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L’ennesima figuraccia della Lega con Liliana Segre

Giovanni Drogo 06/11/2019

In Regione Lombardia la Lega boccia la proposta di far nascere una commissione per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. E sulla proposta di invitare la senatrice Segre al Pirellone i consiglieri di Fratelli d’Italia votano contro

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La Lega è così poco preoccupata dalla Commissione Segre che la boccia pure in consiglio regionale. È successo ieri durante una seduta del consiglio regionale della Lombardia dove la maggioranza ha bocciato una mozione presentata dal Partito Democratico per commissione su razzismo e antisemitismo, simile a quella nata in Senato qualche giorno fa su iniziativa della senatrice Liliana Segre. La Lega e il centrodestra, che dopo la figuraccia al Senato si sono prodigati a dire che non ce l’avevano assolutamente con la Segre, hanno votato no.

La Lega boccia la commissione contro l’odio e il razzismo della Regione Lombardia

In realtà le mozioni erano due: una presentata dal PD per istituire la commissione «per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza» alla quale la maggioranza si è opposta (42 voti contrari e 30 a favore) e una più semplice da mandare giù che impegnava il Presidente Attilio Fontana ad invitare la senatrice Segre per una visita istituzionale al consiglio regionale. Quest’ultima mozione, presentata dal MoVimento 5 Stelle, è passata a larga maggioranza anche con il voto della Lega ma tre consiglieri hanno votato contro anche a questa proposta. I tre voti contrari sono stati quelli di Franco Lucente e Barbara Mazzali, di Fratelli d’Italia e di Viviana Beccalossi, ex assessora regionale del partito di Giorgia Meloni.

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Ma prima di arrivare all’approvazione della mozione presentata dalla consigliera Monica Forte del M5S nel quale si invitava il consiglio ad esprimere solidarietà alla senatrice a vita è stata necessaria una lunga mediazione che ha portato ad emendare il testo dell’invito alla senatrice ed ex deportata Liliana Segre. Inizialmente infatti la Lega non aveva intenzione di votare nemmeno quella. Probabilmente perché nel testo della proposta ci si richiamava alla Mozione Segre, nel passaggio che sottolinea come negli ultimi anni «si sta assistendo ad una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo».

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Le posizioni della Lega del Pirellone sono forse ancora più estreme di quelle dei leghisti del Senato. I senatori leghisti si sono lamentati in larga parte del fatto che la Commissione di Palazzo Madama non avesse intenzione di indagare sui fenomeni di “cristianofobia” e persecuzioni religiose che avvengono in altre parti del mondo. La Lega in Lombardia invece si è opposta – per bocca del consigliere Max Bastoni – al «catechismo del politicamente corretto» alla nascita della commissione contro l’odio chiesta da PD e M5S  «invitando, ovviamente, Liliana Segre».

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A leggere quello che scrive Bastoni sembra quasi che il problema non sia solo la volontà di indagare sul fenomeno del razzismo in Italia, ma addirittura la presenza di una donna che a 13 anni è stata deportata nel campo di sterminio nazista di Auschwitz. Evidentemente alla Lega dà fastidio la testimonianza di una sopravvissuta della Shoa, e preferisce fingere di non vedere lo striscione appeso ieri da Forza Nuova  di fronte al Municipio 6 di Milano dove c’era un incontro con la senatrice a vita. Perché il razzismo non esiste e guai a chi dice che in italia ci sono dei razzisti. Sarà interessante vedere in che modo i leghisti lombardi manifesteranno solidarietà alla Segre per gli attacchi che ha subito, visto che in questi giorni proprio dalla Lega ne sono partiti molti.

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