I No Euro ci spiegano come liberarci della Lega e dei sovranisti che trattano con le potenze straniere

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-07-11

Per la Lega sono tutte fake news ed anzi è un complotto, Gianluca Savoini dice che quella non è la sua voce ma a suggerirci un modo per uscire dal pantano dell’inchiesta di BuzzFeed è un articolo pubblicato sul sito Scenarieconomici.it, che propone una soluzione piuttosto radicale. Chissà se si applica anche ai sovranisti alle vongole

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Secondo la Lega quelle di BuzzFeed sono tutte fake news, anzi sarebbe addirittura un complotto per mettere in difficoltà Salvini. C’è chi nega addirittura che la conversazione sia reale, lo fa Gianluca Savoini che sostiene che l’audio pubblicato da BuzzFeed sia stato manipolato e che quella non sia la sua voce. I fatti, per come li conosciamo, sono questi: c’è un audio in cui l’ex collaboratore di Roberto Maroni e Matteo Salvini, uno che il vicepremier conosce da vent’anni e che viene presentato come il “consulente politico” della Lega per la Russia, discute di modalità per finanziare una campagna elettorale. Quale? La campagna elettorale per le europee.

Di che cosa si è parlato al Metropol di Mosca nell’ottobre del 2018

C’è davvero stato un passaggio di denaro? BuzzFeed non lo dice e non lo sappiamo. Durante la conversazione registrata il 18 ottobre 2018 al Metropol di Mosca viene discussa la modalità con cui far arrivare quei soldi. Ovviamente, lo diciamo per i più svegli, nessuno parla di fare un bonifico diretto sui conti della Lega. Si parla piuttosto di una compravendita di petrolio, fornito da una non meglio precisata società russa la quale avrebbe dovuto girare una provvigione ad un’altra società. In Austria, come ricordano in molti, il vice-cancelliere Strache di FPÖ si è dimesso per molto meno. E senza che ci sia stato un effettivo passaggio di denaro. E in Italia?

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In Italia la soluzione ce la spiegava l’avvocato Marco Mori sul sito Scenarieconomici.it. Il sito è quello animato dall’europarlamentare leghista (già membro di Alternativa per l’Italia) Antonio Maria Rinaldi che in passato ha ospitato gli interventi dell’ex ministro (e ora Presidente della Consob) Paolo Savona sul famoso Piano B per uscire dall’euro. Marco Mori invece dopo aver militato in Riscossa Italia è stato candidato alle europee nella lista di CasaPound. In un articolo del febbraio 2016 Mori ci spiegava come “liberarci di 3/4 della classe politica e restituire l’Italia agli italiani”.

Il piano dei sovranisti per liberarci di chi si accorda con potenze stranieri

Secondo l’avvocato il metodo più semplice era quello di procedere, ai sensi dell’articolo 243 del codice penale, contro tutti i politici che avessero stretto accordi diretti a privarci della sovranità. Naturalmente Mori ha in mente coloro che hanno siglato, ratificato o sottoscritto accordi internazionali come quelli con l’Unione Europea (che però non è uno Stato estero) che come ci ripetono tutti i sovranisti ci ha privato della nostra sovranità.

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Ma è possibile, a titolo di esperimento, pensare che proprio lo stesso “stratagemma” dei sovranisti di Scenarieconomici possa essere applicato a quelli che non appena varcano i confini nazionali sono pronti a vendere il Paese (metaforicamente, s’intende) alla potenza straniera di turno. Che può essere l’Ungheria quando si va a fare visita ad Orbán, gli Stati Uniti quando si va alla corte di Trump oppure la Russia quando si va a Mosca.

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Perché al di là delle fake news o meno sulla richiesta di finanziamento della campagna elettorale per le europee quello di cui non si parla è cosa avrebbe ottenuto la Russia in cambio. Naturalmente la vendita di qualche barile di petrolio in più una tantum non è una contropartita sufficiente. Ed è proprio questo il punto che andrebbe chiarito. C’è oggi chi scrive che Putin (che non viene mai nominato) o chi per lui non avrebbe alcun interesse a riempire di soldi il politico più filo-americano d’Italia.

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Ma definire Salvini filo-americano è un errore. Perché semmai Salvini è filo-Trump. E Trump, proprio come Salvini non è che abbia dei cattivi rapporti con la Russia. Ad un certo punto aveva addirittura dichiarato di essere pronto a togliere le sanzioni contro la Russia. Esattamente quello che la Lega promette di fare da tempo (ma poi non fa).

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Per tacere poi di quante volte la Russia sia menzionata all’interno del programma elettorale della Lega per le politiche 2018 dove si passa dal “chiedere la collaborazione della Russia per
eventuali accordi con il generale Khalif Haftar” in Libia (alla faccia di quelli che dicono che Haftar è mosso solo dalla Francia) a dire che la Russia è un “potenziale partner della NATO e dell’UE”. Un’espressione quest’ultima ripresa pari pari all’interno del contratto di governo si dice poi che “è opportuno il ritiro delle sanzioni imposte alla Russia”. Certo, ci fanno credere che sia per il nostro bene, per il bene delle aziende italiane che per colpa delle sanzioni non possono esportare in Russia. Ma in realtà è per colpa delle sanzioni russe che le aziende italiane hanno difficoltà a fare affari. Perché la Russia non le toglie? Chi ci garantisce che lo farà? Perché dobbiamo essere “noi” a cedere per primi?

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Il fatto è che una persona che è iscritta alla Lega e che è stato collaboratore di Maroni e di Salvini sia stato intercettato mentre parla di accordi per finanziare (dall’estero) campagne elettorali da una potenza straniera. Non è sufficiente per far rizzare i capelli in testa a tutti i sovranisti? No, perché i sovranisti hanno paura solo dell’Unione Europea. L’unica “potenza straniera” dove abbiamo voce in capitolo per quanto riguarda le scelte politiche ed economiche. Non è buffo?

Leggi sull’argomento: Ma perché a Salvini arriva un proiettile ogni volta che girano brutte notizie per lui?

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