Cosa succederà alla legge sull’obbligo vaccinale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-23

A parte Salvini e Gaetti, le intenzioni della maggioranza di governo sono chiare: smantellamento dell’obbligo e delle multe per i genitori dei bambini in età scolare e pre-scolare. Cosa succederà alle coperture vaccinali?

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Dopo le parole in libertà di Matteo Salvini sull’obbligo vaccinale e i richiami all’ordine del MoVimento 5 Stelle (con tanto di incursioni di Giorgia Meloni) è il momento di cercare di capire cosa possono fare Lega e MoVimento 5 Stelle quando la riapertura delle scuole porterà di nuovo il tema all’attenzione dell’opinione pubblica. Le scuole si sono infatti chiuse mentre la legge sull’obbligo faceva le prime vittime negli asili, dove chi non ha vaccinato i figli è stato accompagnato all’uscita (nei nidi si prevede l’espulsione perché non fanno parte della scuola dell’obbligo) ma era ancora sostanzialmente non rispettata nelle scuole, dove nessuno ha ancora pagato le multe previste dalla legge Lorenzin.

La legge sull’obbligo vaccinale

A settembre però ci sarà il momento decisivo della legge e proprio in previsione della riapertura delle scuole vale la pena tornare al contratto di governo stipulato da Lega e M5S. Le parole dedicate alla tematica dei vaccini sono piuttosto generiche:  «Pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale». A prendere alla lettera quanto scritto, si prevede un intervento-ponte per consentire l’entrata al nido dei bambini in età prescolare mentre nulla sarebbe in teoria dovuto per quelli in età scolare, visto che in questo caso si può continuare a frequentare la scuola pagando la multa.

legge sull'obbligo di vaccini
La legge sull’obbligo vaccinale, le scadenze e i risultati (Corriere della Sera, 23 giugno 2018)

Ma c’è da scommettere che l’intervento del governo mirerà anche ad annullare le sanzioni, visto che la tematica è così calda e sentita da vari strati della popolazione. A questo intervento potrebbe seguirne un altro più in là che potrebbe prevedere la rimozione dell’obbligo e la sua sostituzione con il principio della raccomandazione che dovrebbe essere comunque funzionale all’ottenimento della massima copertura vaccinale.

Le opinioni e la scienza

Il tutto ovviamente accadrà mentre vari settori e strati della maggioranza – e basta vedere a chi si accompagnano certi sottosegretari per averne la certezza – cercheranno di ottenere visibilità sulla tematica, incoraggiati dal cosiddetto Popolo Arancione che cercherà di porre pressioni sui partiti che compongono la maggioranza per ottenere comunque di più. D’altro canto Luigi Ripamonti sul Corriere della Sera spiegava oggi che l’issue è popolare e populista a sufficienza: “L’ostilità ai vaccini è non di rado motivo di vanto in ambienti in cui il livello di istruzione è tale da far supporre di avere strumenti per sfidare la scienza medica, gli esperti insomma. Tom Nichols in «La conoscenza e i suoi nemici» (Luiss University Press), ricorda che il fisico Werner Heisember diceva: «Gli esperti sono quelli che conoscono i peggiori errori che si possono fare nel loro campo e sanno come evitarli»”.

gaetti sìamo miedico blundo vaccinazioni obbligatorie - 6

E allora cosa può succedere? Se i numeri dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale sono incoraggianti, anche se è troppo presto per dare una valutazione complessiva, è evidente che il motivo non è che si sono riportati sulla retta via i no-vax, ma semplicemente che coloro che non avevano ostilità preconcette nei confronti dei vaccini ma erano soltanto titubanti o magari non sufficientemente sensibilizzati sull’importanza della vaccinazione si sono decisi a vaccinare i loro figli. Con l’annullamento delle sanzioni il messaggio sarà una nuova Tana Libera Tutti che porterà a festeggiare i no-vax e i titubanti a rimandare l’urgenza della vaccinazione. Il risultato sarà che ci sono buone probabilità che le coperture vaccinali tornino a scendere, per lo meno nel breve periodo. E se davvero l’obiettivo della ministra è aumentare le coperture, non è difficile immaginare quale sarà la mossa successiva. Sempre che l’obiettivo sia davvero quello.

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