Il M5S è fatto così: non vuole la Metro C a Piazza Venezia, e poi la vuole

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-07-08

Nel 2013 il M5S voleva che si fermasse a San Giovanni, nel 2016 al Colosseo, oggi per la sindaca la Metro C arriverà “presto” a Piazza Venezia. E così il MoVimento 5 Stelle lascia per strada anche un’altra sua grande battaglia politica

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«Metro C a piazza Venezia: ipotesi sempre più concreta. Inviato al MIT progetto definitivo. Presto talpe in azione». È con questo scarno comunicato che la sindaca di Roma Virginia Raggi la sera di venerdì scorso sconfessava la linea del MoVimento 5 Stelle sul tracciato della Metro C. Per chi non lo sapesse la Metro C è la terza linea della metropolitana della Capitale che al momento si ferma a San Giovanni, la stazione inaugurata, non senza difficoltà, dall’attuale giunta il 12 maggio 2018.

Quando Virginia Raggi e il M5S volevano fermare la Metro C

Cosa c’è di strano nel tweet della sindaca? Semplicemente il fatto che secondo il MoVimento 5 Stelle la Metro C si sarebbe dovuta fermare a San Giovanni, ovvero all’attuale stazione.  Nel settembre del 2013 i consiglieri pentastellati Raggi, Frongia, De Vito e Stefàno presentarono una mozione – poi bocciata dal Consiglio Comunale – per chiedere di interrompere la tratta della Metro C alla stazione di San Giovanni. E quando lo chiedevano non intendevano dire che i lavori dovevano finire ma che la linea doveva avere San Giovanni come capolinea.

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Ci fu poi l’era di Paolo Berdini all’urbanistica. Per l’assessore giubilato dalla Raggi la Metro C doveva fermarsi a San Giovanni. A Novembre del 2016 Berdini propose di deviare il tracciato della Metro C da San Giovanni a Piramide fino a Corviale e saltare la fermata Colosseo, chiudendo il tutto in 4 anni.

metro c piazza venezia raggi - 3Ma era il 2016, con la linea del “no” e dell’intransigenza il M5S aveva vinto le elezioni amministrative. Ecco che quindi la sindaca e gli assessori rimanenti avevano deciso: ultima fermata Colosseo.

Che progetto ha mandato il Comune al MIT?

All’inaugurazione della nuova stazione però la Raggi si sbilanciò «l’opera continuerà, andrà avanti e non si fermerà». Enrico Stefàno fece l’elenco delle nuove stazioni da realizzare:  «L’obiettivo è proseguire oltre il Colosseo e i Fori Imperiali, con una stazione a piazza Venezia, con una fermata su corso Vittorio Emanuele, tra piazza Navona e Campo de’ Fiori, poi a San Pietro-Ottaviano, a piazzale Clodio e fino, perché no, a Farnesina, con una grossa area di scambio».

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Il tracciato della Metro C [Fonte]
Viva la coerenza: il M5S dopo aver fatto il pieno di voti combattendo le idee e i progetti della casta di fatto avalla il progetto della Metro C così come era stato pensato da “quelli di prima”.

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Ma al di là delle questioni di onestà intellettuale ci sono altre questioni. La Raggi in questi giorni festeggia ma dimentica di quando i lavori si fermarono perché Comune di Roma non aveva inviato in tempo utile per la riunione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica i documenti necessari. Era il 2018. Ed è lo Stato a finanziare il 70% dell’opera. Il comitato Salviamo la Metro C però pone anche un’altra questione: che progetto definitivo è stato mandato al MIT visto che la fase di project review della tratta T2 Colosseo-Clodio  non è ancora iniziata (e che per completarla servono almeno due anni)? Secondo il sito MetroXRoma il percorso scelto dall’attuale amministrazione è quello dell’approvazione «del substralcio relativo alle sole gallerie del progetto definitivo della stazione Venezia, nella versione passante consegnata al MIT nel 2015». Quando al governo della Capitale c’erano i famigerati “amministratori precedenti”.

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