Cosa c’è dietro la solidarietà di Virginia Raggi a Federica Angeli

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-04-19

La sindaca si presenta all’udienza in cui viene ascoltata la giornalista di Repubblica minacciata dalla mafia di Ostia. E ricorda i “meriti” di alcuni esponenti del M5S. Che però hanno sempre avuto brutti rapporti con la Angeli. Vediamo perché

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«Hanno provato in tutti i modi a privarmi della mia libertà e sono riusciti a privarmi di quella fisica perché ho la scorta ma sicuramente io alle loro regole non ci sto e oggi posso dirvi che mi sento libera, è una bellissima sensazione. Non ho paura»: Federica Angeli, giornalista di Repubblica presa di mira dalla mafia di Ostia, ha testimoniato oggi in tribunale nel processo a carico degli esponenti del clan Spada. E oggi in Aula c’era anche una presenza necessaria: la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Federica Angeli, Virginia Raggi e la mafia di Ostia

La prima cittadina durante l’udienza ha tirato fuori belle parole nei confronti della giornalista: “Sono qui perché le istituzioni non devono mai lasciare soli i cittadini soprattutto quando si tratta di lottare contro la mafia. Sono qui come sindaca della città per lanciare un messaggio forte e duro contro la malavita. Gli Spada sappiano che Roma non ha paura”. Ma ha anche aggiunto qualcosa di discutibile: “Oggi siamo qui vicino a Federica che ha il coraggio di testimoniare e siamo vicini a tutti quei cittadini che sono in prima linea come Giuliana Di Pillo (presidente del Municipio di Ostia), Paolo Ferrara (capogruppo M5S in Campidoglio), i carabinieri, le forze dell’ordine e i tanti cittadini onesti, gli imprenditori onesti di Ostia e del territorio”. Ecco, forse il riferimento ai componenti del M5S di Ostia ad occhio è un po’ inopportuno.

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Non tanto perché se è arrivata in più occasioni la solidarietà personale della sindaca a Federica Angeli, non risulta che il gruppo M5S abbia fatto lo stesso. Ma soprattutto perché i rapporti tra la giornalista che ha denunciato la mafia a Ostia e il MoVimento 5 Stelle non sono mai stati idilliaci (eufemismo): prima la storia della falsa «relazione antimafia desecretata» e poi le accuse a lei, Alfonso Sabella e Don Ciotti, oltre alla bufala della candidatura nel PD hanno sempre reso molto tese le relazioni tra la firma di Repubblica e i grillini: il lavoro d’inchiesta su Ostia e sulla nuova guida politica del X Municipio non hanno fatto che peggiorarli.

Perché la Raggi va al processo dove testimonia Federica Angeli

Con la sua presenza in tribunale la sindaca ha cercato di chiudere idealmente le polemiche che erano prosperate con Ferrara e Bocchini e poi, dopo un periodo di cova sotto la cenere, erano tornate a scoppiare all’epoca della vicenda di Spada e di Casapound.

Forse non è stato un caso che la Raggi sia andato oggi in udienza visto quello che aveva scritto proprio la Angeli in risposta al tweet di solidarietà della sindaca: “Pensavo al suo tw. Per “opinioni non sempre coincidenti” intende il dossier antimafia in cui il 5S ha accusato me di essere collusa con la mafia di Ostia? O l’alloggio che il 5S ha dato a uno Spada? Io ieri ero in aula contro Spada. Non a chiacchiere, ero lì, a testa alta Sindaca“. Di certo c’è che la dichiarazione di oggi della Raggi sulla Angeli non è stata finora pubblicata, come d’abitudine, sulla pagina Facebook della sindaca di Roma. E i motivi di questo ritardo è facile intuirli. Purtroppo.

Leggi sull’argomento: Davide Barillari, la mafia e gli Spada: perché il consigliere M5S querela

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