L’Italia assegna il porto alla Ocean Viking

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-14

La Ocean Viking può sbarcare a Lampedusa. Il place of safety assegnato stamattina. Francia e Germania pronte alla ridistribuzione: prenderanno il 25% dei naufraghi ciascuna

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L’Italia – secondo quanto scrive l’ANSA – ha assegnato il place of safety, il porto sicuro, alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo. Si sta valutando ora se farla entrare direttamente in porto o fare il trasporto dei migranti su motovedette della Guardia Costiera. E’ Lampedusa il porto sicuro assegnato dalle autorità italiane alla nave umanitaria che ora si sta dirigendo verso l’isola.

L’Italia assegna il porto alla Ocean Viking

“Siamo sollevati”, è il primo commento di Medici senza Frontiere e di Mediterranea Saving Human per la scelta dell’Italia di assegnare Lampedusa come ‘porto sicuro’ per la nave Ocean Viking. Ieri sera Francia e Germania hanno ribadito di essere pronte ad accogliere ciascuna il 25% dei migranti che sbarcano in Italia, secondo il patto europeo che dovrebbe coinvolgere anche Malta. La Commissione europea è pronta a sostenere – sia dal punto di vista finanziario che operativo – un “meccanismo temporaneo” per la ripartizione dei migranti salvati nel Mediterraneo. Francia e Germania, ha annunciato il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, sono d’accordo ad accogliere il 25% a testa delle persone soccorse che arrivano in Italia, dove potrebbe restare una quota attorno al 10%.

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«L’aspettativa è che altri Stati si aggreghino», ha aggiunto Seehofer. Del tema si parlerà nel vertice dei ministri dell’Interno del 23 settembre a Malta, cui parteciperà anche Luciana Lamorgese. La presenza di un ministro dell’Interno italiano a un vertice europeo è quasi una notizia, visto che il suo predecessore Matteo Salvini era solito disertarli quando non era necessario andarci (come a Helsinki) per scappare dal parlamento che voleva parlare dei rubli della Russia alla Lega. Il direttore generale di Medici senza frontiere, Gabriele Eminente, aveva invocato ieri una “soluzione rapida”. Ci sono, ricordava, “82 persone che hanno subito enormi traumi, chiediamo di risparmiar loro altre inutili sofferenze. Sappiamo che i Governi europei stanno cercando un accordo sulla loro distribuzione, ma intanto che si facciano sbarcare”. L’obiettivo concordato ieri nella riunione a Palazzo Chigi di Conte con i ministri competenti era quello di evitare i lunghi giorni – in alcuni casi anche settimane – di attesa in mare per le navi umanitarie alle prese con la politica dei ‘porti chiusi’.

Salvini intanto finge di non aver mai fatto entrare una nave di una ONG in un porto

Ieri intanto Matteo Salvini su Twitter cercava di convincere i suoi followers di non aver mai fatto entrare una nave di una ONG in un porto. A differenza di quanto sostiene il Capitano con il chiaro e precipuo scopo di coglionare l’elettorato, il 2 settembre sono sbarcate persone da Mare Jonio e da Eleonore, così come è successo sempre anche quando lui era in carica.

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti in un’intervista rilasciata a DiMartedì aveva detto: “Ocean Viking deve entrare senza se e senza ma”. A bordo ci sono 82 persone: 58 uomini, 6 donne, 17 minori ed un bimbo di un anno.

Leggi anche: I porti chiusi umanitari di Paola Taverna

 

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