Opinioni
Davide Casaleggio: i dieci punti arrabbiatissimi contro i giornali del presidente di Rousseau (spiegati)
Alessandro D'Amato 30/12/2019
Con un lunghissimo post su Facebook Davide Casaleggio interrompe un silenzio che durava da settimane per rispondere a una serie di critiche e accuse comparse in questi giorni su molti quotidiani. Il figlio del fondatore del MoVimento 5 Stelle risponde in dieci punti a quello che si è scritto sui giornali: 1- # Casaleggio Associati […]
Con un lunghissimo post su Facebook Davide Casaleggio interrompe un silenzio che durava da settimane per rispondere a una serie di critiche e accuse comparse in questi giorni su molti quotidiani. Il figlio del fondatore del MoVimento 5 Stelle risponde in dieci punti a quello che si è scritto sui giornali:
1- # Casaleggio Associati guadagna di più con il Movimento in Parlamento e al Governo. #?????.
Casaleggio Associati produceva più utili prima della nascita del movimento. I fatti sono testardi e si possono verificare sui bilanci pubblici. 2.7 milioni di euro di fatturato e 617 mila euro di utile nel 2007 prima del MoVimento, lo scorso anno invece 2 milioni di fatturato e 181 mila euro di utile.
Tecnicamente è vero che la Casaleggio guadagnava di più nel 2007 rispetto al 2018. C’è di più: l’azienda ha licenziato conti in rosso per alcuni anni. È però anche vero che dopo i cali di fatturato negli anni successivi c’è stata una ripresa e nel 2018 la società è tornata ad avere un utile di 110mila euro; l’anno precedente era stato di soli ventimila. I fatti sono testardi, dimenticarne una parte dà sempre una cattiva impressione presso chi li conosce tutti.
2- # Davide Casaleggio assiste il Movimento per soldi. #?????.
Seppur presente sui giornali neanche fosse una multinazionale, Casaleggio Associati rimane una PMI i cui utili corrispondono a meno di un qualunque stipendio di una nomina governativa di cui se ne vedono a centinaia in questi mesi. Se fossi stato interessato ai soli soldi avrei forse potuto aspirare a una nomina da qualche centinaia di migliaia di euro di solo stipendio. Per le attività di Rousseau e per il Movimento non sono mai stato retribuito, se non dalla soddisfazione di aver contribuito ai risultati ottenuti.
Non risulta che nessun giornale abbia mai scritto che Casaleggio assiste il MoVimento per soldi. D’altro canto lui non ne cita nemmeno uno. È però indiscutibilmente vero che la posizione che attualmente Davide ricopre gli consente di esercitare un potere. Il padre è stato tra i fondatori del M5S e quindi il suo ruolo era comprensibile. Non si capisce perché si sia trasmesso in modo dinastico al figlio.
3- # Casaleggio Associati é una società di lobbying. #?????.
Il lavoro di Casaleggio Associati, fin dalla sua nascita, nel 2004 è legato allo studio e la consulenza sull’utilizzo delle tecnologie innovative per le imprese.
Casaleggio Associati non ha mai fatto attivitá di lobbying, nè attualmente lavora in ambito politico.
Gli unici ‘esempi’ trovati (che non erano nemmeno esempi) dai detrattori, in realtà non sono mai stati clienti di Casaleggio Associati.
Questa frase è stata in effetti tirata fuori da alcuni giornali in articoli che criticavano, raccontando fatti, la Casaleggio. In ogni caso a dare del lobbista a Casaleggio è stata la senatrice eletta nel M5S Elena Fattori.
4- # I nomi dei clienti di una società privata devono essere pubblici. #?????.
Per permettere ai clienti di comunicare in autonomia i loro successi ed evitare attacchi per meri obiettivi politici, Casaleggio Associati lascia che siano i clienti stessi – se lo vogliono – a comunicare il lavoro svolto per loro.
Moby ha deciso di farlo e siamo lieti di aver iniziato a lavorare per loro con un primo contratto legato all’e-commerce giá nel 2011.
Su questo principio c’è poco da dire: Davide Casaleggio ha ragione. Il punto però è diverso da quello sollevato dal figlio di Gianroberto. Proviamo a spiegarlo con un esempio: una società i cui proprietari sono legati a un certo partito oggi al governo nel paese X ha come clienti gli oggetti della legislazione da parte di quel governo. Se questo fosse astrattamente il problema, non pensate che Beppe Grillo sarebbe sul balcone più alto di quel paese a gridare allo scandalo?
