Tutti i complotti scoperti dai grillini per negare l'emergenza rifiuti a Roma

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-09

Grillo che dice che a Roma non c’è nessuna emergenza rifiuti e allora gli attivisti a 5 Stelle si sforzano ad adattare la realtà alla narrazione del Capo. Con risultati drammaticamente divertenti

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A Roma non c’è nessuna emergenza rifiuti. Lo ha detto l’assessora all’ambiente Pinuccia Montanari, lo ha ripetuto la sindaca Virginia Raggi e lo ha ribadito Beppe Grillo. Chiunque parli di emergenza rifiuti a Roma sta raccontando una balla, sta facendo disinformazione. Chi racconta dei cumuli di rifiuti abbandonati per strada non fa informazione ma fa informazione spazzatura. Ma allora cosa succede a Roma? Quelli che parlano dell’immondizia per le strade sono tutti troll pagati dai Poteri Forti? I giornali sono tutti bugiardi perché la realtà non corrisponde ai sogni venduti da Grillo?

Quando Grillo era preoccupato che Roma venisse sommersa da “topi, spazzatura e clandestini”

A quanto pare alcuni cittadini hanno deciso di non fidarsi più dei giornali e si sono guardati attorno, come fanno da quasi un anno e hanno visto una città irriconoscibile: mezzi dell’autobus fatiscenti, che prendono fuoco, , strade dissestate, infrastrutture indegne per una città come Roma, sporcizia e immondizia ovunque. Ovvero le stesse cose che vedeva Beppe Grillo due anni fa quando chiedeva le dimissioni immediate di Ignazio Marino.
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Nella nuova Roma a 5 Stelle però queste cose non succedono. Perché Pinuccia Montanari ha detto di non aver mai visto un topo a Roma. Perché Pinuccia Montanari parla di “criticità” nella raccolta dei rifiuti. A Roma con la bella stagione è tornato anche il classico complotto dei rifiuti.

La stagione del complotto 

Grillo e i vertici del MoVimento hanno detto che a Roma non c’è alcun problema con i rifiuti. Di conseguenza gli attivisti a 5 Stelle si sono dovuti mettere a lavorare di fantasia per adeguare la realtà (quella cosa che si vede nelle strade) con le linee guida emanate dal blog. Niente di più facile per il partito che vanta una spiccata propensione alla manipolazione mediatica. Se i cittadini postano foto di cumuli di spazzatura i 5 Stelle si mettono all’opera per spiegare che sono foto vecchie o che non riguardano Roma. Di nuovo la parola d’ordine per controbattere è “fake news” che in italiano si traduce “metto la testa sotto la sabbia”.

Per tutta risposta alcuni cittadini romani hanno iniziato a fotografare la monnezza con in mano la copia di un quotidiano per poter dimostrare che la foto è reale, recente e scattata a Roma.
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Ma non basta perché nel frattempo gli elettori a 5 Stelle corrono ai ripari mostrando immagini e filmati che dimostrano che “è stata la mafia” a sabotare gli impianti. Ecco perché ora ci sono i rifiuti. La cosa positiva è che se non altro ora ammettono che i rifiuti esistono, ci sono

La monnezza non esiste!

Evidentemente siamo dalle parti del fantasioso complotto scoperto qualche tempo fa da alcuni 5 Stelle come Virginia Raggi. Quello secondo il quale c’era gente – del PD ovviamente – che andava in giro nottetempo a seminare immondizia. Ma, come ha precisato Virginia Raggi, la colpa non è del Comune ma della Regione Lazio. Quindi anche prima non era colpa di Marino? Dettagli.
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Altro filone esilarante: gli attivisti del MoVimento che usano immagini vecchie per spiegare l’esistenza del complotto. Ad esempio l’immagine del sabotaggio denunciato qui sopra è quella di un incidente stradale avvenuto nel luglio 2015. Incidente nel quale morì una persona. Ma sono dettagli quando si cercano le prove del coinvolgimento della mafia.
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Non mancano nemmeno i professionisti dello specchio riflesso ovvero coloro che per ogni errore della giunta Raggi ne rinfacciano uno di una giunta PD. Ad esempio ecco qui sopra un brillante utente che – visto che si parla di immondizia – posta l’immagine di due nomadi per strada a Milano. Si sarà reso conto che ha paragonato due persone a due sacchi della spazzatura? Forse si è sentito autorizzato a farlo perché lo ha fatto anche il Capo.
Foto copertina via Twitter.com (a Roma)

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