Fact checking
La storia del sottosegretario alla Salute che spiega le strategie vaccinali ad una radio free-vax
Giovanni Drogo 28/06/2018
Stando ad alcuni messaggi che circolano nelle chat dei Genitori Preccupati questa sera il sottosegretario Armando Bartolazzi (area M5S) presenterà in anteprima le soluzioni del ministero sull’accesso dei bambini non vaccinati a scuola. All’incontro parteciperà anche il medico radiato Dario Miedico. Ma lui smentisce tutto
Continuano le manovre di avvicinamento tra alcuni esponenti del mondo free/no/boh vax e la politica. Stando ad un messaggio che circola in queste ore il sottosegretario al Ministero della Salute, l’onorevole Armando Bartolazzi (già ministro della Salute in pectore del governo Di Maio) dovrebbe intervenire questa sera alle ore 21 durante la diretta di Radioinformazionelibera. Una web radio molto vicina al mondo dei Genitori Preoccupati. Radioinformazionelibera è stata quella che ha dato notizia dell’incontro al Viminale tra il medico radiato Dario Miedico e il sottosegretario al ministero dell’Interno Gaetti che però si era rapidamente dissociato il giorno dopo.
EDIT: dopo la pubblicazione di questo articolo il sottosegretario Bartolazzi ha fatto sapere tramite la segreteria che non sarà presente all’evento nonostante gli annunci di RadioInformazioneLibera. Maggiori particolari in calce all’articolo.
Bartolazzi, il sottosegretario che va ad una radio free-vax a presentare le soluzioni del Ministero sui vaccini obbligatori
In un messaggio che circola nelle chat Telegram dei free vax l’amministratrice del forum “Gruppi Uniti” fa sapere che questa sera il sottosegretario Bortolazzi (si tratta probabilmente di una svista, il vero cognome è Bartolazzi) illustrerà questa sera a Radioinformazionelibera le soluzioni che il Ministero intende adottare per l’emergenza dell’accesso a scuola dei bambini 0-6 anni non vaccinati. Forse sarebbe opportuno che prima di andare a parlare in certi consessi il sottosegretario (e la ministra) ne rendano conto a tutta la cittadinanza e agli elettori.
A quello che presumbilmente è un colloquio telefonico in diretta prenderanno parte anche il medico radiato dall’Albo Dario Miedico (noto per le sue posizioni su vaccinazioni e autismo e per aver dichiarato pubblicamente che Sofia Zago è morta a causa dei vaccini) e Franco Trinca, fondatore del Movimento Societas. In tempi recenti Miedico si è dato alla politica fondando SìAmo, il partito al quale appartiene anche Luana, la mamma del varicella party di Milano il cui compagno è stato assistente parlamentare dell’ex deputato M5S Ivan Catalano.
Proprio Trinca sulla pagina Facebook del suo Movimento dà la comunicazione della partecipazione del sottosegretario Bartolazzi e riporta il testo del messaggio che circola da ieri sera. Bartolazzi parlerà delle soluzioni alla cosiddetta “emergenza” (che emergenza non è, visto che è sufficiente vaccinare i bambini). Questa sera quindi, stando a quanto sostengono illustri esponenti del mondo free-vax sapremo in anteprima, grazie ad una web radio, cosa vuole fare il Ministero della Salute per il prossimo anno scolastico.
Cosa chiedono i free-vax al Ministero e ai politici: altre proroghe
Eppure non più tardi di una settimana fa la ministra della Salute Giulia Grillo faceva sapere che «assolutamente bisogna vaccinarsi». In un intervista a Sky Tg24 la ministra ha anche aggiunto che «Non si mette in discussione se il vaccino fa bene o no», spiegando inoltre che il governo sta ancora valutando come muoversi rispetto alle vaccinazioni obbligatorie: «Stiamo valutando se rimarranno obbligatori. Penso anche che ci siano malattie prevenibili molto serie che non vengono prese in considerazione. Tranquillizziamo le persone che è necessario vaccinarsi, ma sulle politiche valuteremo tempi e modi di intervento».
Insomma la Grillo prende tempo per decidere, ma dal momento che il termine del 10 luglio si avvicina (quest’anno non ci saranno proroghe per gli inadempienti) i genitori preoccupati, le famiglie e le varie associazioni continuano a fare pressing sui politici e sulle istituzioni affinché venga tolto l’odiato obbligo vaccinale per l’accesso a scuola. Sulla pagina di SìAmo (un partito che alle politiche ha preso 1.428 voti) Dario Miedico esprimeva ieri tutta la sua soddisfazione che grazie a Radioinformazionelibera erano riusciti nell’impresa di incontrare i referenti istituzionali.
SìAmo spiega che «il Governo stia valutando la possibilità di prorogare la scadenza del termine del 10 luglio, data ultima per presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione dei vaccini obbligatori” ai fini dell’iscrizione scolastica». Non si capisce però che senso abbia prorogare la scadenza dei termini. Per lo scorso anno scolastico le proroghe erano state concesse perché la legge era entrata in vigore a fine luglio e quindi si era voluto dare il tempo alle famiglie di mettersi in regola. I free-vax però hanno utilizzato il ricorso alle proroghe per tentare (a volte con successo) di far terminare l’anno scolastico ai figli non vaccinati.
Da quest’anno però non sarà più possibile perché la legge prevede che la mancata presentazione della documentazione (comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni, l’eventuale esonero, l’omissione o il differimento delle stesse o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione) nei termini previsti comporta la decadenza dall’iscrizione. Continuare a mantenere l’obbligo vaccinale concedendo ulteriori proroghe (al 31 dicembre come scrive SìAmo) avrebbe come effetto principale quello di dare ai free-vax un senso di impunità e di continuare a mettere a rischio i bambini che invece non possono vaccinarsi per motivi di salute che hanno il diritto di studiare in un ambiente sano e sicuro. A quanto pare il Ministero preferisce continuare invece ad accreditare un medico radiato come interlocutore istituzionale. NeXt Quotidiano ha contattato il ministero per avere conferma della partecipazione alla trasmissione radiofonica ma non ha ricevuto risposta.
EDIT: Alle ore 17 la segreteria del ministero ha smentito la presenza di Bartolazzi a Radio InformazioneLibera per un’intervista.