Se vinci al gioco perdi il Reddito di Cittadinanza: cosa può andare storto?

Perdere il diritto al Reddito di Cittadinanza? Messe in soffitta le spese immorali, visto che i controlli sono illegali e che si potranno prelevare contanti, rimaneva solo il caso di chi arrivava a rifiutare le tre proposte di lavoro congrue. Nel Decretone su Reddito di Cittadinanza e Quota 100 approvato alla Camera e in attesa del via libera definitivo dal Senato spunta anche l’ipotesi di revoca e perdita del RdC «anche nel caso di acquisizione del possesso di somme o valori superiori» a 6.000 euro, «conseguente a donazione, successione o vincite».

Come si perdono i requisiti del Reddito di Cittadinanza se ti lasciano un’eredità

In poche parole se il percettore del Reddito di Cittadinanza ha una zia, una nonna o un parente stretto che gli lascia un’eredità che va dai 6mila euro ad un massimo di 10mila euro (vengono calcolati 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare) perderà il diritto a ricevere l’assegno mensile perché non avrà più i requisiti necessari.

Lo stesso vale anche in caso di vincita, ad esempio al SuperEnalotto o al Gratta e Vinci. Del resto è vietato utilizzare il denaro del sussidio per i giochi dei Monopoli di Stato. Anche se forse vista l’entità del sussidio si hanno maggiori possibilità di uscire dalla povertà tentando la sorte al gioco che con il RdC. Si legge infatti nel dossier del Servizio Studi del Senato «è in ogni caso fatto divieto di utilizzo del beneficio economico per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità».

Hai sbancato al Superenalotto e vuoi lo stesso tenerti la miseria del RdC?

Durante l’esame alla Camera del D.L. 4/2019 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni è stato specificato che il beneficiario del Reddito di Cittadinanza ha l’obbligo di comunicare all’ente erogatore, entro 15 giorni  ogni variazione patrimoniale che comporti la perdita dei requisiti reddituali richiesti per l’accesso al RdC. Tra questi ci sono ad esempio le vincite e eventuali successioni. In caso di eredità i beneficiari perderanno il diritto al sussidio, ma non è chiaro però se potranno continuare a poter essere seguiti dai navigator per la ricerca di un impiego (qualora non lo abbiano già). Per quanto per una famiglia che versa in condizioni di povertà un’eredità di 11mila euro costituisca una cifra importante non si può certo pensare che basti – da sola – ad uscire dalla povertà. Ma il bello del Reddito di Cittadinanza è proprio questo: povero ci devi rimanere. Appena sopra la soglia minima, ma comunque povero.

Cosa può andare storto a questo punto? Lasciando perdere la questione delle eredità e delle successioni che è maggiormente controllabile rimane il problema delle vincite. Come è noto non è tracciabile chi gioca al gratta e vinci o ad altri giochi con premi in denaro, dal momento che le transazioni avvengono unicamente in contanti. Nel caso di vincite di piccola entità è tutto nella norma, insomma teoricamente è possibile andare alla SNAI e giocare la scommessa, utilizzando magari cento euro del RdC per comprare in società un “sistemone” del SuperEnalotto sperando di “moltiplicarli”. Ma se si dovesse vincere di più? Anche qui aggirare la norma non è difficile. Basta trovare un amico fidato (o un parente) che si presti ad incassare il denaro della vincita al posto vostro, magari in cambio di una percentuale. E se non è una redistribuzione della ricchezza questa allora di che stiamo parlando? Certo, si dovranno fare dei sacrifici, evitare di darsi alla pazza gioia. La domanda a quel punto è un’altra: ma se diventaste improvvisamente ricchi grazie ad un’eredità o ad una vincita di quelle milionarie, chi ve lo fa fare di continuare a sperare nel Reddito di Cittadinanza?

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