Susanna Ceccardi e gli italiani tornati dalla Spagna con l’autocertificazione: «Non abbiamo il Coronavirus»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-16

La Ceccardi era stata accusata di sciacallaggio dal Partito Democratico toscano. Lei oggi su Facebook ha fatto sapere che tutti i partecipanti al viaggio erano dotati di mascherine, gel igienizzante e guanti e di aver fatto firmare a tutti “autocertificazioni” che però non sono test medici…

article-post

Sono arrivati in Italia i 46 turisti che nei giorni passati erano rimasti bloccati in Spagna e che, questa notte, sono stati recuperati all’aeroporto di Barcellona da un bus noleggiato da Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega e candidata alla presidenza della Regione Toscana.

Susanna Ceccardi e gli italiani bloccati in Spagna

La Ceccardi, che aveva annunciato di aver noleggiato il pullman il 14 marzo scorso, era stata accusata di sciacallaggio dal Partito Democratico toscano. Lei oggi su Facebook ha fatto sapere che tutti i partecipanti al viaggio erano dotati di mascherine, gel igienizzante e guanti e di aver fatto firmare a tutti “autocertificazioni dove affermano di non essere stati a contatto con casi positivi COVID-19 e vengono tutti da Fuerteventura, un’isola delle Canarie dove si è registrato un solo caso di contagio”. In realtà, come sanno tutti, mentre è giusto augurare a tutto il gruppo il massimo della salute possibile per cento anni, per sapere se si è positivi al Coronavirus bisogna fare il test del tampone e le autocertificazioni non valgono, così come nessuno può sapere, in qualsiasi parte del mondo si trovi attualmente, con certezza di non essere stato a contatto con una persona malata (anche perché ci sono anche gli asintomatici) a meno che non faccia un test.

susanna ceccardi italiani spagna 1

Due del gruppo che era partito da Fuerteventura per partire col bus da Barcellona verso l’Italia sono rimasti in Spagna, perché accusavano tosse e raffreddore. I primi quattro turisti sono scesi assieme all’ex ministro Gian Marco Centinaio, anche lui nella spedizione leghista per recuperare i connazionali, e sono diretti nelle loro città di provenienza. “Abbiamo avvisato il prefetto di Savona del nostro arrivo – dice Susanna Ceccardi – e anche il prefetto di Pisa e l’azienda sanitaria sono stati avvisati. Tutto si e’ svolto usando il massimo della cautela e delle precauzioni”. Riguardo alle due persone non imbarcate nel bus, Ceccardi spiega: “Una ci ha detto di avere la tosse, l’abbiamo tenuta a distanza e non l’abbiamo potuta far salire sul bus, mentre una ragazza che mi ha contattato per telefono per sapere se potesse venire con noi, mi ha detto di avere il raffreddore e le ho risposto che non era possibile perche’ dobbiamo tutelare la salute degli altri”. La leghista, anche in riferimento alle polemiche che in questi giorni l’hanno investita per questa sua iniziativa, definita “giochino elettorale”, ribadisce di aver preso “tutte le precauzioni possibili, cosa che invece le normali compagnie aeree non fanno all’estero. Io sono rientrata dal Belgio nei giorni scorsi e non mi hanno neanche misurato la temperatura prima di salire sull’aereo e nessuno aveva le mascherine”.

Le accuse di sciacallaggio a Ceccardi

Ma il consigliere regionale toscano del Partito Democratico Antonio Mazzeo  in un post su Facebook è tornato all’attacco dell’ex sindaca di Cascina in provincia di Pisa: “Io credo che le istituzioni abbiano tre doveri su tutti: il primo è dare il buon esempio rispettando in maniera assoluta e totale le regole. Il secondo è non raccontare balle. Il terzo considerare tutti i cittadini in egual maniera. Se un’europarlamentare, un senatore e un’assessora comunale deliberatamente e consapevolmente vengono meno a tutte e tre e, così facendo, mettono a repentaglio la salute pubblica di centinaia di persone in un momento di emergenza internazionale è grave. Molto. E il punto è che, tutto questo, non lo dico io ma lo ammettono loro stessi (guardare la foto sotto per credere su Fb)”.

antonio mazzeo susanna ceccardi

“Come ammettono che la ragione per cui hanno stipato 50 persone in un pullman, in spregio a ogni norma di sicurezza e prevenzione di diffusione del contagio e viaggiando per ore in tre paesi che hanno chiuso tutto a causa del dilagare del virus, era la segnalazione di due colleghi di partito: una consigliera comunale di Massa e la vicesindaco di Pietrasanta (che sarebbe anche assessora alla protezione civile ma che, in piena emergenza, anziché restare al lavoro se n’era andata in vacanza)… – scrive Mazzeo – E badate bene: qui non si tratta di fare polemica politica o propaganda elettorale. Qui si tratta di denunciare pubblicamente l’assoluta irresponsabilità da parte di chi, come istituzione, dovrebbe essere il primo a rispettare la legge e le migliaia di medici, infermieri e sanitari che in questi giorni stanno facendo l’impossibile. E ci pregano, ci supplicano in tutti i modi di dare il buon esempio ed avere comportamenti corretti restando a casa!” “Nessuno di noi si augurava fallissero’. Tutti noi ci auguravamo, semplicemente, che avessero un sussulto di coscienza per non esporre loro stessi, le persone su quel pullman e tutte quelle che potrebbero aver incontrato o incontrare a ulteriori rischi per la loro salute. Non lo hanno fatto. E mi auguro, davvero, che nessuno debba pagarne le conseguenze”, conclude Mazzeo.

Leggi anche: Ma la Giorgia Meloni razzista con i cinesi che “ci hanno portato il virus” è la stessa che invitava tutti a venire in Italia?

Potrebbe interessarti anche