Ma quand’è che Salvini la smetterà di dire e comincerà a fare?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-29

Appurato che il fantastico 34% della Lega in Italia non servirà assolutamente a nulla in Europa perché i sovranisti sono in minoranza ora il leader della Lega potrebbe tornare ad occuparsi del “prima gli italiani”? Perché mentre si trastulla con l’idea di cambiare le regole europee ha appena promesso di far saltare fuori qualcosa come trenta miliardi di euro che nessuno sa dove siano

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«Alla faccia di quelli che ci dicevano “sbagliate tutto, non tirate piú, siete in calo, la Boldrini vi asfalta su Twitter, state crollando nei sondaggi, siete disperati”. Avevano proprio capito tutto, eh???». È davvero euforico Luca Morisi quando commenta il grande risultato della Lega e di Matteo Salvini alle europee. Gli italiani invece ancora aspettano di capire se dovranno pagare l’Iva al 25,2% come previsto dal DEF del governo giallo-verde.

Non avete capito il genio salviniano

Alla faccia dei rosiconi, di quelli che dicevano che Laura Boldrini aveva messo in crisi la Bestia su Twitter (ma lui è da anni che dice «che Twitter non conta un tubo») oppure che certe strategie di marketing elettorale dimostravano che la propaganda leghista aveva ormai smesso di essere creativa e innovativa. Perché tutto si può dire della bravura di Salvini tranne che gli “esperimenti” delle foto con il mitra o quelle con rosari sempre pronti da sfoderare, vangeli da esibire, santini di Padre Pio nel taschino siano delle mosse da grande comunicatore. Chissà, i rosiconi sono quelli che facevano notare al vicepremier le sue assenze dal Viminale (avete notato che la diretta di ieri era proprio dalla terrazza del Ministero?).

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Ed eccola la foto della war room leghista, con Salvini circondato dai suoi. Eccolo il ministro dell’Interno che ha portato il partito ad un risultato storico: «voti raddoppiati in un anno, Lega al 34%, oltre 2 milioni di preferenze personali per il Capitano». Bella forza si dirà, visto che Salvini era capolista in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali, a tirare la volata a candidati a volte ridicoli a volte imbarazzanti.

A cosa serve la “vittoria” di Salvini?

Ma qual è il risultato? Per Morisi è chiaro «Salvini leader dell’Europa dei Popoli!». Ma la realtà è un’altra. Salvini, un uomo che ci ha messo 25 anni per avere un ruolo di governo e che nonostante sia stato eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1993 non è mai stato nemmeno assessore, non è il leader del governo. Figuriamoci cosa può essere fuori dall’Italia. Morisi si deve inventare la leadership dell’Europa dei Popoli. Ma oltre al fatto che i popoli europei non lo hanno eletto (al massimo hanno votato per i vari Le Pen, Orbán e Farage) Salvini in Europa non conta nulla.

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Adesso sì che contiamo in Europa!

Quel grandioso 34%, che la Lega e i giornalisti si ostinano a voler paragonare al 17% delle politiche (e vale anche per gli altri partiti), in Europa non ha alcun valore. Perché al Parlamento Europeo il gruppo della Lega e dei nazionalisti non ha i numeri per avanzare una proposta di governo o esprimere un presidente di Commissione. Di fatto il gruppo dell’ENL ha circa il 7% del nuovo Parlamento. Avete mai sentito di un partito che governa con il 7%? Noi no. Certo, possiamo vedere come quel 34% come il risultato di un grande sondaggio su scala nazionale che conferma quello che già sapevamo: Salvini piace. Ma di fatto con quei voti, quei nove milioni di voti che per Salvini sono una specie di valanga che gli consentirà di ribaltare le regole europee e rivoltare la Commissione come un calzino in realtà non cambia le cose.

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Fonte

Torniamo in Italia, dove Salvini è vicepremier e ministro dell’Interno e ha i voti per fare e cambiare le cose. Ci dica Salvini da dove vuole tirare fuori i soldi per evitare l’aumento dell’IVA (servono 23 miliardi di euro solo per il 2020). Ci dica Salvini da dove saltano fuori quei 30 miliardi annunciati per il cosiddetto piano per la Flat Tax. Che siano gli stessi trenta miliardi che Di Maio aveva promesso di far saltare fuori alla prima seduta del Consiglio dei Ministri? Il Capitano ieri ha detto che «questa è la proposta documentata centesimo per centesimo». Ce la mostri, ci stupisca e ci dimostri che quei 30 miliardi ci sono senza dover “attingere” al debito (ovvero farne di nuovo). Perché le chiacchiere stanno a zero, i numeri dicono che la prossima manovra di bilancio potrebbe essere da 64 miliardi di euro. Chissà, forse dopo aver raddoppiato i voti alle europee Salvini ci ha preso gusto a raddoppiare.

Leggi sull’argomento: Di Battista con il cappello in mano chiede aiuto

EDIT: Luca Morisi deve fare proprio una vitaccia infame, anche se il sontuoso stipendio che prende dovrebbe in ogni caso consolarlo. Oggi, dopo essersi innervosito per la lettura di questo pezzo, ha deciso di chiamarci in causa, contribuendo così alla popolarità di questo articolo e del sito presso il 65% degli italiani che è andato alle urne ma non ha votato Lega. Di questo lo ringraziamo.

luca morisi

Ciò detto, non possiamo che apprezzare l’uso delle faccine per un ultraquarantenne, cosa che dimostra che la gioventù può albergare ovunque. Ma purtroppo resta il punto: le elezioni europee hanno registrato una sconfitta dei sovranisti, che anche stavolta non si siederanno al tavolo della spartizione delle poltrone europee come speravano. Nel frattempo tocca trovare 24 miliardi per annullare gli aumenti dell’IVA e 30 miliardi per la flat tax. Allora, Luca, puoi chiedere al Capitano dove trova i soldi? No, perché se non li trova o se scappa dal governo perché sa che non può mantenere le promesse poi sai come finisce? Te lo dico con una faccina: 🙁

 

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