Fact checking
Lo spettacolo delle groupies di Salvini arrabbiate con Salmo
Giovanni Drogo 09/11/2018
Il sempre sorprendente fenomeno naturale dei piccoli fan del ministro dell’Interno che si arrabbiano con chi osa dire qualcosa contro Salvini si è ripetuto oggi quando Salmo ha detto che chi dice “Grande Salvini” è incompatibile con la sua musica
In un’intervista a Rolling Stone il rapper Salmo ha parlato del suo ultimo album, Playlist, ripercorrendo una per une le tracce del disco. Parlando di 90 MIN – una canzone che secondo Salmo è , è una fotografia dell’Italia e dell’italiano “medio” di oggi Salmo ha detto «Non puoi ascoltare hip hop ed essere un razzista, le due cose sono incompatibili perché questa è una cultura black da sempre. Se dici “grande Salvini” devi bruciare i miei cd, o cambiare le tue cazzo di idee». Apriti cielo.
Matteo Salvini e la strategia del parafulmine
Che la canzone parli proprio di questo periodo che stiamo vivendo e sia quindi un particolare atto d’accusa nei confronti della mentalità italiana e di chi è al potere è evidente da alcuni versi. C’è quello che dice «Chiudi la bocca o ti levan la scorta» che sembra essere un riferimento alla polemica tra Matteo Salvini e Roberto Saviano sulla questione della scorta quando il ministro dell’Interno nel mandare il suo classico bacione allo scrittore aggiunse che «è giusto valutare come gli italiani spendono i loro soldi». Poco prima Saviano aveva criticato le politiche del governo sull’immigrazione (erano i giorni della linea dura sulla pelle dei migranti) e poi avrebbe definito Salvini «ministro della malavita». Salmo parla anche dei «Poteri forti, aprono i conti ma chiudono i porti» e appunto canta dei «razzisti che ascoltano hip hop/Qualcosa non torna».
Salvini, che è un maestro nel capitalizzare ogni critica nei suoi confronti per passare per vittima ha deciso di dedicare un post a Salmo. Un post da paninaro Anni 80 che imita lo slang dei rapper: «Mamma mia che tristezza, apri la mente, fratello!». Più emoticon del bacione perché lui è un pacifista non violento (Gandhi scansate). Se la canzone di Salmo è anche una critica all’operato del governo la dichiarazione a Rolling Stone invece è una critica all’atteggiamento di quei razzisti che votano Salvini. E il ministro dell’Interno ha deciso di mostrare ai suoi che lui è pronto a difenderli, con un post sarcastico e un baciotto, da certi sinistrati boldriniani turboimmigrazionisti. Come un parafulmine si becca gli insulti diretti a loro, ma l’odio poi viene scaricato a terra, direttamente nei commenti.
Gli insulti dei patridioti contro Salmo
Il ricatto implicito è che non si può criticare Salvini, o meglio lo si può fare ma lo scotto da pagare è che il vicepremier ti scatena contro le sue armate di patridioti. Perché mentre il ministro dell’Interno distribuisce baci e baciotti e si bea dei complimenti di un bambino di nove anni i suoi piccolifan ci danno dentro. Era già successo con i Pearl Jam che avevano osato suonare Imagine (una canzone che la sindaca leghista Ceccardi considera inno della brutale oppressiva ideologia comunista) ed era già successo con la famosa copertina di Rolling Stone.
Sotto al post di Salvini si scatena la solita gara a chi dice nel modo più elaborato di non conoscere affatto Salmo e di non avere la minima intenzione di comprare i suoi dischi o le sue magliette.
Chi è questo signor nessuno che si permette di criticare il Capitano? Sarà forse un piddino? Poco importa perché “la sua musica fa talmente cagare che molti hanno bruciato i cd anche se hanno votato pd” (questa è una bella barra tra l’altro).
C’è anche chi approfitta dell’occasione per rispolverare il gergo degli imitatori di Drive In e “dissa” Salmo in modo brutale: «il criceto che hai in testa è andato in prognosi riservata». Bella. Yo.
Qualcuno nonostante non conosca Salmo e non abbia nessuna voglia di ascoltare la sua musica è riuscito ad arrivare sulla sua pagina Facebook, dove ha lasciato percolare qualche commentino ficcante. La musica di Salmo può piacere o non piacere, e sicuramente non piace a tutti, ma i sovranisti salviniani toccano ogni volte nuove vette dell’imbarazzo. Perché non si rendono conto che facendo così stanno regalando pubblicità gratuita a Salmo e soprattutto si stanno rendendo ridicoli. Sembra di assistere ad una disputa tra ragazzine fan di una boyband che si accapigliano perché la band rivale ha osato dire che il cantante è stonato. Un comportamento più accettabile per delle teenager meno per chi si vanta di essere un sostenitore del ministro dell’Interno. Che di certo non ha bisogno di groupies e salvinettes.
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