Povera Patria: l’AGCOM invia una contestazione per il servizio sul signoraggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-01

L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha inviato una contestazione alla Rai in relazione all’informazione economica andata in onda nella prima puntata della trasmissione “Povera Patria”, auspicando “precisazioni, nel senso della completezza e del pluralismo, già dalla puntata di questa sera, attraverso il coinvolgimento di esperti, qualificati e di notoria competenza, su temi complessi quali …

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L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha inviato una contestazione alla Rai in relazione all’informazione economica andata in onda nella prima puntata della trasmissione “Povera Patria”, auspicando “precisazioni, nel senso della completezza e del pluralismo, già dalla puntata di questa sera, attraverso il coinvolgimento di esperti, qualificati e di notoria competenza, su temi complessi quali quelli che riguardano la politica economica”. Lo ha annunciato il commissario Antonio Nicita, intervenuto a Milano al convegno della Fistel Cisl.

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Povera Patria ha mandato in onda venerdì scorso un servizio firmato da Alessandro Giuli in cui metteva insieme inesattezze, parzialità o semplici fregnacce sul signoraggio delle banche centrali. Qualche giorno fa la Società Italiana degli Economisti ha inviato una lettera al presidente della Rai Marcello Foa per contestare l’incredibile sequela di sciocchezze:

lettera società italiana economisti

Nella lettera, pubblicata anche sul sito della SIECON, la Società Italiana Economisti scrive:

è con grande sconcerto che, rispondendo a numerose segnalazioni, abbiamo visto il servizio sul signoraggio all’interno della trasmissione Povera Patria andata in onda su RAI 2 il 25 gennaio. La trasmissione, rivolta ad un pubblico ampio, ha trascurato le basilari regole della divulgazione scientifica che necessitano di coniugare la semplicità ed efficacia nei modi di comunicazione con la assoluta correttezza scientifica dei contenuti. Il trattamento del tema del Signoraggio è stato a dir poco impreciso, inesatto e scientificamente fallace nei nessi causali proposti, che attribuiscono l’emergere del debito pubblico in Italia alla gestione della politica monetaria della Banca d’Italia, definita “banca privata”, e ai suoi sviluppi europei. La trasmissione sopra citata incrementa la produzione e la diffusione di informazioni inesatte che la RAI, adempiendo al suo mandato di servizio pubblico, dovrebbe contribuire a combattere soprattutto in un campo, come quello dell’economia, in cui la scuola italiana non fornisce nemmeno le più elementari conoscenze di base.

E’ con viva preoccupazione che le scriviamo questa lettera, chiedendo che i contenuti economici delle trasmissioni RAI siano affidati a giornalisti competenti, che pongano la conoscenza scientifica alla base dei loro servizi.

In attesa di una sua risposta e del veder attuare in futuro ciò che auspichiamo, le inviamo i nostri rispettosi saluti

Tra le firme della lettera c’è anche quella di Donato Masciandaro, economista il cui nome è stato fatto nei giorni scorsi come candidato alla presidenza della CONSOB, dove ufficialmente per Lega e grillini c’è solo Marcello Minenna. Qualche giorno fa, per risolvere lo stallo sulla questione della presidenza, è uscito anche il nome di Luigi Zingales.

Leggi sull’argomento: Se le balle sovraniste arrivano in Rai il paese è al capolinea

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