Ma se Salvini fa la lagna per farsi processare per la Gregoretti perché non lo accontentiamo?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-09

L’incredibile giravolta del leader della Lega che solo ieri accusava il PD di volerlo mandare a processo perché vince in Emilia-Romagna e oggi commenta la richiesta di rinviare il voto in Commissione al Senato dicendo che PD e M5S hanno paura di perdere la faccia a mandarlo a processo

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Dopo settimane passate a lamentarsi perché lo vogliono mandare a processo Matteo Salvini oggi ha deciso che è una buona occasione per lamentarsi del fatto che non lo vogliono far processare. La vicenda è sempre quella di Nave Gregoretti della Guardia Costiera. In in Giunta per le immunità PD M5S e Leu, ha detto il senatore Maurizo Gasparri, hanno chiesto un rinvio del voto in Commissione (che precede quello dell’Aula) previsto per il 20 gennaio.

Come Salvini è passato dal “mi vogliono processare perché vinco” al “non mi vogliono processare perché hanno paura di perdere”

«Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità» ha scritto Salvini su Facebook spiegando con una card di quel genio di Morisi che il rinvio del voto è stato chiesto perché il PD e il M5S hanno «il terrore di perdere in Emilia-Romagna». Dimenticando però che PD e M5S questa volta non sono alleati, e che in ogni caso anche dopo il voto in Commissione ci dovrà essere quello al Senato. Fa sorridere che uno che ha tenuto a mollo un centinaio di persone facendo credere agli italiani che rappresentassero un pericolo per il Paese parli di dignità e onore.

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Ieri però il leader del Carroccio dichiarava il contrario: «Vogliono processarmi perché sanno che vinco in Emilia-Romagna», teorizzando che qualcuno volesse farlo fuori per via giudiziaria. Ma oggi è un altro giorno e quindi l’accusa e di non volerlo processare perché sanno che vince. Sulla stessa linea anche Lucia Borgonzoni che mentre sorseggia un caffè dà la notizia ai suoi elettori: «pensate che hanno chiesto stamattina di RIMANDARE il voto sul processo a Salvini a dopo le elezioni in Emilia-Romagna. Secondo voi perché?».

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Il tentativo della macchina della propaganda è quello di invertire la narrazione. Da Salvini che scappa dal processo – pur dicendo di essere pronto a farsi processare e ad andare in galera – con la storia che la decisione di tenere i migranti a bordo della Gregoretti è stata presa in maniera collegiale da tutto l’esecutivo al PD che scappa dalla responsabilità di decidere di mandare Salvini a processo per evitare di perdere le elezioni. La soluzione sarebbe semplice: Matteo Salvini potrebbe prendersi le sue responsabilità e dire che vuole essere processato. Curiosamente però non lo fa. Si limita a dichiarazioni come quella fatta a Castellarano (Reggio Emilia) «Oggi c’è stata la giunta al Senato e i giornalisti mi chiedono se ho paura del processo, io dico che se devo andare in tribunale per aver difeso i confini ci andrò a testa alta».

Una modesta proposta al PD e al M5S: accontentate Salvini

Dal momento che dal campo avversario non c’è alcuna spiegazione per la richiesta di rinvio del voto, quindi Salvini&Co hanno buon gioco a far passare quel messaggio. C’è pure un “precedente” volendo. Quando si doveva votare per le regionali in Umbria il Governo decise cinicamente di ignorare le richieste della Ocean Viking di un place of safety per consentire lo sbarco dei 104 migranti soccorsi in mare  una settimana prima del voto. Una scelta dettata dalla volontà di non dare a Salvini e alla Lega pretesti per fare campagna elettorale ma che si è rivelata fallimentare. Gli elettori del PD non capirono come mai non c’era alcuna discontinuità con la gestione Salvini. I leghisti invece non avevano certo bisogno di ulteriori “prove” per parlare del presunto immigrazionismo della sinistra. Il giorno dopo la sconfitta tutti nel centrosinistra corsero a chiedere di far sbarcare quei migranti dimostrando che erano stati tenuti a mollo solo per convenienza elettorale.

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Anche per il caso Gregoretti il governo e la maggioranza non dovrebbero aver paura. Perché è sicuramente vero gli elettori di Salvini lo vedranno come un martire dopo il voto in Senato ma è anche vero che il PD non deve parlare agli elettori della Lega bensì ai suoi. Così come la popolarità di Conte è salita dopo il discorso a Salvini in Senato ad Agosto anche un voto per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini potrebbe essere vista come una svolta rispetto al passato. Certo, non è l’abolizione dei Decreti Sicurezza, ma è senza dubbio un segnale che una discontinuità c’è. Il PD e il M5S non hanno nulla da temere dal voto sulla Gregoretti: Salvini sta già usando le due opzioni – “mi processano perché vinco” e “non mi vogliono processare per paura” – a suo vantaggio.

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Ci sono decine di post e di interviste in cui Salvini chiede di essere processato e rivendica di “aver bloccato uno sbarco di immigrati”. Il PD o il M5S possono semplicemente prendere quelle dichiarazioni e dire che stanno assecondando i desideri di Salvini, deciderà poi il giudice se è colpevole o meno. C’è il rischio che Salvini si presenti come un perseguitato che ha lottato per difendere l’Italia? Sì, ma Salvini lo sta già facendo ora, quindi la situazione non può certo peggiorare. Anche perché a difendere Salvini ci pensa già Gasparri, che oggi ha dichiarato che la mancanza di una riunione dei Consiglio dei Ministri sul caso Gregoretti lungi dal dimostrare che Salvini ha fatto tutto da solo in realtà dimostra il contrario: «il fatto che non si sia riunito il Consiglio dei ministri vale per un rafforzamento dell’operato di Salvini, perché non c’è stata nessuna riunione collegiale che abbia espresso un indirizzo diverso da quello assunto da Salvini nella gestione della vicenda». Con argomentazioni così di cosa ha paura Salvini?

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