5- # Moby é stata favorita dal Movimento 5 stelle nella sua attività parlamentare e governativa grazie a Casaleggio Associati. #?????.
Nessun parlamentare o persona con incarichi governativi ha mai ricevuto pressioni di alcun tipo a favore di Moby (o per qualunque altro cliente di Casaleggio Associati) da parte mia o della mia azienda e qualunque parlamentare che si sia occupato di trasporti lo può confermare. Tanto che in realtà per ció che riguarda i suoi rapporti con lo Stato e con il governo era spesso sotto attacco e non mi risulta alcun vantaggio ‘politico’ ricevuto dall’azienda di traghetti.
Questo punto serve a smentire quanto raccontato dal Corriere della Sera a proposito dei soldi di Onorato, proprietario di Moby, a Grillo e Casaleggio. Il punto, solare, è che quanto detto da Casaleggio non lo smentisce, visto che parla d’altro. Secondo quanto raccontato dal Corriere l’accordo con l’azienda di Davide Casaleggio è stato sottoscritto il 7 giugno 2018 e “Prevede la «stesura di un piano strategico e la gestione di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholder del settore marittimo sulla limitazione dei benefici fiscali del Registro Internazionale alle sole navi che imbarcano equipaggi italiani o comunitari». Il mandato è duplice: «Sensibilizzare le istituzioni e raggiungere una community di un milione di persone»“. Questo non è stato in alcun modo smentito da Davide.
Nei punti successivi Casaleggio nega di essere in conflitto d’interessi e smentisce (finalmente) una notizia precisa citata con tanto di fonte:
Il Corriere della Sera diretto da Luciano Fontana é riuscito ad inventare di sana pianta un mio incontro con Beppe e l’avvocato Ciannavei presso il suo albergo corredato di dettagli e virgolettati su quanto detto. Peccato che non sia così e chiunque mi abbia visto al Campidoglio all’ora indicata dal Corriere lo potrà confermare.
Ovvaimente se ne prende atto e si attende di sapere cosa risponderà il Corriere, tra cui ci sono giornalisti dotati di ottime fonte specialmente tra persone che oggi – o forse soltanto un tempo – erano vicinissimi alla Casaleggio. Magari quei parlamentari (o alcuni di quegli eletti in generale) sono nel frattempo caduti in disgrazia? Se sì, toccherà avvertire anche il Corriere.
9- # Casaleggio come Cambridge Analytica. #?????.
Tra le varie storie di questi giorni si é anche parlato di un’applicazione realizzata sei anni fa (6!) da parte di Casaleggio Associati quando ancora gestiva il blog di Beppe Grillo.
L’applicazione era stata realizzata secondo i principi di legge e secondo le indicazioni di Facebook, come migliaia di applicazioni analoghe, e i dati sono stati utilizzati esclusivamente per le funzioni pubbliche a tutti e poi cancellati. Chiunque abbia scritto il contrario é già stato invitato in tribunale per diffamazione.
A scrivere di questa storia è stata Linkiesta il 4 dicembre scorso: evidentemente Casaleggio ci teneva a far sapere di aver querelato o chiesto in sede civile i danni al suo ex collaboratore Marco Canestrari. Vediamo cosa deciderà il giudice sul punto. E infine:
10- # Casaleggio Associati riceve soldi dai parlamentari. #?????.
Casaleggio Associati non gestisce in alcun modo soldi dei parlamentari o del Movimento 5 stelle. Nonostante decine di smentite, ancora oggi testate a livello nazionale continuano a diffondere questa informazione completamente falsa. Non c’è alcuna questione di “opacità” o “ruoli poco chiari”, è solo una bufala.
Chi ha insistito su questo punto in passato, ha giá perso in tribunale.
Questo, come tutti sappiamo, è vero. Davide Casaleggio invece, in qualità di presidente di Rousseau, riceve soldi dai parlamentari. Non solo: c’è un’ex grillina che sostiene che questi vengano addebitati come spese da alcuni parlamentari. Ma questa è un’altra storia e Casaleggio non c’entra.
Leggi anche: Veronica Giannone: l’ex deputata M5S e quelli che si fanno rimborsare dalla Camera i soldi per Rousseau