Tutti i leghisti che dicevano che Salvini non aveva mai detto “Greta di Bibbiano”

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-09-23

La gioiosa macchina della propaganda della Lega perde colpi o lo fa apposta? Ieri mentre Salvini era dalla D’Urso ha cinguettato un tweet su “Greta di Bibbiano” anche se Salvini non lo ha mai detto. Proprio come quando a Pontida Salvini “non parlava” di Bibbiano. E ora che faranno quei leghisti e quei sovranisti che lo difendono da una settimana?

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Matteo Salvini non ha mai detto che è di Bibbiano, sono gli idioti di sinistra che devono divulgare il falso. Almeno così giuravano e spergiuravano i piccolifan di Salvini dopo che era venuto fuori che Greta, la bambina portata sul palco di Pontida dalla madre e da Maricetta Tirrito non era “di Bibbiano” come invece avevano lasciato intendere la Lega sui sui canali social ufficiali retwittando per giorni la storia della “bambina di Bibbiano” restituita alla madre che ha partecipato al raduno della Lega.

Parlateci di Pontida!

Ad una settimana dal raduno della Lega l’eco dello scivolone della comunicazione di Luca Morisi continua a perseguitare i leghisti. Perché è vero che Salvini dal palco non ha mai pronunciato la parola Bibbiano ma è anche vero che sui social la Lega ha invece associato la figura di Greta alla vicenda dell’inchiesta Angeli e Demoni. Di più: il giorno successivo durante un’intervista su la 7Gold Salvini aveva rilanciato: «ieri a Pontida c’erano le mamme coi bambini di Bibbiano. I bambini portati via. Mi hanno criticato? Ma chi se ne frega».

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A peggiorare le cose ci ha pensato sempre lo staff del sedicente Capitano che ieri durante la diretta da Barbara D’Urso ha twittato che «ho mostrato la bimba di Bibbiano sul palco di Pontida perché me l’ha chiesto la sua mamma. E io sono contrario a chi toglie i bambini alle famiglie senza motivo».

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Insomma è chiaro che per la macchina della propaganda della Lega la bambina è “di Bibbiano”. E poco importa a questo punto che il suo caso sia molto diverso da quello dell’inchiesta sui servizi sociali della Val d’Enza e che la bambina non sia stata restituita ai genitori. Perché quello che importa è far passare il messaggio – sbagliato – che tutti i minori in affido siano in qualche modo vittime di soprusi e ingiustizie perpetrati da giudici, tribunali, psicologi e assistenti sociali.

Parlateci dei tweet su Greta di Bibbiano!

C’è però un problema: quei leghisti che nei giorni scorsi sono sgolati per spiegare che Salvini non stava strumentalizzando nessuno. Anzi che ha solo risposto all’appello di una madre (magari senza informarsi troppo). Ad esempio il Senatore Alberto Bagnai, che puntualizzava che «la parola Bibbiano non viene pronunciata, né si allude all’Emilia, né al PD». Proprio come ieri sera, Salvini non ha in realtà pronunciato una frase identica a quella del tweet. In trasmissione ha detto «quando una mamma mi dice fammi gridare al mondo che prima di portare via una bimba ad una mamma o un papà lo Stato ci deve pensare due volte». E ancora una volta non ha parlato di Bibbiano (ne ha parlato Alba Parietti).

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Ed esattamente come a Pontida la macchina della propaganda di Luca Morisi ha aggiunto la parolina magica che tanto piace ai sovranisti. E chissà cosa avranno pensato quelli che – come l’ex viceministro Edoardo Rixi qualche mattina fa su La 7 a L’aria che tira – si sono impegnati a rettificare le fake news della sinistra. Ad esempio l’assessore al patrimonio, demanio, affari generali e sistemi informativi della Regione Friuli-Venezia Giulia  Sebastiano Caliari che su Facebook diceva a Selvaggia Lucarelli che si doveva vergognare perché Salvini non aveva mai specificato dove e quando Greta era stata “restituita” alla madre.

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Oppure come quel consigliere comunale della Lega che si era preso la briga di fare la trascrizione integrale del discorso di Salvini a Pontida per sottolineare come la parola “Bibbiano” non sia mai stata pronunciata da Salvini.

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Altri, come la giornalista Maria Giovanna Maglie, in televisione si erano cimentate nella confutazione della fake news secondo la quale Salvini aveva preso in braccio Greta spiegando che in realtà quella che il leader della Lega teneva in braccio era la figlia Mirta addirittura “chiudendo” la polemica su Pontida.

Che cosa faranno ora quelli che sfottevano gli asinistri che non erano nemmeno in grado di ascoltare qualche secondo di video per accorgersi delle bufale raccontate ad arte su Salvini e su Greta di Bibbiano.

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Cosa faranno quelli che si erano visti costretti a scendere in campo per difendere Salvini davanti all’idiozia della sinistra. L’idiozia di quella sinistra che evidentemente aveva saputo cogliere il suggerimento – abbastanza esplicito a dire il vero – della macchina della comunicazione della Lega che aveva tentato di associare la vicenda di Greta al caso Bibbiano.

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Ex esponente del PDL a Treviso

E tutti quelli che lo hanno detto e scritto hanno ragione, visto che proprio ieri la magia di Bibbiano si è manifestata di nuovo. Mentre Salvini parlava di quello che era successo a Pontida i twittatori ufficiali della Lega continuavano a rievocare Bibbiano. Ma non è che alla fine la storia di Greta di Bibbiano è un po’ come quella dell’uscita dall’euro? Perché anche in quel caso la Lega non hai mai detto di voler uscire. Loro hanno scritto invece di voler “ridiscutere i trattati”. Si spiegherebbe come mai il professor Bagnati si sia sentito in dovere di precisare la questione “di Bibbiano”.

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