Maricetta Tirrito, chi è la donna che ha portato Greta “non di Bibbiano” sul palco di Pontida

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-09-20

Oggi è una fan di Salvini che partecipa alle manifestazioni della Lega, ma in passato ha appoggiato la Polverini ed è stata un’attivista della Rete dell’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. E soprattutto venne condannata in primo grado per simulazione di reato e calunnia dopo che aveva denunciato di aver subito delle aggressioni da parte di presunti mafiosi

article-post

Nella vicenda di Greta “non di Bibbiano”, la bambina esibita sul palco da Matteo Salvini ci sono due donne. Una è Sara “Joey Gattinoni” De Ceglia, la madre di Greta, la bambina che secondo il senatore della Lega era stata «strappata alla famiglia e finalmente ritornata a casa» ma che in realtà non è mai stata restituita dai giudici. L’altra donna è Maricetta Tiritto, la signora mora con i capelli ricci che sorregge lo striscione del Movimento Nazionale Spontaneo #BambiniStrappati.

Maricetta Tirrito, la leghista che “rappresenta” le mamme di Bibbiano

Oggi Repubblica racconta che è stata proprio Maricetta Trirrito ad avvicinare la mamma di Greta durante la manifestazione del MNS Bambini Strappati davanti a Montecitorio. Ed è stata lei – scrive Giampaolo Visetti –  “ad invitarla sul palco di Pontida a patto di avere sul palco anche Greta”. Scorrendo il profilo Facebook della signora Tirrito si nota subito come sia in qualche modo organica alla Lega. Oltre alle numerose foto con esponenti leghisti (e decine di selfie con Salvini) ci sono partecipazioni ad eventi ufficiali della campagna elettorale leghista. Ad esempio questo per la campagna di Lucia Tarsi a Fano pubblicato sulla pagina ufficiale della Lega, questo a favore della candidata a Misano Adriatico oppure numerosi inviti a votare per questo o quel candidato del partito di Salvini.

MARICETTA TIRRITO PONTIDA GRETA BIBBIANO - 3

Maricetta Tirrito risulta essere tra le sostenitrici “morali” dell’ex sottosegretario ai trasporti Armando Siri, indagato a Roma per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sull’eolico e Paolo Arata ed indagato a Milano per autoriciclaggio.

MARICETTA TIRRITO PONTIDA GRETA BIBBIANO - 4

Maricetta Tirrito oltre ad essere la presidente del “laboratorio Una Donna per per la tutela dei diritti dei deboli” è anche tra le fondatrici del movimento spontaneo della mamma di Greta e ritiene che Pontida sia servita ad accendere i riflettori sul “metodo Bibbiano“. Il che è strano perché Greta con “il metodo Bibbiano” non c’entra nulla, anche se secondo la Tirrito è “vittima del sistema Bibbiano che si è diffuso in tutta Italia“. Maricetta Tirrito non solo rappresenta le mamme “di Bibbiano” ma rappresenta anche “il comitato nazionale dei collaboratori di giustizia” e anche il “comitato degli imprenditori sotto scorta per aver denunciato pizzo e usura”.

Quando Maricetta Tirrito raccontava aggressioni insensistenti

C’è un altro aspetto particolare della storia di Maricetta Tirrito. Una vicenda che è stata tirata fuori da Selvaggia Lucarelli in un tweet dove rivelava che «la signora Maricetta Tirrito infatti, ex militante del La Rete di Leoluca Orlando, anni fa fu condannata per simulazione di reato perché finse di essere stata vittima di una lunga serie di aggressioni. (si procurò tagli e ferite accusando tre persone innocenti)». È vero? Intervista da Alessandro Milan per Radio24 due giorni fa (qui dal minuto 26:50) la Tirrito ha confermato tutto dicendo «verissimo, è verissimo e quella storia è il mio orgoglio personale».

MARICETTA TIRRITO PONTIDA GRETA BIBBIANO - 5

La vicenda risale al 1996 ed è stata raccontata nel 2001 da Repubblica che scriveva che la donna «aveva raccontato alla polizia di essere stata aggredita e molestata telefonicamente.  Per un certo periodo, nonostante le perplessità degli inquirenti, era stata anche scortata». Del caso all’epoca si era occupato anche Chi l’ha visto? che aveva dedicato una puntata alla giovane attivista palermitana. Successivamente «durante un interrogatorio, aveva ammesso di essersi inventata le minacce» salvo poi ritrattare nuovamente e fornire indicazioni sull’identità dei suoi aggressori. Per questo motivo venne denunciata per simulazione di reato e calunnia. Scrive sempre Repubblica che Maricetta Tirrito «nel 1997 è stata condannata a quattro mesi di carcere dal gip Giacomo Montalbano, che l’ ha riconosciuta parzialmente incapace di intendere e di volere. La diminuente del parziale vizio di mente è stata accertata anche dai giudici del processo per calunnia». A quel giudizio di primo grado la stessa Tirrito ha dichiarato di non aver voluto fare appello.  Durante un interrogatorio di 12 ore la donna «ammise di essersi inventata tutto per ottenere la scorta ed emulare così i leader del movimento politico per il quale militava».

MARICETTA TIRRITO PONTIDA GRETA BIBBIANO - 2

In seguito Maricetta Tirrito si candidò come Sindaco a Pomezia (nel 2016) con “Città nuove” di Renata Polverini (la sua lista prese poco più del 3%). Nel 2017 la Tirrito denunciò di essere stata aggredita (questa volta ad Ardea) da un uomo non identificato sulla cinquantina.  Nel 2017 venne accusata dal sindaco di Rocca di Papa di aver preso parte ad un’aggressione ai suoi danni. Tra i presunti aggressori c’era anche Simone Carabella, un politico locale che all’epoca era nel coordinamento regionale di Noi con Salvini. Nel 2018 si era presentata fuori dal Tribunale di Macerata durante il processo a Oseghale, accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro. Al sit in era presente anche David Fabbri il “diacono” che era a Montecitorio per la manifestazione di Salvini.

Leggi anche: Greta (non) di Bibbiano «non è mai stata restituita alla madre»

Potrebbe interessarti anche