Elly Schlein mette al muro la Lega sull’immigrazione

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-02-21

In questo spezzone tratto da Piazzapulita la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein spiega al capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari cosa c’è che non va nelle furbissime “strategie” della Lega sull’immigrazione: “Il punto è che nel 2003 la Lega era già al governo con Berlusconi quando vi è sfuggito che è stato approvato il …

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In questo spezzone tratto da Piazzapulita la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein spiega al capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari cosa c’è che non va nelle furbissime “strategie” della Lega sull’immigrazione: “Il punto è che nel 2003 la Lega era già al governo con Berlusconi quando vi è sfuggito che è stato approvato il regolamento di Dublino che è quello che ha bloccato in Italia migliaia di richiedenti asilo e ha consentito agli altri paesi europei di rimandarli in Italia per il solo fatto di essere rientrati in Italia. A me dispiace fare questo ragionamento in questi termini perché io sono una federalista convinta, ma devo dire che a fare l’interesse italiano sul tavolo quando si trattava di riformare questa regola c’ero io e a voi non vi ho mai visto per le famose 22 riunioni. Questo è un punto”. La prima parte del discorso di Schlein ricorda quando la Lega firmò il regolamento sul diritto all’asilo che oggi contesta; la seconda

“Poi – prosegue Schlein – sono d’accordissimo che bisogna creare vie legali e sicure per l’accesso al paese, soprattutto per chi se la prende con gli irregolari e non con chi li impiega irregolarmente nelle aziende e nei campi. Però vorrei aggiungere che non ho scritto io la Bossi-Fini, che è una legge che dice che l’unico modo per entrare legalmente in Italia è entrarci con un contratto regolare dal Mali e dal Senegal. Ma quando mai?”. La seconda parte del discorso di Schlein è quello che la vicepresidente ha già rinfacciato di persona a Salvini durante la campagna elettorale in Emilia-Romagna:

Salvini e la Lega hanno sempre osteggiato il regolamento di Dublino ma  all’Europarlamento i leghisti votarono contro la proposta di modifica del trattato. Va anche ricordato che fu un governo del quale faceva parte la Lega Nord a ratificare quell’accordo che oggi a Salvini non piace:  l’attuale versione del del regolamento di Dublino (Dublino III) è stata sottoscritta nel 2013 quando il Presidente del Consiglio era Enrico Letta. Ma è l’accordo di Dublino II (ratificato dal nostro Paese nel 2003) che ha reso operativo il regolamento sulla gestione dei meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo.

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