Opinioni
Virginia Raggi e il complotto dei frigoriferi
Alessandro D'Amato 25/10/2016
Oggi Virginia Raggi ha rilasciato la sua prima intervista a Repubblica dall’inizio del mandato. A firmarla il direttore del quotidiano Mario Calabresi; tra le tante domande e risposte interessanti segnaliamo questo botta e risposta su un presunto “complotto dei frigoriferi” di cui sarebbe vittima: secondo la prima cittadina c’è gente che lascia apposta i frigoriferi […]
Oggi Virginia Raggi ha rilasciato la sua prima intervista a Repubblica dall’inizio del mandato. A firmarla il direttore del quotidiano Mario Calabresi; tra le tante domande e risposte interessanti segnaliamo questo botta e risposta su un presunto “complotto dei frigoriferi” di cui sarebbe vittima: secondo la prima cittadina c’è gente che lascia apposta i frigoriferi in giro abbandonati per strada da quando lei è sindaca:
«Noi ora ci troviamo a smuovere una montagna, ma lo faremo, non è un problema. Certo ci vuole un po’ di tempo. Poi devo dire che non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada. Non so se vengono fatti dei traslochi, se tanta gente sta rinnovando casa, ma è strano…».
Ma sta dicendo che lo fanno apposta? Forse ci sono sempre stati ma lei non li notava?
«No, eh no. È un po’ strano, ci sono frigoriferi che invece di essere portati all’isola ecologica vengono buttati vicino ai cassonetti e non è mica un lavoro semplice portarli lì, non so neanche come facciano. Però il frigorifero è già tutto sfondato e graffitato. Mi sembra strano».
E chi pensa che li metta?
«E questo io non lo so. Le isole ecologiche ci sono e ora finalmente funzionano ma adesso abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini, si vedono ancora cassonetti vuoti e troppi rifiuti appoggiati fuori».
Ci sta dicendo che vede un disegno più grande dietro tutto questo?
«Noi vogliamo ricostruire un sistema che era stato abbandonato. Le faccio un esempio: quando eravamo all’opposizione sentivamo che si voleva svendere Atac a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) poi abbiamo cominciato a intuire un disegno per andare alla privatizzazione, ora al Senato c’è una mozione di Pd e Forza Italia per commissariare Atac e farla gestire a Rfi. C’è un disegno fatto sulla testa dei cittadini: il pubblico funziona male se viene messo in condizione di funzionare male. Quando si smette di far manutenzione agli autobus ad un certo punto il servizio si blocca, ma bisognerebbe chiedersi come mai nel tempo Ama e Atac, che dovevano essere due società modello, sono state abbandonate. Forse perché c’era la volontà di far vedere che il pubblico non era in grado di gestire per poi far subentrare i privati. E quello che stanno facendo in Parlamento per Atac ne è la prova provata».
Chi vive a Roma da quando è nato si sente di poter aggiungere altri elementi utili all’indagine dell’ispettrice Raggi. All’angolo di una strada dalle parti di via del Quartaccio, infatti, negli anni dal 1986 al 1989 un intero salotto composto da divano e due poltrone di colore marroncino sono rimasti in bella vista abbandonati per un chiaro complotto nei confronti degli allora sindaci di Roma (Nicola Signorello e Andrea Giubilo). Si voleva forse insinuare che i due primi cittadini ci tenessero alla poltrona? Si pensava di alludere a imprecisati agi e mollezze di cui si circondavano gli allora sindaci? Le indagini di Raggi sicuramente faranno chiarezza. Nel frattempo dopo un annetto di abbandono in quelle condizioni vennero rubati i cuscini del divano e delle poltrone (anche questo un chiaro segnale) e vennero sostituiti con altra monnezza scaricata sulle strutture. Un grande complotto?
Stranamente i grillini (anche presidenti di municipio) da mesi evocano complotti della monnezza contro sindaca, giunta ed eletti senza però riuscire mai a spiegarci chi sarebbe indiziato di cotanta perfidia. O non sarà che, come spiega il sito del comune di Roma e quello dell’AMA, la raccolta di rifiuti ingombranti è sospesa (dal 17 giugno…) perché la gara è saltata e quindi per questo c’è gente che incivilmente abbandona i rifiuti ingombranti in strada, poi passa qualcuno a smontarli e infine passa qualcun altro a graffitarli, sindaca? Su ATAC, infine, è vero che c’è stato un tentativo piuttosto scoperto di commissariare l’ente all’insaputa della Raggi, ma è anche vero che è arrivato dopo una serie di tentativi da parte di Ferrovie di parlare con la Raggi del problema andati a vuoto, perché la sindaca ha ritenuto di dover procrastinare il tema. Anche questo avrà influito o no?