Fact checking
Il tramonto di Alba Dorata
Giovanni Drogo 08/07/2019
Il partito ultranazionalista anti-immigrati con simpatie per il nazismo non supera la soglia di sbarramento del 3% rimane fuori dal Parlamento ellenico. Il declino si era già visto con le elezioni Europee di maggio quando il partito di Nikolaos Michaloliakos aveva perso la metà dei consensi a favore di formazioni di destra “più presentabili”
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento ellenico si sono rivelate una catastrofe per il partito neonazista Lega Popolare – Alba Dorata. Il partito estrema destra guidato da Nikolaos Michaloliakos non solo non è riuscito a bissare il successo della scorsa tornata elettorale, quando aveva raccolto il 7% dei consensi e conquistato 18 seggi su 300. Questa volta, ed è la prima volta dal 2012, Alba Dorata rimarrà fuori dal Parlamento.
Alba Dorata fuori dal Parlamento di Atene
Con la soglia di sbarramento al 3% non basterà infatti il 2,93% delle elezioni di ieri per entrare in Parlamento. Una flessione nei consensi del partito euroscettico e ultranazionalista si era già registrata alle elezioni europee del 26 maggio scorso quando Alba Dorata con il 4,88% era risultata in caduta libera rispetto al 9,84% del 2014. Un calo che in termini di seggi si era tradotto però in una lieve flessione, gli eurodeputati di Alba Dorata sono due (tre quelli eletti nel 2014). Il risultato storico però rimangono i 21 scranni ottenuti alle elezioni politiche del maggio 2012. Quello che era il terzo partito greco oggi non è più tale, superato dall’alleanza di sinistra del Movimento per il cambiamento (Kinima Allagis) dal KKE (il Partito Comunista Ellenico), dai filorussi di Elliniki Lysi – Kyriakos e da MeRa25 di Yannis Varoufakis che con il 3,44% conquista 9 seggi.
Secondo Michaloliakos questa sconfitta non segna la fine di Alba Dorata. In un messaggio ai suoi sostenitori il leader del partito di ultradestra ha annunciato che il movimento ritornerà da dove è venuto, ovvero sulle strade e nelle piazze, per continuare la sua lotta contro il bolscevismo e il capitalismo. Al contrario dei neofascisti nostrani di CasaPound il risultato elettorale non ha innescato per ora una riflessione o una decisione di abbandonare la politica. Il partito in fondo ha due rappresentanti al Parlamento Europeo (non iscritti in alcun gruppo) e altri consiglieri eletti negli enti locali.
Ma chi ha preso i voti di Alba Dorata? Secondo alcuni sono stati assorbiti da un partito di destra con posizioni meno estreme, vale a dire Elliniki Lysi di Kyriakos Velopoulos (uno che che sfoggia in televisione lettere autografe scritte da Gesù Cristo) all’Europarlamento è iscritto al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) dove troviamo Fratelli d’Italia, gli spagnoli di VOX e i polacchi di Diritto e Giustizia (il partito fondato dai gemelli Kaczyński). Esattamente lo stesso meccanismo che abbiamo visto in azione in Italia dove la Lega ha assorbito i (pochi) voti di CasaPound. È tutto da vedere però se questo crollo sarà temporaneo oppure si tratta solo di una fase. Alba Dorata è stata fondata nel 1985 e fino al 2012 non aveva ottenuto risultati politicamente rilevanti a livello nazionale.
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