Fatti
Ostia, i lavori dati senza gara all'imprenditore arrestato nell'inchiesta sugli appalti illeciti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-12-29
Repubblica Roma racconta che l’uomo a cui la giunta grillina il 12 dicembre scorso ha assegnato i lavori è lo stesso che finì nella maxi inchiesta che scoperchiò il malaffare di Ostia e la commistione tra pubblica amministrazione e mafia. La replica della Di Pillo
Angelo Salzano è un imprenditore arrestato nel 2014 nella maxi inchiesta che portò a galla la commistione nel X Municipio tra mafia e pubblica amministrazione: è stato condannato a otto mesi con sospensione della pena nel processo per la gestione degli appalti pubblici e la concessione di stabilimenti balneari sul litorale di Ostia a partire dal 2012 che ha visto finire alla sbarra anche Armando Spada (5 anni) e Ferdinando Colloca, ex candidato di Casapound alla Regione Lazio oltre che Aldo Papalini, ex direttore dell’ufficio tecnico e dell’unità operativa ambiente del Municipio X, ritenuto personaggio chiave nell’affidamento di appalti pubblici a ditte compiacenti.
Ostia, i lavori dati senza gara alla ditta indagata
Il 12 dicembre scorso la giunta grillina guidata dalla neo presidente Giuliana Di Pillo ha affidato in somma urgenza lavori per il dragaggio del Canale dei Pescatori proprio alla ditta di Salzano. Della vicenda parla oggi Repubblica Roma in un articolo a firma di Federica Angeli:
Per capire ancora meglio: i lavori assegnati dalla Sama di Salzano in somma urgenza due settimane fa, sono gli stessi per cui nel dicembre del 2013 fu arrestato. Il dragaggio del canale dei Pescatori appunto, ieri come oggi. Gli interventi sono stati affidati un mese e mezzo alla ditta appaltatrice Zoldan che ha vinto un regolare bando di gara per la manutenzione triennale. Ma, il 12 dicembre la neoeletta grillina Di Pillo con una somma urgenza ha affiancato alla Zoldan, la Sama di Salzano.
L’importo, come ha scoperto la capogruppo municipale di Fratelli d’Italia Monica Picca con un accesso agli atti, è minimo. Ma la sostanza è tutto. Perché a chi professa di voler cambiare passo e assicura di chiudere le porte a dinamiche in odor di malaffare una scelta simile non si perdona. «Valutata l’urgenza dell’intervento per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità — si legge nel documento del municipio X — si autorizza codesta impresa a intervenire nella giornata del 12 dicembre dalle 17.30 in poi e qualora se ne ravvisasse il bisogno nelle giornate successive, in concomitanza dell’impresa Zoldan».
L’appalto era stato assegnato prima di Ferragosto alla Costruzioni Generali Zoldan per una somma di 286mila euro. Alla ditta di Salzano nel 2013 erano stati assegnati proprio quei lavori.
EDIT ore 17,52: La replica di De Pillo:
“La ditta utilizzata per l’intervento d’urgenza per il Canale dei Pescatori è regolare”. Lo affermano, in una nota congiunta, la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, e l’assessore municipale all’Ambiente, Alessandro Ieva, accusando i consiglieri di Fratelli d’Italia e alcuni giornalisti di “creare un clima di sospetto senza dare alcun contributo valido per questo territorio”. In un lungo post su Facebook, la minisindaca spiega che “a seguito dei controlli effettuati presso il Tribunale Ordinario di Roma nulla è risultato a carico dell’impresa Sama di Salzano Angelo Srl”.
Accusare questa Amministrazione di aver affidato un intervento all’impresa SAMA per un importo totale di 4.200 euro, senza conoscere i fatti, denota l’intento, soprattutto da parte dei Consiglieri municipali di Fratelli d’Italia e di alcuni giornalisti, di creare un clima di sospetto senza dare alcun contributo valido per questo territorio.
I quartieri di Stagni e Infernetto basso, il giorno 12 dicembre, hanno rischiato di andare gravemente sott’acqua per una falla aperta sulla sponda in destra idraulica del canale pensile Dragoncello, che riversandosi nel canale Levante aveva determinato un loop idraulico. Le forti mareggiate, inoltre, avevano compromesso il deflusso delle acque del Canale dei Pescatori e l’intervento dell’impresa che, con contratto di manutenzione di tre anni, stava operando sulla foce fin dal primo pomeriggio non era sufficiente. Visto il precipitare degli eventi, è stato necessario verificare in tempi strettissimi la disponibilità di un’impresa che potesse intervenire con urgenza. L’impresa SAMA, già affidataria di opere per conto del Cbtar, era l’unica che potesse intervenire con un mezzo meccanico adeguato. Quella notte, insieme al Cbtar, abbiamo evitato un disastro, ma evidentemente la Angeli e Fratelli d’Italia non se ne sono accorti.
In merito all’accusa di aver affidato l’intervento all’Impresa SAMA, corre l’obbligo di fare chiarezza. Il X Municipio già con note del giugno 2017, aveva richiesto al Tribunale di Roma – Misura di Prevenzione, il “Certificato dei carichi pendenti delle misure di prevenzione” e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il “Certificato Casellario Giudiziale e Certificato Anagrafe Sanzioni Amministrative dipendenti da reato”. Il Tribunale Ordinario di Roma, ha comunicato che il nuovo Codice degli Appalti D.Lg. n.50/2016, art.80. comma 2, stabilisce che “costituisce motivo di esclusione quando sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di cui al Codice Antimafia e la definitività delle misure viene iscritta nel Casellario Giudiziale”. Il Ministero della Giustizia, con nota del 28 giugno 2017, ha attestato che nella Banca dati del Casellario giudiziale e nell’anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato risulta “nulla” – estratto dal Casellario giudiziale – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. A seguito dei controlli effettuati presso il Tribunale Ordinario di Roma, la Procura della Repubblica, nulla è risultato a carico dell’impresa SAMA di Salzano Angelo Srl.
Nella nota si ricorda come il 12 dicembre scorso, a causa di una falla aperta nel canale pensile di Dragoncello, i quartieri di “Stagni e Infernetto basso hanno rischiato di andare gravemente sott’acqua”. “Visto il precipitare degli eventi – si legge -, è stato necessario verificare in tempi strettissimi la disponibilità di un’impresa che potesse intervenire con urgenza. L’impresa Sama, già affidataria di opere per conto del Cbtar, era l’unica che potesse intervenire con un mezzo meccanico adeguato. Quella notte, insieme al Cbtar, abbiamo evitato un disastro”. “Questo Municipio – conclude la nota – ha bisogno di ripartire con una attenta programmazione ed un metodo di lavoro che già dal giorno di insediamento stiamo portando avanti. Opposizioni e media dimostrino senso di responsabilità, perché non siamo disponibili a correre dietro alla loro mancanza di visione organica del territorio e alle diffamazioni che ci riserviamo di perseguire nelle sedi legali”.