La carica dei 60mila “free vax” che chiedono le dimissioni di Giulia Grillo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-06-07

La democrazia diretta non è solo quella dei click su Rousseau. Un gruppo di genitori “free vax” ha messo in piedi un sito dove senza bisogno di registrarsi o di certificarsi è possibile votare una singolare “mozione di sfiducia” per chiedere le dimissioni della ministra che secondo i sostenitori della libertà di scelta avrebbe “tradito” le promesse fatte nel 2018

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Si sentono traditi dal MoVimento 5 Stelle i genitori “no vax“. Ad un anno dall’insediamento del governo Conte il MS5 e la Lega non hanno ancora trovato una soluzione al “problema” dei genitori che non vogliono vaccinare i figli e che al tempo stesso chiedono di poterli mandare a scuola. La Legge Lorenzin, nonostante le promesse della campagna elettorale, è ancora lì e non c’è stato alcun ritorno al passato. Per di più una senatrice del M5S dopo aver sproloquiato su immunodepressi, OGM e quant’altro, è finita a firmare il Patto Trasversale per la Scienza.

Il voto online per sfiduciare Giulia Grillo

Ad ogni elezione i genitori per la libertà di scelta non mancano di ricordare al M5S che se hanno perso o hanno perso dei voti è perché i free/no/boh vax hanno voltato le spalle. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai i “free vax” se la prendano solo con il MoVimento quando anche Matteo Salvini ha dichiarato in più occasione che dieci vaccini obbligatori erano troppi. Forse l’elettorato no-vax si è sempre sentito più rappresentato da politici come Paola Taverna e Davide Barillari? Qualche giorno fa la ministra della Salute Grillo ha dichiarato che sul tema delle vaccinazioni pediatriche «abbiamo un disegno di legge molto articolato all’esame del Parlamento. Da lì dovremo ripartire, fermo restando l’obiettivo del 95% delle coperture così come impone l’Oms». Per molti genitori free vax questo non è sufficiente.

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Ecco quindi che quasi in nome della legge del contrappasso della democrazia diretta un gruppo di genitori “free vax”- il Coordinamento regionale genitori per la libertà di scelta del Trentino Alto Adige – ha aperto un sito dove è possibile votare la sfiducia alla Ministra GrilloLa richiesta dei promotori- di quella che più che una petizione online è un sondaggio è semplice: #liberasceltasubito.

La storia dei due milioni di voti che i no-vax hanno fatto “perdere” al M5S

Il meccanismo di voto è piuttosto semplice. Non servono registrazioni, certificazioni o complicati sistemi come quelli in voga su Rousseau. Il risultato, dal punto di vista del valore della consultazione, è lo stesso. Non è possibile votare più volte dallo stesso IP ma nulla vieta di aprire il sito da una postazione differente per poter votare di nuovo. La domanda è semplice “sfiduci la ministra Grillo e ne chiedi le dimissioni?”. Su 64.067 click il sì è in vantaggio con il 96%, oltre 61mila “voti” di persone che chiedono le dimissioni della ministro della Salute.

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Il comitato chiede di sostituire Giulia Grillo «con una persona degna e meritevole di tale incarico e, finalmente, il mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale delle politiche 2018». Se a convincere il MoVimento 5 Stelle non bastassero gli oltre 67mila voti (un record per una votazione online direbbe Di Maio) i “free vax” aggiungono che «l’esito delle votazioni europee di domenica 26 maggio è stata la netta vittoria della campagna #duemilionidivotiinmeno #liberasceltasubito #nessunvotoaitraditori che ha affossato il Movimento 5 stelle, reo di aver tradito le promesse elettorali del marzo 2018 non avendo ancora eliminato le misure coercitive e discriminatorie contenute nella legge Lorenzin per non più reintrodurne».

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Naturalmente non c’è alcun nesso causa-effetto che dimostri che il M5S ha perso voti alle europee proprio perché i free vax hanno deciso di “boicottare” il MoVimento. Le analisi dei flussi elettorali non si spingono così nel dettaglio ed è impossibile che i genitori per la libertà di scelta possano reclamare questa loro “vittoria”. Infatti molti voti sono stati traghettati verso la Lega che deve essere ritenuta quanto meno corresponsabile della mancata abrogazione della Legge Lorenzin. Ma queste sono raffinatezze che ai genitori del no obbligo non interessano, quello che conta è mandare un segnale chiaro. Il problema è che nessuno in Parlamento li sta più ad ascoltare.

Leggi sull’argomento: E anche oggi Salvini va al vertice dei ministri degli interni Ue domani

 

 

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