Opinioni

Come spiegare ai vostri genitori grillini il taglio delle pensioni del governo gialloverde

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-12-23

Non sapete di cosa parlare a Natale? Provate a spiegare ai vostri genitori pensionati con più di 1522 euro di pensione lorda che magari hanno votato MoVimento 5 Stelle quello che si è deciso in Senato. Ovvero, mentre vengono serviti i migliori primi piatti della tradizione natalizia potrete cominciare a illustrare ai due pensionati che […]

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Non sapete di cosa parlare a Natale? Provate a spiegare ai vostri genitori pensionati con più di 1522 euro di pensione lorda che magari hanno votato MoVimento 5 Stelle quello che si è deciso in Senato. Ovvero, mentre vengono serviti i migliori primi piatti della tradizione natalizia potrete cominciare a illustrare ai due pensionati che chi riceve una pensione superiore a tre volte il trattamento minimo subirà una stretta secondo sei fasce di indicizzazione: per chi ha l’assegno compreso tra tre e quattro volte la minima la rivalutazione non sarà al cento per cento bensì al 97%. La percentuale scende al 77% per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte la minima, mentre al 52% se l’assegno è tra cinque e sei volte il livello minimo. La percentuale scende al 47% per le pensioni tra sei e otto volte il minimo e al 45% per chi riceve una pensione tra otto e nove volte il minimo. La stretta termina con una gelata al 40% se la pensione è sopra le nove volte il minimo. La misura porterà a risparmi fino a 2,29 miliardi nel triennio 2019-2021.

taglio rivalutazione pensioni

Il taglio della rivalutazione delle pensioni (Corriere della Sera, 23 dicembre 2018)

Ai vostri genitori, mentre arrivano i secondi piatti, dovrete per forza spiegare che secondo i calcoli della Spi-Cgil già a partire dai 2500 euro lordi il freno introdotto nella legge di Bilancio peserà 70 euro annui in media, con un taglio di 210 euro nel triennio. E che così, tecnicamente, i pensionati pagheranno il reddito di cittadinanza o l’adeguamento delle pensioni minime che il MoVimento 5 Stelle si era impegnato ad effettuare attraverso tagli di spese durante la campagna elettorale, ma che poi ha deciso di caricare sulla fiscalità generale (ovvero sugli altri cittadini) oppure a debito, ovvero sui giovani e sui neonati che dovranno pagare i loro debiti negli anni a venire. Va bene togliere ai “ricchi” (si fa per dire) per dare ai poveri, come direbbero i grillini, ma così non è un po’ troppo facile?

pensionati reddito di cittadinanza

I numeri dei sindacati sul taglio alle pensioni (La Repubblica, 22 dicembre 2018)

Mentre vengono serviti panettone, pandoro e torrone, infine, potreste far notare ai vostri genitori pensionati che intanto il governo ha approvato il saldo e stralcio, ovvero il decimo condono, che riguarda gli importi affidati all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017 e derivanti dalla liquidazione delle dichiarazioni annuali Iva e redditi. La sanatoria riguarda anche i contributi dovuti dagli iscritti alle casse professionali e alla gestione separata Inps dei lavoratori autonomi. Sono interessate le sole persone fisiche in possesso di valori Isee non superiori a 2omila euro. Gli sconti, che riguardano anche la sorte capitale, saranno scaglionati in funzione del valore Isee. Enrico Zanetti, che è stato viceministro dell’Economia nella scorsa legislatura oltre che deputato eletto con Monti, su Facebook ha spiegato i possibili effetti di questa impostazione:

Lascia MOLTO PERPLESSI la mancanza di un tetto massimo di debiti tributari e previdenziali “stralciabili”, senza il quale questo “saldo e stralcio” può diventare il paradiso dei finti poveri con beni e redditi nascosti o intestati a prestanome, più che un aiuto a chi è davvero in difficoltà.

ESEMPIO
Persona fisica con ISEE 15.000 euro e cartelle esattoriali per 200.000 euro per IVA e altri tributi non pagati più relative more e sanzioni.
Grazie al “saldo e stralcio” la persona fisica potrà chiudere la cartella pagando 70.000 euro: 24.500 euro nel 2019, 14.000 nel 2020, 10.500 per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
È evidente che se un contribuente con ISEE di 15.000 euro è in grado di pagare queste somme non ha una effettiva situazione reddituale e patrimoniale coerente a quella apparente attestata dall’ISEE.

Un consiglio: aspettate almeno il caffè e l’ammazzacaffè prima di completare il ragionamento con i vostri genitori e spiegare che in effetti sì, tra “i poveri” che il governo Lega-M5S ha deciso di beneficiare con i soldi altrui ci sarà, sicuramente, anche qualche evasore fiscale di prima o seconda categoria. È pur sempre Natale e a Natale siamo tutti più buoni.

Foto copertina da qui

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