Se le balle sovraniste arrivano in Rai il paese è al capolinea

di Elio Truzzolillo

Pubblicato il 2019-01-27

Nella trasmissione “Povera Patria” (mai titolo fu più azzeccato) voluta dal cattivo maestro Carlo Freccero per compiacere il re delle bufale Marcello Foa, viene offerto al pubblico un video divulgativo sul Signoraggio. Il video è stato confezionato dal giornalista Alessandro Giuli per il quale sarebbe fin troppo generoso il richiamo alla nota sindrome di Dunning-Kruger, …

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Nella trasmissione “Povera Patria” (mai titolo fu più azzeccato) voluta dal cattivo maestro Carlo Freccero per compiacere il re delle bufale Marcello Foa, viene offerto al pubblico un video divulgativo sul Signoraggio. Il video è stato confezionato dal giornalista Alessandro Giuli per il quale sarebbe fin troppo generoso il richiamo alla nota sindrome di Dunning-Kruger, bastano i rodati e italianissimi (se volete sovrani) termini di “ignorante” e “senza vergogna”. Basti ricordare che:

1) I profitti delle banche centrali non sono dati dal valore facciale delle banconote meno il costo di produzione delle stesse. Io ne ero convinto in 1ª elementare, poi sono cresciuto e mi sono informato. I profitti delle Banche centrali sono dati dagli interessi dei titoli che le banche centrali ricevono come contro partita in cambio della moneta emessa. La moneta emessa è una passività, i titoli ricevuti sono un’attività. Tali profitti sono in parte trattenuti (spese di struttura e riserve) e in parte rigirati agli stati. Nessuno ruba i soldi a nessuno.

2) La Banca d’Italia non è privata. Non lo è formalmente e non lo è sostanzialmente. È vero che Goebbels ci insegna che una menzogna a furia di essere ripetuta viene creduta, ma una menzogna creduta rimane pur sempre una menzogna.

3) Il debito pubblico si origina in un modo molto semplice che può essere compreso persino da Freccero, Foa e Giuli: lo stato spende più di quello che incassa. Punto. Qualsiasi riflessione più raffinata di quella che ho appena espresso richiede, per essere capita, un’intelligenza superiore a quella di un acaro. Se non siete sicuri di possederla non confezionate video divulgativi su RAIDUE.

Le balle che abbiamo sentito sulla tv pubblica sono l’equivalente economico dei vaccini che provocano l’autismo o del bicarbonato che guarisce dal cancro. Nulla hanno a che fare con la pluralità delle opinioni, con una visione politica o con la libertà d’espressione. Sono balle e basta. Così come non farebbe un servizio alla pluralità delle opinioni un imbecille che andasse in tv a dire che un bicchierino di ammoniaca al giorno fa crescere i bambini più sani. Abbiamo toccato il fondo e nessuno sembra avere il pudore per provare almeno vergogna di questo fatto. Questa è una società che ormai considera la verità una variabile dipendente dagli interessi di parte. Ma la tragedia a Fantasilandia si tinge sempre con i colori della farsa. Quel servizio è stato visto dal ministro per affari europei Savona presente in studio che, ovviamente, non ha avuto nulla da ridire. Inoltre il consigliere RAI Giampaolo Rossi ha potuto dichiarare che la RAI sta “scardinando l’ipocrisia del mainstream” portando a conferma della bontà di quella cloaca di servizio il fatto che era presente il ministro Savona e che questi non ha obiettato nulla (ma può un consigliere RAI dire che stanno “scardinando il mainstream” esprimendosi come l’ultimo dei bimbominkia su YouTube?). Ad ogni modo nella prossima puntata probabilmente sarà scardinato il secondo principio della termodinamica che il mainstream ha cercato di inculcarci a scuola durante le lezioni di fisica. Un paese in cui non si nota la differenza tra la tv di stato e la pagina Facebook “La verità ci rende liberi” (o pagine simili) non è vicino al baratro, ci è già caduto dentro.

Leggi sull’argomento: Travaglio e la storia del cambio di residenza per il reddito di cittadinanza

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