Attualità
Il video dell’uomo sulla torre di Notre-Dame e i complotti sull’incendio della cattedrale
Giovanni Drogo 16/04/2019
La procura di Parigi ha aperto un fascicolo d’indagine per danneggiamento colposo in merito all’incendio che ha devastato la cattedrale Parigina escludendo la pista dell’atto vandalico o dell’attacco terroristico. Ma qualcuno su Internet ha già scoperto “le prove” che è tutta colpa dei musulmani
La notte è passata e l’incendio è stato domato. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha promesso che la Cattedrale di Notre-Dame verrà ricostruita. La struttura della Cattedrale dovrebbe essere salva, ma sono ancora in corso gli accertamenti tecnici per valutare quanto l’incendio possa aver compromesso la stabilità dell’edificio. Si attende ancora invece per poter iniziare gli accertamenti tecnici sulle cause dello spaventoso rogo che durante la notte ha consumato completamente la parte superiore della basilica distruggendone il tetto e la famosa guglia.
Il complotto della vendetta islamista contro i francesi
Sul fronte delle indagini nel frattempo la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “danneggiamento colposo” causato dall’incendio e secondo Le Figaro gli investigatori stanno concentrando la loro attenzione sulla possibilità che l’incendio che ha devastato Notre-Dame si sia sviluppato accidentalmente dalle impalcature sul tetto della cattedrale. Gli operai che lavoravano al cantiere di restauro – ha rivelato l’ufficio del pubblico ministero – sono stati “ascoltati dagli investigatori” questa notte. Al momento quindi la procura esclude un movente criminale sia esso un atto vandalico o terroristico.
Con buona pace di coloro che oggi scrivono delle “coincidenze” con i casi di incendi a chiese francesi e parigine o che collegano il rogo di ieri con la condanna a 8 anni per Ines Madani, una “jihadista” ventiduenne a processo con l’accusa di fare parte di una rete di reclutamento di combattenti per la guerra in Siria. La Madani è anche coinvolta nell’inchiesta sul tentativo fallito di dare fuoco alla Cattedrale con una Peugeout 607 riempita con sei bombole di metano avvenuto nel 2016.
Il processo per quell’attentato fallito inizierà a settembre. L’ipotesi che l’incendio possa essere una vendetta per la condanna (per un altro reato) nei confronti della Madani non viene però nemmeno preso in considerazione dagli inquirenti. Dai primi elementi dell’indagine – il rogo che parte dal tetto poco prima delle 19.00 di ieri – i pm francesi ipotizzano si sia trattato di un incendio accidentale scoppiato proprio all’interno del cantiere del restauro.
Il sospetto “jihadista” che passeggia sulle due torri di Notre Dame
Le indagini si preannunciano difficili e delicate, perché a causa della durata e dell’estensione dell’incendio sarà molto complicato risalire all’origine del rogo. Va da sé che se l’ipotesi iniziale venisse confermata cadrebbe la teoria complottista secondo cui ad appiccare le fiamme sarebbe stato un attentatore. Il tetto della basilica, oggetto di un complesso lavoro di restauro, non era un luogo immediatamente o facilmente raggiungibile da chiunque ma solo dagli addetti ai lavori. Il portavoce di Notre-Dame ha detto comunque che, al momento dello scoppio delle fiamme, intorno alle 18:30, tutti gli operai avevano lasciato il sito.
No workers onsite. Who tf is this? pic.twitter.com/OPYFFMxkRf
— Vernon (@TipsyPianoBar) April 15, 2019
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si concentrano le attenzioni di un altro tipo di investigatori: quelli del Web. In molti ieri sera erano incollati davanti alle edizioni speciali dei canali televisivi. In una delle inquadrature si vede un uomo camminare lungo il colonnato che collega la torre Nord con la torre Sud sulla facciata di Notre-Dame. Le due torri non sono state fortunatamente coinvolte dall’incendio ma secondo alcuni complottisti la persona sta indossando una tunica e un tipico copricapo islamico. Insomma sarebbe la prova provata che dei “terroristi islamici” erano all’opera proprio durante l’incendio.
In quel momento infatti le fiamme avevano già completamente avvolto il tetto dell’edificio. E, cosa ancora più importante, i vigili del fuoco di Parigi erano già al lavoro per domare le fiamme. L’uomo “con la tunica” in realtà indossa una giacca e un gilet catarifrangente (non è, ovviamente, uno dei “gilet gialli”). Sebbene a quell’ora non ci fossero operai nel cantiere le varie televisioni e telegiornali hanno più spesso ricordato come – soprattutto durante le prime fasi dell’incendio – all’interno della Cattedrale si stesse cercando di mettere in salvo le opere d’arte custodite nella chiesa. Il video qui sotto è stato girato proprio molto vicino ad una delle due torri, a dimostrazione che durante l’incendio diverse persone erano all’opera nella Cattedrale.
#NotreDame STRUCTURE IS SAVED despite roof, spire falling. One fireman seriously injured. Never lose hope: pic.twitter.com/o2SnwOnbQO
— Joyce Karam (@Joyce_Karam) April 15, 2019
Inoltre – come si evince anche dal reportage di Libération – durante l’incendio numerosi pompieri erano al lavoro all’interno della basilica, soprattutto per verificare le possibilità di intervento e per verificare che le due torri campanarie non fossero state già aggredite dalle fiamme. Molto probabilmente quell’uomo è proprio uno degli oltre quattrocento pompieri che hanno partecipato alle operazioni di spegnimento dell’incendio.
Leggi sull’argomento: I mostri di Notre-Dame