Ok alle spese immorali con il reddito di cittadinanza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-10

Introducendo la possibilità di effettuare prelievi in contante, il governo getta la spugna sui controlli

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Le spese immorali, come le chiamava la cittadina Laura Castelli, ci saranno. O meglio, ce ne sarà la possibilità. Il Messaggero riepiloga oggi le novità sul reddito di cittadinanza

La nuova lista delle spese effettuabili con la card non sarà messa a punto prima di aprile: a meno di imprevisti, verrà varata intorno alla metà del mese prossimo, ovvero quando saranno effettivamente distribuitele card. La questione è delicata perché se da un lato vi è l’esigenza di allargare il raggio di azione della card, dall’altro si teme di diluire ulteriormente l’impatto della misura sull’economia tricolore.

Secondo gli economisti, il reddito di cittadinanza come stimolo alla domanda delle famiglie darà una spinta risibile al prodotto interno lordo, persino inferiore allo 0,2 per cento.  Il divieto di effettuare spese immorali, nel frattempo, pare essere decaduto in via definitiva. Il vicepremier Luigi Di Maio aveva annunciato che non si sarebbe potuto utilizzare l’importo erogato per giocare al Superenalotto o tentare la fortuna al Gratta e vinci, in modo da non alimentare la ludopatia.

Ma introducendo la possibilità di effettuare prelievi in contante, il governo sembra aver gettato la spugna: l’utilizzo del contante difficilmente potrà essere tenuto sotto controllo.

I nuclei familiari più numerosi, per giunta, potranno prelevare anche più di 100 euro al mese: nel loro caso il tetto è stato fissato a quota 210 euro mensili. Il resto delle spese verrà tracciato, sebbene non siano state ancora definite le modalità tramite cui verranno monitorate le spese dei sussidiati.

Dopo le osservazioni del Garante della privacy,è stato deciso di controllare gli importi spesi e prelevati in forma anonima. Alla fine di aprile il governo farà chiarezza con un decreto attuativo ad hoc, concordato con il Tesoro e l’Autorità garante per la protezione dei dati personali.

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