Economia
Una stangata da 64 miliardi in arrivo nella Legge di Bilancio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-05-29
Questo il conto per aggiungere alle stime del governo, incrementate dalla correzione già chiesta da Bruxelles, le due misure monstre per tagliare le tasse: flat tax sulle famiglie e sulle imprese da 30 miliardi, come annunciato dallo stesso leader leghista.
La situazione è disperata, ma non seria. Oggi è attesa la lettera da Bruxelles sul debito italiano, entro venerdì la risposta del governo (già pronta e nelle attese della Ue insufficiente). Mercoledì prossimo la Commissione pubblicherà le raccomandazioni. Tra l’avvio dell’iter della procedura d’infrazione e la sua entrata in vigore ci sono quasi due mesi di tempo disponibili per la trattativa. Ma Salvini sembra determinato a far saltare il tavolo, con tutte le conseguenze del caso.
E, segnala oggi Repubblica, la manovra 2020, attualmente valutata in 34 miliardi, con le uscite del Capitano salirebbe a 64 miliardi: tanto costerebbe aggiungere alle stime del governo, incrementate dalla correzione già chiesta da Bruxelles, le due misure monstre per tagliare le tasse: flat tax sulle famiglie e sulle imprese da 30 miliardi, come annunciato dallo stesso leader leghista.
Spiega Roberto Petrini che per il 2020 la Commissione già ci assegna un deficit-Pil pari al 3,5 per cento, ovvero circa 61 miliardi che il governo pensa di ridurre al 2,1 per cento con i 23 miliardi dell’aumento dell’Iva o con misure alternative_
Altre spese, come le cosiddette politiche invariate (missioni di pace e contratti pubblici) pari a 2,7 miliardi e 1,8 miliardi per investimenti verrebbero finanziate con 2 miliardi di spending review e 2,5 di maggior deficit: portando la manovra ai circa 25 miliardi di cui parla l’Ufficio parlamentare di Bilancio (23 di Iva più 2 di spending review).
Un quadro abbastanza realistico che non va manomesso perché la Commissione non è soddisfatta di questo percorso e chiede almeno altri 9 miliardi. Le condizioni le detta la regola che ci deve portare verso il pareggio di bilancio, il cosiddetto “obiettivo di medio termine”: così per la Ue si dovrà già fare una manovra di 34 miliardi contro i 25 proposti dal governo nel Def. Oltre — a questo punto — ai mirabolanti 30 miliardi aggiunti sul tavolo della trattativa da Salvini nel clima da euforia elettorale.
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