Giovanni Tria e Draghi che può fare grandi cose per l’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-30

Il ministro dell’Economia parla del presidente della BCE: “Non farà il pensionato, suppongo. Ha di fronte tante carriere, vedremo se sceglie di impegnarsi in Italia

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In questo periodo a Mario Draghi devono fischiare molto le orecchie. Qualcuno pronostica la possibilità che diventi senatore a vita, altri immaginano che possa diventare presidente del Consiglio di un governo tecnico in caso di caduta di quello Lega-M5S. E  oggi, in un’intervista rilasciata al Fatto, il ministro dell’Economia Giovanni Tria dice sul presidente della Banca Centrale Europea cose che potrebbero irritare la sua maggioranza:

Il premier Giuseppe Conte ha in tasca sempre un santino di Padre Pio, Tria ha una foto di Mario Draghi?
Non porto con me immagini di santi laici o cattolici, ma Draghi è un ottimo presidente della Bce e va annoverato tra i protettori dell’Europa perché con la frase “faremo tutto il necessario per la moneta unica” ha salvato l’Europa e aiutato molto l’Italia, anche se la sua intenzione era più estesa.

Il mandato di Draghi scade in autunno, un giorno potrà aiutare l’Italia dall’Italia?
Sì, può dare un grande contributo, se ne ha voglia. Non farà il pensionato, suppongo. Ha di fronte tante carriere, vedremo se sceglie di impegnarsi in Italia.

Nel colloquio con Carlo Tecce Tria parla anche di suo figlio Stefano, che si trova sulla Ong Mediterranea:

Suo figlio in barca a vela è intervenuto in un salvataggio, a supporto di una nave di una Ong, nel mare Mediterraneo. “Se mio figlio andasse sui barconi, gli tirerei le orecchie”. Ha seguito il consiglio di Salvini?
No, io ammiro mio figlio e rispetto le sue idee, tutte, soprattutto quelle distanti dalle mie. Ha due lauree, è adulto, non va in giro con leggerezza. In ogni caso, non è un volontario di una Ong.

Il suo governo ha lasciato più di una notte in mare, a pochi chilometri dalla coste italiane, centinaia di migranti. Era necessario?
Ci vuole coraggio, io non so se l’avrei fatto. Però l’Italia ha interrotto l’ecatombe nel Mediterraneo, anche se chiudere i porti non risolve il fenomeno globale dell’emigrazione. Io non sono un credente, ma le uniche parole sensate le ha pronunciate papa Francesco: in Libia vanno creati i corridoi umanitari. Pure in questa circostanza l’Europa s’è dimostrata assente.

E alla fine rivela un interessante dettaglio sul suo passato:

Tessere di partito?
Mai, da giovane ero maoista, di estrema sinistra, poi di idee liberali.

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