Tutto il fumo che Salvini vi getta negli occhi per distrarvi dalla storia dei rubli alla Lega

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-07-12

Come mai quel gran Capitano del ministro dell’Interno continua a sfuggire alle domande più interessanti sul caso Savoini? Perché è impegnato a pubblicare una serie di post su anatroccoli, cani abbandonati, caccia alle “criminali incinte” e inviti a sgomberare i campi Rom. E perché Salvini e Morisi in questi giorni stanno sfoderando tutto il loro repertorio classico? Sarà mica che non sanno cosa rispondere vero?

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Durante la Guerra Fredda la cortina di ferro separava il blocco dei paesi della NATO da quelli del Patto di Varsavia. Oggi a Matteo Salvini basta molto meno per separare gli italiani dalle notizie e dagli scandali della Lega e alle domande sui rapporti con quel Gianluca Savoini che tutti descrivono come un semplice “storico” militante leghista ma nulla di più. Durante una diretta ieri Salvini ad esempio si è messo a scherzare sul fatto che i soldi fossero nascosti dentro un vaso da fiori o dietro una fioriera. Ma il punto, come non ci stancheremo mai di ripetere, sono i contatti tra Salvini e Savoini, e quelli tra quest’ultimo e una serie di politici leghisti con cui si accompagna sempre quando va in viaggio in Russia.

La cortina fumogena di Salvini sul caso BuzzFeed

Salvini però oltre ad ammettere di conoscere Savoini (bella forza, visto è stato suo portavoce) sembra ignorare completamente che cosa faccia una persona che conosce da vent’anni, che ha lavorato alla Padania e che è presidente di un’associazione che ha sede nel retro dello stabile di Via Bellerio, storica sede del Carroccio. La Lega però dopo aver detto che era tutto un complotto evita accuratamente di rispondere alle domande più pericolose. Quelle che – più che i soldi di Mosca – mettono davvero in dubbio la lealtà verso il Popolo italiano del partito che più di tutti intrattiene un rapporto speciale con una potenza straniera.

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E così, mentre il Tg2 si dedica a servizi del tipo “e allora il PCI??” per tentare di buttarla in caciara, la Lega mette in atto una strategia diversa. Saturare i canali social di Salvini di notizie e informazioni che possano distrarre l’elettore-tipo della Lega. Ieri ad esempio la cagnara sul “tradimento” delle promesse sull’Autonomia faceva parte della tattica del parliamo d’altro. Perché sia Zaia che Salvini sapevano benissimo quali fossero le posizioni del MoVimento 5 Stelle e quanto fossero distanti da quelle della Lega.

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L’operazione cortina fumogena prosegue oggi senza intoppi. Il ministro dell’Interno ha dedicato un nuovo post ai cani abbandonati nel Cara di Mineo. Qualcuno vuole dare una mano a papà Salvini a trovare casa per tutti? Tutta “colpa” della polemica con don Luigi Ciotti che ha detto che forse sarebbe stato meglio occuparsi prima delle persone (com’era il motto: “prima gli italiani”, ecco). Salvini coglie la palla al balzo e borbotta tra sé e i suoi fan: «provo ad aiutare 117 cani abbandonati? Alla sinistra non va bene neanche questo, roba da matti».

Guardate lì! Una ruspa selvatica in azione!

Però magari non a tutti i leghisti piacciono i cani. Di sicuro a tutti non piacciono i Rom. E allora come un abile disc jockey che sa interpretare gli umori della pista ecco il post contro i Rom, segnatamente l’incendio verificatosi in un campo Rom a Lamezia Terme. Ovviamente Salvini promette l’ennesimo giro di vite: chiusure, sgomberi, allontanamento e ripristino della legalità. Ecco fatto, risolta l’ennesima emergenza. Peccato che Salvini non dica che questo è solo l’ultimo di una lunga serie di incendi nello stesso campo, come mai prima non erano così interessanti?

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Cosa prevede il menù? Volendo c’è un po’ di sana vecchia Ruspa: quella in azione per lo smantellamento “definitivo” dell’insediamento abusivo a Borgo Mezzanone. In realtà ieri è sono state demolite 35 baracche (in totale è stato abbattuto appena il 25% delle baracche). Nell’insediamento vivono 1.500 persone, molti sono immigrati regolari che lavorano nei campi della zona, vittime di caporalato. Ed è vero che a San Ferdinando la baraccopoli è stata demolita ma a sostituirla ne è già nata un’altra.

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Per il pubblico più difficile, quello che magari ancora cerca una risposta alle domande su Savoini, c’è un altro grande classico: la lotta alla criminalità. In particolare Salvini ci tiene a far sapere che «questa mattina abbiamo ribadito la necessità di poter mandare in galera le criminali incinte. Spesso vengono utilizzate per furti e borseggi, sicure dell’impunità. La pacchia deve finire. Ripresenteremo l’emendamento al Decreto sicurezza bis con i relatori». Tanto sono tutte Rom no? Peggio per i loro figli, com’è che si dice “fare il ladro è un mestiere pericoloso”.

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Ancora non vi basta? E allora beccatevi il video con gli anatroccoli che seguono la loro mamma per le vie di Roma. Guardate bene: ci sono anche gli agenti della Polizia Locale che li scortano e li proteggono dalle macchine e arriva pure la punchline «altro che gabbiani, pterodattili e topazzi..». Oh là, ordine, sicurezza, ripristino della legalità e protezione dei più deboli (non i migranti per carità, gli animali!). Come dite? Un post sulla vicenda Savoini? Magari domani.

Leggi sull’argomento: Di Maio, Appendino e i “nemici della contentezza” dentro il M5S

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