Tutte le volte che Salvini ha aperto i porti (anche se ora fa finta di no)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-14

Il Capitano stamattina ha deciso di twittare “porti aperti senza limiti…” a proposito della vicenda della Ocean Viking. Ma perché, le altre volte invece com’è andata? Un piccolo riassunto delle puntate deficienti

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Stamattina il governo italiano ha assegnato il Place of Safety (Lampedusa) alla Ocean Viking, dopo che Germania e Francia si sono impegnate a prendere il 25% ciascuna degli 82 naufraghi che si trovavano sulla nave della ONG. Secondo le trattative con Bruxelles l’Italia dovrebbe alla fine trattenere qui il 10% delle persone che sono in arrivo a Lampedusa.

Tutte le volte che Salvini ha aperto i porti (anche se ora fa finta di no)

Si tratta di un fatto nuovo? Eppure c’è chi, nel tentativo di coglionare l’elettorato italiano, cerca di farlo passare per tale. Ovviamente quel qualcuno è Matteo Salvini, che stamattina ha deciso di twittare “porti aperti senza limiti…” a proposito della vicenda della Ocean Viking. Chissà se si tratta dello stesso Matteo Salvini che il 2 settembre scorso, ovvero appena 12 giorni fa, dava l’ok mentre era ancora in carica come ministro dell’Interno allo sbarco di 31 naufraghi dalla Mare Jonio.

matteo salvini porti aperti

Si tratta dello stesso Salvini che quello stesso giorno annunciava il sequestro di una nave di una ONG tedesca, ovvero la Eleonore. Quello che Salvini non diceva ai tontoloni che credono alla propaganda del Capitano era che quella nave aveva in carico 104 persone che sono tutte sbarcate in Italia. Senza contare che delle navi delle ONG sequestrate grazie al Decreto Sicurezza ben poche rimangono in porto. Ad esempio la Open Arms fatta sequestrare il 20 agosto scorso è già stata restituita alla ONG spagnola di Oscar Camps.

SALVINI mare jonio eleonore sbarco - 1

Tutte le volte che il ministro dell’Interno ha scatenato una crisi sui migranti a bordo di una nave delle ONG tenendoli in ostaggio in mezzo al mare il governo (dal Presidente Conte fino ai ministri Toninelli e Trenta) si è schierato compatto sulla linea che quei migranti (poche centinaia in tutto nel 2019) non dovessero assolutamente sbarcare in Italia ma andassero redistribuiti. Il che è esattamente quanto succederà con la Ocean Viking.

La propaganda del Capitano (e la realtà)

E infatti il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello oggi all’Adnkronos per protestare nei confronti della decisione di far sbarcare i naufraghi a Lampedusa (secondo lui la nave era più vicina alle coste della Sicilia, vabbeh…) ha cominciato così la frase: “Se il nuovo ministro dell’Interno Lamorgese vuole continuare sulla stessa scia dell’ex ministro Salvini…“. A questo punto voi seguaci segugi del Capitano direte: “Eh, ma Germania e Francia si prendono insieme solo la metà dei naufraghi…“. La risposta a questa obiezione è: esattamente come succedeva quando al Viminale c’era Salvini. Come ha spiegato Matteo Villa di ISPI, i ricollocamenti generalmente arrivano dopo una crisi e una negoziazione con gli altri paesi europei, come è successo con la Gregoretti. E anche quando Italia e Malta hanno creato crisi bloccando temporaneamente lo sbarco e gli altri paesi europei hanno deciso di negoziare, nessuno si è preso in carico l’intero computo degli sbarcati: uno su due è rimasto comunque in Italia o a Malta. Uno su due vuol dire il 50%. Ovvero la metà.

strategia salvini migranti 2

E a parte gli impegni, la percentuale di ricollocati rispetto al totale degli sbarcati tra Italia e Malta è del 5,0578%. Tutti gli altri alla fine sono rimasti in Italia o a Malta. Ancora: il 7 giugno 2019 62 persone soccorse in acque SAR maltesi dal rimorchiatore Asso 25 sono state fatte sbarcare a Pozzallo. Da chi? Da Salvini. Ne sono sbarcati 192 il 2 giugno (ma forse Salvini era impegnato a litigare con Fico) e 117 il 3 giugno. Sono ormai mesi che Salvini parte con l’ammuina sui social network quando si avvicinano le navi e poi in segreto fa sbarcare tutti. È successo con i naufraghi della Diciotti, dei quali Salvini annunciò la presa in carico da parte della Chiesa come una grande vittoria. I sovranisti ci misero qualche ora a capire che Rocca di Papa, la destinazione, era in Italia.

rocca di papa

Poi esplosero. E chissà quanti oggi andranno dietro alle sciocchezze che posta Salvini su Twitter perché hanno la memoria di una farfalla che vive 24 ore. La differenza tra quanto accaduto oggi e “i bei tempi di una volta” quando c’era LVI al Viminale è stata spiegata benissimo dal senatore De Falco, non a caso uno che del tema, a differenza di chi al massimo monta sulle moto d’acqua, capisce qualcosa.

La storia è tutta qui. Le buffonate che seguiranno sono solo propaganda elettorale.

Leggi anche: L’Italia assegna il porto alla Ocean Viking

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