Cosa c’è dietro la guerra del M5S a Zingaretti sui rifiuti di Roma
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-07-05
Due settimane fa la sindaca era “sotto attacco” perché i poteri forti bruciavano i cassonetti. Oggi il M5S ammette che “ci sono delle criticità” nella gestione dei rifiuti ma che la colpa non è di chi governa da tre anni ma della Regione guidata da Zingaretti. In tutto questo la sindaca dice di volerci mettere la faccia ma continua a raccontare balle ai romani
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Ci ha messo poco più di tre anni il MoVimento 5 Stelle per ammettere che sì, a Roma ormai da anni ci sono «criticità sui rifiuti». Non una vera e propria emergenza, di quella sono anni che Virginia Raggi e le varie assessore all’Ambiente negano l’esistenza. Ma diciamo che qualche problemino – la cui entità è ben evidenziata dai cumuli di rifiuti abbandonati in giro per la città – c’è. Ma non fatevi ingannare, se il M5S dice, anzi scrive che «va ammesso» che qualcosa non va con quelli che una volta chiamava materiali post consumo è per dare la colpa a qualcun altro: Nicola Zingaretti, vale a dire a Regione Lazio.
Per la Raggi e il M5S è tutta colpa di Zingaretti
Qualcuno prima o poi dovrà spiegare come mai adesso l’emergenza non solo c’è ma addirittura ha un responsabile quando per tre anni si è fatto di tutto per negare anche l’evidenza. Qualcuno dovrà anche spiegare come mai l’ex assessora Pinuccia Montanari (quella che non aveva mai visto un topo a Roma) ora dica che sì, Roma è sporca e che questo la Raggi lo sapeva già visto che è mancata la programmazione quando la sindaca parla apertamente di crisi costruita a tavolino (dai soliti cattivoni che le vogliono male).
Accontentiamoci quindi di queste importanti ammissioni: Roma è sporca e ci sono “delle criticità” nella raccolta dei rifiuti. Oggi intanto la Regione Lazio ha firmato l’ordinanza che consente ai camion di AMA di scaricare la monnezza dei romani negli ATO del Lazio a Viterbo, Frosinone, Pomezia, Colleferro, Civitavecchia e Rocca Secca. Un provvedimento tampone, perché è chiaro che non è pensabile che il resto del Lazio si faccia perennemente carico dei problemi di Roma. Ma del resto anche con la gloriosa giunta a 5 Stelle i rifiuti di Roma (soprattutto l’indifferenziato) veniva spedita in giro per tutta Italia (e anche all’estero).
La Raggi non è più #SottoAttacco?
Ma chi ha ragione, Virginia Raggi che dice che è tutta colpa della Regione – ma che fino a una decina di giorni fa diceva che era colpa delle mafie che bruciavano i cassonetti – o Zingaretti che dice che Roma non è autosufficiente e che ci sono delle carenze nella gestione di AMA? La verità come sempre sta nel mezzo. Prendiamo atto che la sindaca non è più #SottoAttacco come qualche settimana fa quando diceva che il “problema” dei rifiuti era dovuto a misteriosi sabotaggi. Prendiamo atto che in ogni caso il Comune, cioè AMA, dovrà individuare i centri di trasferenza, ovvero le postazioni dove effettuare il trasbordo dei rifiuti per i camion che andranno poi in giro per il Lazio a spargere i rifiuti che la Capitale non è in grado di smaltire da sola.
Ma sarebbe sbagliato pensare che il deficit (si parla di circa 300 tonnellate al giorno che non si riescono a smaltire) sia dovuto solo alla Regione. Perché il consigliere di AMA Massimo Ranieri ha detto che l’azienda ha più di qualche carenza strutturale: «il 55 per cento dei mezzi sono indisponibili. Abbiamo la metà dei Csl (compattatori che svuotano i cassonetti lateralmente ndr) necessari. C’è anche una carenza di personale: ci sono numerose prescrizioni e molti non possono lavorare di notte, di giorno, al caldo, al freddo». Tutte cose già note da anni visto che lo ha certificato nel 2017 anche l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale.
Cosa dovrebbe fare Roma per risolvere il problema dei rifiuti
Il M5S sul Blog delle Stelle dice che la colpa è di Zingaretti perché dal 2012 la Regione non è riuscita a dotarsi di un Piano Rifiuti Regionale. Per la verità a inizio 2019 proprio la Regione ha invitato la Roma e la Città Metropolitana (entrambe governate dalla Raggi) ad indicare un sito dove realizzare una discarica sul suo territorio. I 5 Stelle però sono notoriamente contro le discariche (nei loro comuni) e pure contro gli inceneritori (ma quelli degli altri vanno benissimo). Certamente quella discarica non avrebbe potuto risolvere i problemi attuali, perché oggi non sarebbe operativa. Ma la risposta della Raggi la dice lunga. La sindaca fece sapere che il Comune aveva intenzione di puntare «sul riciclo e sull’economia circolare» perché l’obiettivo è quello di arrivare a rifiuti zero.