La pagliacciata del governo sulle scuole chiuse fino al 15 marzo

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-03-04

C’è qualcosa di peggio dell’emergenza Coronavirus? Sì, è peggio affrontarla con gente che non sa quello che fa. Come in un Aereo più pazzo del mondo ma con molta meno serietà nel primo pomeriggio il governo ha fatto trapelare l’intenzione di chiudere le scuole e le università da domani fino al 15 marzo. Siccome ci …

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C’è qualcosa di peggio dell’emergenza Coronavirus? Sì, è peggio affrontarla con gente che non sa quello che fa. Come in un Aereo più pazzo del mondo ma con molta meno serietà nel primo pomeriggio il governo ha fatto trapelare l’intenzione di chiudere le scuole e le università da domani fino al 15 marzo. Siccome ci sarà qualche cialtrone che tenterà di dare la colpa, come al solito, ai giornalisti, è bene mostrare che l’annuncio è stato dato a pochi minuti di distanza da tutte le agenzie di stampa, cosa che accade quando una fonte ufficiale ha dato il via libera e l’ok:

scuole chiuse 15 marzo

Venticinque minuti dopo che l’annuncio era cominciato a circolare e mentre Salvini e Meloni già chiedevano la babysitter di Stato per le famiglie, la ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, rispondendo alle domande dei giornalisti fuori Palazzo Chigi, smentiva tutto: “Nessuna decisione sulla scuola è stata presa, non c’è la chiusura al momento. Abbiamo chiesto al comitato scientifico una valutazione se lasciarle aperte o chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. La decisione arriverà nelle prossime ore, tutti sarete informati”.

repubblica scuole chiuse azzolina

Ora, avrete sicuramente presente che la decisione di chiudere per undici giorni le scuole ha ripercussioni sulla vita di tutti i giorni delle persone. Annunciarlo e poi smentirlo facendo capire che la decisione arriverà lo stesso tra qualche ora invece è dilettantismo criminale.

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Ovviamente non ci sarà nessuno a prendersi la responsabilità di un errore del genere, ma vedrete che qualcuno avrà il coraggio di dare la colpa alla “comunicazione”, ai “giornalisti” e, come nei Blues Brothers, al massimo alle cavallette per un pasticcio comunicativo del genere che già ha fatto partire diversi cortocircuiti:

I giornali hanno prima pubblicato e poi corretto, le tv invece sono andate direttamente in cortocircuito dando i due annunci uno sopra l’altro e facendo scegliere al telespettatore a quale delle due versioni credere.

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Foto da: Blogo.it

E tutto questo, oltre a dare il via ai (giusti) sfottò di Salvini e Meloni, dimostra che in questo momento ci troviamo nelle mani di persone che nemmeno si rendono conto di quello che fanno.

Il tutto mentre le regioni cominciano a valutare i blocchi autonomamente e c’è chi, come il governatore Emiliano in Puglia, invita direttamente i genitori a non mandare i figli a scuola. Mentre su Twitter c’è chi racconta di un cortocircuito provocato da presunte (e curiose) invidie tra ministri:

azzolina scuole chiuse

 

Ora, visto che i prossimi sette giorni sono cruciali per la diffusione del Coronavirus e le previsioni dicono che il picco sarà devastante, la situazione è disperata. È troppo chiedere al governo almeno di prenderla sul serio?

EDIT ore 18,30: Conte conferma che domani le scuole resteranno chiuse. Poi dà la colpa ai giornalisti. Strano!

Noi abbiamo domandato a Brusaferro per un approfondimento sulle scuole. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, l’uscita della notizia oggi è stata improvvida”. Lo ha detto in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte.

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