Ma davvero la Marina doveva aspettare la notizia di una bimba morta per salvare 90 migranti?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-30

Per caso Matteo Salvini è diventato ministro della Difesa? Perché altrimenti non si spiega come mai le prime dichiarazioni sul salvataggio di 90 migranti da parte della Marina Militare siano le sue e non quelle di Elisabetta Trenta. Tutti e due poi dovrebbero spiegare come Nave Cigala Fugosi ha atteso quasi 24 ore prima di soccorrere i migranti in difficoltà in acque internazionali. Una volta però che si è diffusa la notizia, non confermata, che una bambina era morta a bordo la Marina ci ha messo meno di un’ora ad intervenire

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«Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina». Così Matteo Salvini, ministro dell’Interno e – a quanto pare – anche facente funzioni del ministro della Difesa. Il Capitano ha invitato a difendere “l’onore della Marina” dichiarando che «è incredibile che alcuni organi di stampa italiani diano credito a provocazioni e illazioni delle solite Ong a cui finalmente abbiamo tagliato il business e che sono sotto inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». Salvini sta parlando di quello che sta succedendo da ieri mattina nel Mediterraneo e che è stato denunciato da Sea Watch.

L’ipocrisia di Salvini e l’onore della Marina

Andiamo con ordine. Nel pomeriggio di ieri l’Ong Sea Watch avverte che il proprio aereo Moonbird ha avvistato in mattinata un gommone con a bordo circa 80 persone, tra queste nel primo comunicato dell’Ong si parla della presenza di due bambini. Il gommone si trovava in acque internazionali «a poche decine di miglia dalla nave della Marina Militare P490». L’imbarcazione è la la Nave Comandante Cigala Fulgosi.

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Passano alcune ore Sea Watch pubblica un nuovo aggiornamento. Il gommone non è più in vista ma all’ultimo avvistamento la nave della Marina Militare si trovava “a sole nove miglia di distanza”. A quanto pare dalla P490 si era levato in volo  un elicottero per monitorare “l’evento SAR” (vale a dire la situazione di emergenza in mare) ma i soccorsi non erano iniziati.

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E non inizieranno per quasi un giorno intero, perché solo questa mattina la Marina farà sapere che «Nave ‘Cigala Fulgosi’ della Marina Militare è intervenuta in soccorso dei migranti a bordo del gommone che da ieri si trova in difficoltà al largo della Libia. Il recupero dei circa novanta a bordo è già in corso. L’intervento, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, è stato deciso perché le condizioni meteo sono in peggioramento, l’imbarcazione si trova senza motore ed in precarie condizioni di galleggiamento».

Viene data la notizia che una bambina di cinque anni è morta e improvvisamente si mettono in moto i soccorsi

Questo annuncio conferma due cose. Che l’affermazione di Sea Watch che già 22 ore fa diceva che c’era un gommone in difficoltà è vera. E che la nave P490 della Marina Militare si trovava a poche miglia nautiche di distanza. La Marina, il cui onore è coraggiosamente difeso da Salvini, ha atteso un giorno intero per intervenire, pur sapendo che il barcone era in difficoltà. Il fatto che l’intervento sia stato deciso in vista del peggioramento delle condizioni meteo cambia di poco la vicenda: imbarcazioni come quelle non sono notoriamente in grado di attraversare il Mediterraneo nemmeno con il mare calmo.

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I migranti non sono certo rimasti in silenzio. Hanno contattato Alarm Phone raccontando quello che vedevano dalla loro posizione. In particolare l’elicottero militare che era stato avvistato anche da Sea Watch. I fatti sono questi: da ieri mattina novanta persone tra qui 15 bambini (una di pochi mesi) e una donna incinta sono state lasciate in mezzo al mare perché né la Guardia Costiera italiana né la Marina Militare hanno voluto intervenire.

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Eppure le autorità erano state informate e gli operatori del MRCC sapevano che il gommone aveva bisogno di assistenza perché un lato si stava sgonfiando (cosa che rende difficile la navigazione in qualsiasi condizione meteo-marine), che il carburante era finito e che l’imbarcazione stava imbarcando acqua. Il dubbio però è che la Marina Militare sia intervenuta perché ad un certo punto questa mattina i migranti riferiscono ad Alarm Phone «che una bambina di 5 anni è morta a bordo». Al momento non c’è alcun modo di verificare se questa affermazione è vera (si dovrebbe però spiegare perché mentire).

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Le agenzie di stampa che danno conto del salvataggio riferiscono che “al momento non ci sono conferme di eventuali vittime a bordo”. Certo è strano ma appena un’ora dopo il tweet di Alarm Phone la Marina Militare ha lanciato l’operazione di soccorso che si è conclusa in breve tempo. La comunicazione di Alarm Phone è delle 9 e 5 minuti, l’ANSA batte la notizia del salvataggio dopo appena 36 minuti alle 9 e 41. Questo significa che Nave Cigala Fugosi era vicinissima al gommone e che lo è stata per un giorno intero senza intervenire. Forse la Marina voleva evitare che venisse diffuso un altro video come quello relativo al migrante morto il 23 maggio? Chi ha dato l’ordine? L’assetto è della Marina Militare quindi di competenza della Ministra Elisabetta Trenta, ma il primo a parlare è Salvini.

Foto copertina via Twitter.com credits Sea Watch

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