Luca Bergamo: l’insostenibile ipocrisia del vicesindaco di Roma su Salvini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-08-01

A tre giorni dalla frase di Mussolini citata dal ministro dell’Interno il vicesindaco si sveglia. Alcune buone ragioni per rimanere a dormire

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Luca Bergamo, assessore alla cultura e soprattutto vicesindaco di Roma, ha pubblicato oggi su Facebook un post per criticare l’uso della locuzione “Tanti nemici, tanto onore” da parte di Matteo Salvini. «Fare il Ministro comporta qualche responsabilità in più, tra queste quella di pesare le parole. Il Ministro usa con attenzione e maestria i social. Siccome è persona avveduta, ha piena consapevolezza del significato del suo gesto, che è fatto delle parole che sceglie di usare nella data in cui le pubblica. Non a caso ne scrive pure la CNN», ha scritto Bergamo in una critica molto educata e pacata, come si conviene a un politico che si trova nella sua condizione.

Luca Bergamo: l’insostenibile ipocrisia del vicesindaco di Roma su Salvini

Infatti in primo luogo Bergamo è in sella a una maggioranza monocolore M5S in Campidoglio ma lo stesso M5S è alleato con la Lega a livello nazionale. E questo già in parte spiega la naturale ritrosia del vicesindaco: se alza i toni corre il serio rischio di doversi alzare anche dalla poltrona (doppia) su cui è oggi seduto. Ma soprattutto, Luca Bergamo dovrebbe avere il buon gusto di tacere visto che la politica di Salvini al ministero dell’Interno è pericolosamente simile a quella della maggioranza che lo appoggia in Campidoglio.

luca bergamo salvini

Anzi, peggio. Perché mentre qualcuno usa le parole, come giustamente dice il vicesindaco, altri fanno i fatti: lo sgombero del Camping River, nei tempi e nei modi in cui è avvenuto ovvero senza rispettare una sentenza della CEDU, è stato appoggiato e accolto con la consueta esultanza di Salvini su Facebook, mentre Virginia Raggi continuava a raccontare la barzelletta dell’inclusione e delle fragilità da tutelare.

Salvini e via Scorticabove

Luca Bergamo dovrebbe trovare buoni motivi per rimanere in silenzio anche a causa di quanto accaduto in via Scorticabove, dove persone in possesso addirittura del diritto d’asilo (che gli è stato quindi riconosciuto da un tribunale italiano) sono stati sgomberati senza tante chiacchiere, come se fosse finita la pacchia (direbbe Salvini). Lo stesso è successo a Palazzo Curtatone e a via di Vannina.

camping river chiusura sgombero raggi cedu - 4

Ecco perché Bergamo dovrebbe avere la decenza di stare zitto. E visto che ha trovato il coraggio di aprire la bocca soltanto a tre giorni dalle dichiarazioni di Salvini, è possibile che siamo già a buon punto.

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