La supercazzola di Salvini per il video gogna su Papa Bergoglio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-02

Nel tentativo di dissimulare l’attacco a Bergoglio oggi Salvini racconta che la scenetta sulle piste da sci con la fidanzata era in realtà un modo per affrontare il tema della violenza contro le donne nella “subcultura islamica”. Lo avevate capito tutti no?

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Matteo Salvini ieri si è divertito a sfottere Papa Francesco per mostrare a tutti i suoi fan che mentre il Pontefice “schiaffeggia” i fedeli lui invece è buono. Non si tratta solo di un buffo siparietto con il quale il leader della Lega è riuscito a far parlare di sé anche a capodanno. Perché dietro il gesto di Salvini e la scenetta imbastita dal social media manager del Carroccio c’è anche un altro messaggio. Non crederete mica alla storia del Ruspa buono e misericordioso sconvolto per uno schiaffetto sulla mano di Bergoglio?

Salvini spiega che voleva denunciare la condizione della donna nell’Islam

Oggi il quotidiano Il Piccolo di Trieste pubblica un’intervista a Salvini dove il capo della Lega spiega il senso di quel video girato assieme alla fidanzata. Salvini, quello che dopo ogni comizio si mette buono buono a farsi selfie con i fan sotto al palco (ma è parecchio infastidito da chi “esagera”) spiega che non è vero che il suo è un modo per sottolineare la distanza dalle posizioni del Pontefice. Anzi il suo obiettivo è un altro: «Io critico i benpensanti della sinistra e le femministe che non difendono le donne dalla subcultura islamica». Qualcuno potrebbe dire che la “vittima” di Papa Francesco era asiatica (forse cinese?) ma non di certo islamica. Oppure che quella islamica non è una “subcultura”. Oppure ancora ricordare di tutte le volte che Salvini ha mancato di rispetto alle donne (possiamo forse parlare della necessità di difendere le donne “subcultura leghista”?). Curiosamente le donne che Salvini prende di mira e mette alla gogna sono proprio quelle di sinistra e le femministe.

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Al contrario il Papa invece si è sempre espresso in modo chiaro contro la violenza sulle donne. Durante l’omelia della messa del 1 gennaio ha detto che «non c’è salvezza senza la donna, la violenza è profanazione di Dio». E al contrario di Salvini – che non lo ha mai fatto – si è scusato pubblicamente per il cattivo esempio dato la sera del 31 dicembre quando ha allontanato in malo modo una fedele troppo entusiasta che strattonandolo con forza ha rischiato di farlo cadere a terra (Bergoglio ha pur sempre 83 anni).

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«Perfetto, giustissimo, – dice Salvini al quotidiano triestino – ma voglio ricordare che il rispetto della donna è incompatibile con un certo tipo di Islam: non si possono spalancare le porte agli immigrati di religione islamica e poi parlare di rispetto della donna». Insomma Salvini avrebbe imbastito quella sceneggiata sulle piste da sci con la sua fidanzata perché voleva sollevare la questione della condizione femminile nell’Islam. Il che ovviamente è una balla.

A chi si sta rivolgendo davvero Salvini

È noto infatti come da tempo Salvini abbia deciso di strizzare l’occhio al cattolicesimo più integralista e soprattutto a quello più critico nei confronti di Papa Francesco e nostalgico di Benedetto XVI. Ad esempio nel 2016 a Pontida Salvini sfoggiava proprio quella maglietta con scritto “il mio papa è Benedetto” e invitava a non dimenticare l’insegnamento del Papa Emerito Benedetto XVI. Quale insegnamento? Quello secondo cui prima del “diritto ad emigrare” viene il diritto a non emigrare. Più di recente l’ex ministro dell’Interno ha mostrato molto interesse nelle apparizioni e nei messaggi della Madonna di Medjugorje. E sappiamo che la posizione del Papa (e della Chiesa) nei confronti dei presunti veggenti è molto critica riguardo al fenomeno para-religioso bosniaco.

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Non a caso una folta schiera di sovranisti si è subito scagliata contro il Papa per spiegare che il gesto rivela che è «un finto amico del popolo e reale alleato dei padroni del capitale» nonché un “papa globalista”. Oppure per dimostrare l’incoerenza degli insegnamenti di Bergoglio che da una parte dice che la violenza contro le donne è sbagliata e reca offesa a Dio e dall’altra non si fa “scrupolo” di usare violenza contro una fedele. Se non fosse che quanto avvenuto in Piazza San Pietro difficilmente si può definire violenza contro le donne (il Papa era di spalle quando è stato strattonato) ma si tratta di una reazione istintiva (maleducata, se proprio volete) nei confronti di una persona che “è andata troppo in là”.

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C’è una folta schiera di giornalisti, opinionisti ed elettori che considera Bergoglio una sorta di impostore. C’è chi ritiene che il pontificato di Bergoglio, con le continue “aperture” agli altri  stia portando la Chiesa alla rovina. Addirittura c’è stato chi lo ha accusato di “complicità” con il presunto “sistema Bibbiano”. Dimenticando probabilmente che la Chiesa prima dell’elezione di Bergoglio (grazie ai due papi precedenti) aveva tentato di insabbiare in ogni modo gli scandali dei preti pedofili. Solo per Papa Francesco si scomodano passi del Vangelo per far notare la “distanza” con Cristo. Ma il Vicario di Cristo (leggete questa conversazione di Vittorio Messori con Papa Giovanni Paolo II a proposito) non è mica Gesù reincarnato, è pur sempre un uomo (come lo era il Nazareno, del resto).

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In questo senso Salvini, ma non solo lui, si vuole proporre come il custode della tradizione. Non solo di quella italica ma anche di quella cattolica. Una sorta di crociato a tutto tondo che difende i confini nazionali dall’invasione e la religione “nazionale” dal rischio che venga annacquata in nome del temutissimo politicamente corretto. Ed è per questo che Salvini, che oggi si nasconde dietro una presunta “critica all’Islam” ieri ha pubblicato quel video. Perché sa che ci sono parecchie persone che ritengono che Bergoglio non sia un “vero Papa”. Il problema è che Matteo Salvini è senz’altro molto meno “papa” di Papa Francesco. Ma sono dettagli.

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