Ma quand’è che Salvini smette di giocare al “superministro” e inizia a dirci dove sono i soldi per l’Iva?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-30

Matteo Salvini oggi ha detto che accetta le dimissioni di Rixi (ma è una prerogativa del Presidente del Consiglio), poi ha detto che non vuole nominare sottosegretari (ma lo fa Il Presidente della Repubblica) e infine ha difeso la Marina Militare (che dipende dalla Difesa) e annunciato una manovra economica a settembre. Poi però si è lamentato che ci sono troppi spacciatori in giro, e indovinate chi è il ministro che ha il potere di farli arrestare?

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C’era chi, prima del voto delle Europee, temeva che una vittoria di Salvini potesse innescare una crisi di governo. Ci spiegavano che se il vicepremier e ministro dell’Interno avesse “vinto” le elezioni avrebbe sicuramente chiesto più potere al M5S, magari qualche sottosegretario o ministro in più. Salvini da parte sua ha sempre rassicurato tutti dicendo che l’esito del voto non avrebbe cambiato nulla e che non avrebbe chiesto nuovi ruoli di governo per i leghisti.

I poteri di Matteo Salvini (secondo lui)

A quattro giorni di distanza ci accorgiamo che Salvini ha mantenuto la promessa: il governo non è caduto e per ora non ha chiesto un rimpasto. Ma c’è il trucco, perché Salvini sta semplicemente ricoprendo tutti i ruoli governativi che gli capitano a tiro. Non lo fa ovviamente sul serio, lo fa twittando, rilasciando dichiarazioni e accettando dimissioni. Partiamo proprio da quest’ultima cosa. Edoardo Rixi, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha annunciato di aver presentato le sue dimissioni. Non le ha consegnate a colui che poteva accoglierle o respingerle – vale a dire Giuseppe Conte – ma a Matteo Salvini. Il quale, pur non essendo il Presidente del Consiglio ha dichiarato di averle accolte «unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso».

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Il problema è che non c’è una norma che chiuda i porti, ma questo Salvini lo sa bene

Contestualmente il ministro dell’Interno – in virtù dell’altissimo senso delle istituzioni che lo contraddistingue – ha annunciato di aver nominato Rixi «responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute». E anche se Rixi è stato condannato in primo grado forse un ministro della Repubblica poteva evitare di sostituirsi alla magistratura (quella inquirente e quella giudicante). Ad esempio Salvini se la prende con un giudice che parla di respingimenti dicendo “mi aspetto che un magistrato applichi le norme, anziché interpretarle”. Ora a parte il fatto che l’applicazione di una norma richiede l’interpretazione del testo di legge al momento non c’è alcuna norma che “chiude i porti”. E se non c’è la colpa non è dei giudici ma di chi le leggi le fa. Al momento il potere di farle lo ha Salvini, che però nemmeno con due decreti sicurezza è riuscito a “chiudere i porti”.

Salvini raddoppia: Ministro dell’Interno, della Difesa (e anche dell’Economia)

Durante la conferenza stampa al Senato Salvini ha dichiarato: «non nominerò nemmeno mezzo sottosegretario in più, conto che tornino, perché conto sulla loro innocenza». Sicuramente è lodevole che difenda l’innocenza di Rixi, ma qualcuno potrebbe far notare ad un ministro della Repubblica che i sottosegretari  sono nominati con un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio in accordo con il ministro interessato e con il parere del Consiglio dei Ministri? La giornata di Salvini è caratterizzata tutta da un certo iperattivismo “ministeriale”. Ad esempio è stato Salvini (e non la ministra deputata ovvero Elisabetta Trenta) a difendere l’onore della Marina Militare contro le cattivissime ONG.

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Quella volta che il Capitano si è promosso Ministro della Difesa

Sempre al Senato ai giornalisti che gli domandavano della ipotesi di un voto anticipato a settembre Salvini risponde deciso: «No, a settembre si prepara una manovra economica». Per caso è diventato anche ministro dell’Economia? In tal caso potrebbe spiegarci dove intende trovare quei trenta miliardi di euro per la Flat Tax e l’aumento dell’Iva. Se la risposta è fare più debito perché poi ce lo facciamo garantire dalla BCE è la risposta sbagliata. Lo ha detto ieri Olli Rehn, consigliere della Banca Centrale Europea e uno tra i possibili successori di Draghi alla presidenza spiegando che non è concesso alla Banca centrale europea fare “finanziamento monetario”. Mettendo assieme tutte queste dichiarazioni Salvini non ha bisogno di aprire una crisi di governo: perché si presenta agli italiani come l’unico ministro nella storia repubblicana che ha tutte le deleghe e tutti i poteri.

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Ma il bluff di Salvini si rivela con poco. Sempre parlando delle condanna a Rixi Salvini ha detto di trovare incredibile «che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova». Ecco, se c’è una cosa che sicuramente è Salvini è quella di essere il ministro dell’Interno, vale a dire proprio quella persona che ha il potere e l’autorità per reprimere lo spaccio di droga (quella vera, non quella finta dei Cannabis Shop) e mandare in galera gli spacciatori. Cosa aspetta Salvini a fare quello per cui lo paghiamo?

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