Opinioni
Matteo Salvini rispolvera il rosario di Medjugorie contro il Coronavirus
dipocheparole 28/03/2020
Matteo Salvini torna a scattarsi una foto con il rosario di Medjugorie per l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Nell’occasione il Capitano, a notte fonda, ha deciso di condire il tutto con un richiamo alla preghiera: Una preghiera per tutti Voi, per chi non c’è più, per chi soffre, per chi aiuta, per chi lotta, per […]
Matteo Salvini torna a scattarsi una foto con il rosario di Medjugorie per l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Nell’occasione il Capitano, a notte fonda, ha deciso di condire il tutto con un richiamo alla preghiera:
Una preghiera per tutti Voi, per chi non c’è più, per chi soffre, per chi aiuta, per chi lotta, per chi ama.
Da qualche tempo Salvini si è appassionato alla Madonna di Medjugorie e l’ha usata, ad esempio, per festeggiare l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis qualche tempo fa:
Il problema è che per la Chiesa Medjugorie è un imbroglio. Lo ha detto esplicitamente Papa Francesco nel 2017:
Per Medjugorje è stata fatta una commissione presieduta dal cardinale Ruini, voluta da Benedetto XVI. Ho ricevuto dal cardinale la relazione ed è molto buona. Si devono distinguere tre cose. Sulle prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi, dice più o meno che si deve continuare a investigare. Sulle presunte apparizioni attuali, la relazione ha i suoi dubbi. Io personalmente sono più cattivo.
Preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo di ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio, questa non è la mamma di Gesù! Queste presunte apparizioni non hanno tanto valore: lo dico come opinione personale, è chiaro. Si distingue tra le apparizioni. C’è chi pensa che la Madonna dica “venite che domani alla tale ora dirò un messaggio a un veggente”, no. Terzo punto, il nocciolo della relazione Ruini: il fatto pastorale, spirituale. Gente che va lì e si converte, incontra Dio, cambia vita. E non c’è la bacchetta magica. Questo fatto pastorale, spirituale, non si può negare».
La Madonna di Medjugorie era stata definita senza mezzi termini come un imbroglio dal vescovo di Mostar, il quale aveva segnalato che il business delle apparizioni è una grande manipolazione dei fedeli operata dai veggenti che sostengono di vedere la Madonna ogni giorno. Più di recente era tornato d’attualità lo strano caso della villa milionaria del veggente di Medjugorie.
Il vescovo di Mostar, monsignor Ratko Peric, ha pubblicato sul sito della diocesi un documento nel quale è scritto nero su bianco che le apparizioni della Madonna di Medjugorje non sono autentiche. I milioni di pellegrini che si sono recati nella cittadina bosniaca per assistere alle apparizioni “programmate” della Madonna sono vittime di un imbroglio perché la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje. Che la storia di Maria che appare ogni giorno più volte al giorno a comando da quasi 37 anni ad orari ben stabiliti dai sei “veggenti” non fosse “una cosa seria” lo ha detto anche Papa Francesco e già Papa Benedetto XVI aveva istituito una commissione per indagare sul fenomeno.
Le indagini della Commissione sulle apparizioni mariane voluta da Benedetto XVI sono durate cinque anni e si sono concluse nel 2015. La Commissione, presieduta dal cardinale Camillo Ruini suggeriva un pronunciamento favorevole al riconoscere la natura soprannaturale delle primissime apparizioni mariane – quelle della prima settimana – sospendendo invece il giudizio su tutto ciò che è venuto nei decenni successivi. La Chiesa però non si è ancora pronunciata ufficialmente sul fenomeno delle apparizioni. Il vescovo di Mostar – da sempre critico nei confronti del fenomeno mediatico e del business attorno alle apparizioni programmate di Medjugorje – va oltre e spiega che anche i racconti delle apparizioni dei primi giorni (sono iniziate il 24 giugno 1981) non sono autentiche:
Sebbene talvolta si sia detto che le apparizioni dei primi giorni potrebbero essere ritenute autentiche e che poi sarebbe sopraggiunta una sovrastruttura per altri motivi, in prevalenza non religiosi, questa Curia ha promosso la verità anche riguardo a questi primi giorni. Dopo aver trascritto dai registratori le audiocassette contenenti i colloqui avvenuti, nella prima settimana, nell’ufficio parrocchiale di Medjugorje, tra il personale pastorale e i ragazzi e le ragazze che avevano affermato di aver visto la Madonna, con piena convinzione e responsabilità esponiamo i motivi per cui appare evidente la non autenticità dei presunti fenomeni. Se la vera Madonna, Madre di Gesù, non è apparsa – come infatti non è – allora a tutto sono da applicare le seguenti formule: “sedicenti” veggenti, “presunti” messaggi, “preteso” segno visibile e “cosiddetti” segreti.
La Madonna non è mai apparsa a Medjugorjie perché l’analisi delle apparizioni mostra come il “comportamento” della Madonna nei primi giorni fosse alquanto irrituale (rispetto ad altre apparizioni mariane la cui “veridicità” è stata acclarata dalla Chiesa). Monsignor Peric punta il dito soprattutto sul fatto che i veggenti siano in grado di farsi obbedire dalla Madonna costringendola ad apparire dove vogliono e quando vogliono. Insomma quello che avviene a Medjugorje non è altro che una grande manipolazione operata dai “veggenti” e dai frati che gestiscono il milionario business mariano in modo da attrarre sempre un costante flusso di fedeli. Peric definisce “non evangelica” e “ambigua” la figura della Madonna che secondo i veggenti appare a Medjugorje
La figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora come autentiche dalla Chiesa: di solito non parla per prima; ride in maniera strana; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai “veggenti” e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo.
E “scandalosi” vengono definiti i toccamenti ai quali la Madonna viene sottoposta: toccata, abbracciata da veggenti che ne possono anche calpestare il velo quasi fosse una persona comune e normale. Un altro indizio per Peric che non si tratta di autentiche apparizioni mariane. Ai devoti della Gospa non è sfuggito che il documento di monsignor Peric sia stato pubblicato a pochi giorni dall’arrivo di Henryk Hoser, arcivescovo-vescovo di Warszawa-Praga (Polonia) che è stato inviato dal Pontefice con il compito di «acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro». Questo significa che Hoser non si occuperà di valutare se le apparizioni siano vere o false ma solo di valutare lo stato della cura dei fedeli da parte dei frati francescani titolari della parrocchia (che qualcuno vorrebbe far dipendere direttamente dal Vaticano) e verificare se la pastorale di Medjugorje è in linea con la dottrina della Chiesa Cattolica, cosa che non sembra essere così stando alle dichiarazioni di monsignor Peric.