Reddito di cittadinanza, l’assegno ridotto o sospeso se finiscono i fondi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-21

Se si arrivasse poi al totale esaurimento delle risorse disponibili, allora verrebbe sospesa l’erogazione del sussidio e l’acquisizione di nuove domande

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Se finiscono i fondi per il reddito di cittadinanza, ipotesi non improbabile, l’assegno può essere ridotto o addirittura sospeso. L’Inps nella sua circolare dedicata al nuovo sussidio ha spiegato che se le risorse accantonate per gli oneri futuri raggiungessero il 90 per cento delle risorse pubbliche disponibili  l’istituto segnalerebbe la situazione al ministero del Lavoro e a quello dell’Economia. Se si arrivasse poi al totale esaurimento delle risorse disponibili, allora verrebbe sospesa l’erogazione del sussidio e l’acquisizione di nuove domande, in attesa di un decreto ministeriale che rimoduli (ovvero tagli) l’ammontare del beneficio. Spiega oggi Il Messaggero:

In un comunicato che accompagna la circolare, l’istituto tiene comunque a ricordare che «al momento non vi sono elementi per ritenere che le risorse stanziate potrebbero non essere sufficienti». Lo stesso testo con le indicazioni operative riepiloga poi il funzionamento del reddito e i requisiti previsti. In particolare vengono precisate le variazioni da comunicare durante il periodo di godimento del beneficio. Chi lo percepisce infatti dovrà far sapere se varia la composizione del nucleo familiare (nel qual caso va presentata entro due mesi una dichiarazione sostitutiva ai fini Isee) o la situazione patrimoniale.

reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza: le richieste (Il Messaggero, 21 marzo 2019)

In più, il reddito rilevante è individuato secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute. La comunicazione del reddito va effettuata entro il quindicesimo giorno successivo al termine di ogni trimestre, anche in questo caso in anticipo rispetto all’Isee. Tuttavia la legge prevede esplicitamente che – a titolo di incentivo – per due mesi il beneficio economico non sia modificato nonostante il reddito non sia più lo stesso.

Leggi anche: Il buco nel reddito di cittadinanza: erogato per tre mesi a chi non ne ha diritto

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