Salvini è fatto così: prima non paga gli straordinari ai poliziotti e poi propone il 5×1000 alla Polizia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-10-02

Matteo Salvini è fatto così: prima non paga gli straordinari agli agenti di Polizia, poi chiede agli italiani di farlo con il 5×1000. Ma gli italiani già pagano per gli stipendi di poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco, lo fanno con le tasse. Salvini però è uno che le tasse le vuole abbassare e questo è il risultato: gli italiani dovranno fare l’elemosina alla Polizia

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Matte Salvini non è più ministro. Non certo per sua volontà perché grazie ad un tenace attaccamento alla poltrona per mandarlo via dal Viminale si è dovuto attendere l’insediamento del suo successore, il ministro Luciana Lamorgese. In cuor suo però il capo della Lega sente di essere ancora il ministro delle donne e degli uomini in divisa. Come è noto però quando era davvero il Ministro incaricato di occuparsi – tra le altre cose – delle Forze dell’Ordine, Salvini non ha fatto molto.

Perché Salvini non ha stanziato risorse alla Polizia quando era ministro?

Ad esempio ha tagliato fuori i vincitori del concorso allievi agenti della Polizia di Stato che avevano più di 26 anni. Oppure non ha pagato gli straordinari degli agenti di Polizia. E non ha fatto nulla nemmeno per aumentare gli stipendi dei Vigili del Fuoco. È quindi oltremodo curioso che Salvini, che quando era Ministro ha “dimenticato” di pagare gli straordinari lasciando il conto al nuovo governo oggi si indigni perché gli agenti della Questura di Milano dovranno anticipare i soldi per comprare il vestiario.

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Ed è doppiamente curioso visto che all’articolo 12bis del Decreto Sicurezza bis era autorizzata la spesa di “2 milioni di euro per l’anno 2019 e di 4,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2026” al fine di “accelerare il miglioramento e il ricambio del vestiario del personale della Polizia di Stato“. Come mai allora alla Questura di Milano i poliziotti devono anticipare (significa che saranno rimborsati successivamente) i soldi per il vestiario? Questo Salvini non lo dice, eppure il Decreto Sicurezza bis è stato convertito in legge proprio prima della crisi di governo. Ma il capo della Lega ha un’altra idea e rilancia con la proposta di poter destinare il 5 per mille alle Forze dell’Ordine. Il problema qui è che il cittadino italiano già paga le tasse con le quali lo Stato può finanziare la spesa pubblica, tra cui quella per il comparto delle FdO. Il 5×1000 invece è un’ulteriore quota dell’IRPEF che i cittadini possono scegliere di destinare agli enti di volontariato, di ricerca sanitaria o scientifica.

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In questo modo quindi Salvini rischia di sottrarre risorse preziosissime per chi fa volontariato e lavora nel no-profit a favore di una causa che pur importante ha già una sua forma di finanziamento: le tasse. Inoltre l’idea di finanziare il comparto della pubblica sicurezza grazie al “buon cuore” degli italiani riflette quanta poca considerazione la Lega abbia per la Polizia, i Carabinieri o i Vigili del Fuoco. Vale la pena ricordare che il meccanismo di ripartizione del 5×1000 prevede già che le quote non attribuite (ad esempio chi sceglie di non indicare i beneficiari) rimangano nelle casse dello Stato. Perché i cittadini dovrebbero scegliere di destinare il loro 5×1000 per pagare qualcosa che già pagano con le loro tasse? Perché Salvini e la Lega non hanno aumentato gli stanziamenti alle Forze dell’Ordine quando erano al governo? La risposta è semplice: Salvini è quello che vuole abbassare le tasse e al tempo stesso spera che gli italiani non si accorgano di cosa comporta per lo Stato un minore introito fiscale.

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