Tutte le volte che Grillo ha insultato gli Asperger

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-03-28

Ieri sera Beppe Grillo ha preso in giro il ministro Toninelli dicendo che “ha un leggero Asperger”, un modo “simpatico” per dargli del ritardato. Ma perché Grillo continua ad usare Asperger come se fosse un insulto? Non si rende conto di quanto male sta facendo alle persone che l’Asperger ce l’hanno per davvero?

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Danilo Toninelli? «È ingenuo, una persona straordinaria, solo ha una leggera sindrome di Asperger», lo ha detto Beppe Grillo ieri sera durante una tappa di Insomnia il suo nuovo tour teatrale che già ci ha regalato molte soddisfazioni. Come sempre quando si parla di Grillo la domanda è: era satira? era black humour? una provocazione? Di sicuro è stata una battuta infelice e decisamente fuori luogo. Perché si sa che Grillo scherza – pare abbia chiesto il “permesso” di poter fare satira sul ministro – ma c’è modo e modo di scherzare.

Beppe Grillo, Toninelli e l’Asperger

E fare una “battuta” sul fatto che uno dei peggiori ministri del governo Conte è così perché “ha l’Asperger” non è un’offesa a Toninelli (che visto che proviene da Grillo se ne farà una ragione). È un insulto agli Asperger, che nel caso fosse sfuggito sono persone. Perché Grillo non sta ridendo o facendo una battuta sul fatto che Toninelli abbia realmente l’Asperger – cosa che al  momento non risulta e di cui in ogni caso il ministro non ha mai parlato pubblicamente – sta dicendo che una persona che se ne esce con la storia dell’auto diesel o del ponte Morandi “da vivere e abitare” non è uno che non sa quello che dice ma è una persona da compatire (e comprendere) perché “ha l’Asperger” e in somma è un pochetto ritardato. Certo, quando il pubblico in sala ha rumoreggiato Grillo ha corretto un po’ il tiro precisando «Ma ce l’abbiamo un po’ tutti». Finendo così per minimizzare le difficoltà che incontrano quelli che l’Asperger ce l’hanno per davvero.

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Il fatto è che i precedenti di Grillo ci fanno capire che questa non è né una battuta di rara comicità né una raffinata provocazione (pensate, avrebbe potuto dire che “ha una leggera sindrome di Down”). Perché Grillo – che di recente ha firmato il patto per la scienza lanciato da Roberto Burioni e Guido Silvestri – usa Asperger come se fosse un insulto. Non vogliamo insegnare a Grillo il suo mestiere, ma perché non si è limitato a fare una – scontata – battuta sul fatto che Toninelli ha proprio lo sguardo tipico di chi è sempre al massimo della concentrazione? Andava bene anche una cosa tipo “eh ma Toninelli! Tonielli se hai un calo di concentrazione prenditi una pastiglietta, che ne so un multicentrum, un polase”. Cose di cui l’Internet è pieno. Non fanno esattamente ridere ma ormai è quello che ci si aspetta dal fondatore del M5S. Che ieri ha pure detto «i vaccini dovrebbero essere separati e noi siamo contro l’obbligo». Stava parlando da comico o da politico?

Usare l’Asperger come insulto

Lo ha fatto a ottobre dello scorso anno, questa volta non durante uno spettacolo comico ma durante Italia a 5 Stelle. All’epoca Grillo se ne uscì così: «Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Aspengher (sic) c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo, (risate) hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici… ». In un colpo solo Grillo aveva detto che gli asperger sono “malati” (non è una malattia) e che sono psicopatici (non lo sono).

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Ma quello che era peggio non erano tanto le risate dal pubblico o la difesa d’ufficio di Marco Travaglio. Il peggio è stato il post con cui dopo le polemiche Beppe Grillo si giustificava dicendo che nel suo mestiere (quello di Garante del MoVimento 5 Stelle che parla dal palco di una manifestazione del M5S) “non esiste il politically correct” lamentandosi che le sue parole erano state strumentalizzate. Lui che invece voleva solo fare una metafora per risvegliare le intelligenze. Ci limitiamo a riportare le parole pubblicate su Per Noi Autistici all’epoca: «Suscitare la risata della folla su quello che per un Asperger è sintomo della sua diversità è ingeneroso, soprattutto da parte di chi dovrebbe ben conoscere cosa sia l’autismo… Gli autistici hanno diritto di essere trattati da cittadini come qualsiasi altro abitante del nostro paese». Il problema di Grillo non è tanto che sta scherzando sull’Asperger, nessuno gli vieta di scherzare su quello o di scherzare sulla disabilità (ben inteso, non sulle persone con disabilità, che è diverso). Il problema è che continua ad usarlo come insulto dando al tempo stesso una sorta di licenza a tutti quei comici improvvisati che fanno la stessa cosa. Ma l’Asperger o la disabilità non sono un’insulto. Sono una condizione in cui alcune persone si trovano a vivere.

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