

Per l’Emilia-Romagna Salvini ha scelto personalmente la candidata ed è andato a citofonare nelle case per raccattare voti nella regione in cui la Lega era il primo partito. E adesso non lo è più. In Calabria ha vinto la candidata di Forza Italia, non qualcuno scelto dalla Lega. Che incassa la prima sconfitta dal 2018 dopo aver puntato tutto su una vittoria con una campagna elettorale matta e disperatissima. E già che c’è perde pure 70mila voti rispetto alle elezioni europee. Mentre ieri l’account Twitter della Lega ha fatto una figurella clamorosa con la morte di Kobe Bryant ed è stata persino costretta a cancellare il tweet. Ora anche la rimozione del video, in attesa del tribunale civile.

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