Cristina Grancio: la consigliera esclusa dal gruppo M5S in Campidoglio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-04-16

Dopo le polemiche sullo stadio della Roma a Tor di Valle e su piazza dei Navigatori il gruppo M5S in Campidoglio espelle la consigliera ribelle che aveva provato a cacciare un anno fa

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Cristina Grancio è stata esclusa dal gruppo del MoVimento 5 Stelle in Campidoglio. Lo ha annunciato lei stessa sulla sua pagina Facebook raccontando che la “sanzione” risale al 12 aprile scorso mentre risale a meno di un mese fa l’ultima lite tra lei e il resto della maggioranza sulla vicenda di Piazza dei Navigatori. La consigliera era stata oggetto di un provvedimento disciplinare – sollecitato dalla maggioranza M5S in Campidoglio – che poi i grillini avevano dovuto ritirare in tribunale.

Cristina Grancio: la consigliera esclusa dal gruppo M5S in Campidoglio

Nei giorni scorsi si è poi consumata la definitiva resa dei conti, che ha visto infine l’estromissione di Cristina Grancio dal gruppo M5S in Campidoglio. La Grancio aveva anche portato in tribunale Grillo e Di Maio a Genova per il ricorso degli iscritti all’associazione del 2009 contro le nuove forme associative del M5S. “Così finisce la storia di pagina politica romana – scrive lei su Facebook – che ci racconta due cose. La prima è che il M5S deve ancora imparare tutto in tema di democrazia e rispetto per le persone che manifestano correttamente idee anche diverse, ma collaborative. La seconda cosa vale per me e ne sono fiera: ho sempre tenuto la schiena dritta e ho mantenuto fede alle promesse e ai patti con i cittadini romani. Ora proseguo il mio compito del Gruppo Misto”.

cristina grancio consigliera m5s

I rapporti tra il vertice del MoVimento 5 Stelle romano e la consigliera Grancio si erano cominciati a guastare all’epoca della delibera sullo stadio della Roma a Tor di Valle. La grillina era uscita prima del voto sul progetto in commissione urbanistica e aveva manifestato il suo dissenso con i giornalisti: «Il mio non voto non è contro lo stadio, e neppure dissenso politico. Il mio non voto è la difesa degli interessi dei cittadini. Ho chiesto in commissione e continuerò a chiedere che si faccia subito chiarezza su alcune questioni. Fin qui è quanto debbo agli elettori nel rispetto del mandato».

La cacciata della consigliera dissidente

All’epoca attorno al nome di Cristina Grancio si erano raccolti anche altri eletti e attivisti grillini romani che non avevano gradito l’epilogo della vicenda di Tor di Valle. Nel giugno scorso la Grancio, assistita dall’avvocato Lorenzo Borré, aveva portato Beppe Grillo e il M5S in tribunale per farsi annullare la sospensione segnalando anche una serie di irregolarità procedurali dietro la sanzione: alla fine il M5S l’aveva ritirata ma non l’aveva fatta entrare alla festa degli attivisti e degli eletti romani.

cristina grancio consigliera m5s 1

In una intervista rilasciata al programma di Michele Santoro, la Grancio era stata molto critica nei confronti dei grillini, accusandoli di averla cacciata perché lei voleva far rispettare il programma. Poi è arrivato il contrasto su piazza dei Navigatori, che aveva portato la consigliera a criticare la riqualificazione proposta dall’assessore all’urbanistica Luca Montuori e difesa dal resto della maggioranza. Ora è arrivato il cartellino rosso.

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