Il retroscena su Salvini che se ne è andato a dormire la notte dell’occupazione del Parlamento

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-01

Secondo il Corriere il Capitano s’è tolto la sua lugubre mascherina nera (scelta curiosa: perché proprio nera?) e se ne è andato a dormire. «È facile protestare con il sonno degli altri»

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Ieri abbiamo raccontato che in Parlamento c’era molto nervosismo soprattutto tra i banchi dell’opposizione, come si è visto dalla surreale protesta del centrodestra sulla mascherina mancante di Giuseppe Conte e dalle scaramucce al Senato con spinta (negata) del leghista De Vecchis al PD Mirabelli. Oggi Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera svela un retroscena che spiegherebbe il nervosismo dei parlamentari, e in particolare di quelli che hanno fatto nottata a Palazzo Madama su ordine del Carroccio:

Montecitorio, Transatlantico: è cambiato tutto pure qui. Le vecchie tecniche non servono più: avvicinarti, ascoltare, blandire; e poi prenderne uno sottobraccio, portartelo alla buvette, il caffè era una ciofeca ma quello, intanto, confidava segreti, tradiva, Giuda si sarebbe scandalizzato. E ora, invece: ogni deputato con la mascherina, e certi pure con i guanti. Solo un banchetto con acqua minerale e bicchieri di carta. Dispenser di disinfettanti. Nuovi megaschermi. Dove, intanto, è comparso il presidente Roberto Fico che cerca di placare alcuni parlamentari leghisti.

Urlano che non è giusto: loro a volto coperto, e Conte no. In realtà sono nervosi per altro. In molti hanno trascorso la nottenell’emiciclo. Ma poi sono venuti a sapere che al Senato, nell’altra occupazione, Matteo Salvini s’è tolto la sua lugubre mascherina nera (scelta curiosa: perché proprio nera?) e se ne è andato a dormire. «È facile protestare con il sonno degli altri». Colore. Qui, per capirci sul serio qualcosa, bisogna cambiare schema.

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Il caffè di Salvini ieri mattina in Senato

Anche Tommaso Rodano sul Fatto racconta di un Salvini che molla gli altri e va a casa, ma la descrizione è più circostanziata:

Il momento clou è dopo le 4: altra foto di gruppo dei senatori leghisti in piedi dietro al loro scranno; sembrano quasi alzarsi sui banchi come nell’ultima scena de L’attimo fuggente(“Capitano mio capitano”). Salvini scrive: “Qui Senato, 4.15, in collegamento notturno con Sindaci, imprenditori, Forze dell’Ordine, studenti, medici e tanti Italiani che pensano al futuro”. Tutti collegati per parlare con lui a quell’ora? Non era meglio sentirsi la mattina dopo? Qui il racconto in presa diretta si interrompe. Salvini torna a casa per una doccia e un cambio d’abito. Magari un pisolino. Alle 9 pubblica un selfie dalla macchinetta del caffè di Palazzo Madama: “Qui Senato. Non si molla”. Sull’originalità non garantiamo: è vestito ancora come la notte prima.

Ora, Salvini alle 8,46 del mattino ieri ha pubblicato una foto in cui si faceva ritrarre alla macchinetta del caffè del Senato in giacca, cravatta e – appunto – mascherina nera. Alle 8 del mattino un lancio dell’agenzia di stampa ANSA riportava sue dichiarazioni a Telelombardia:

 “Siamo rimasti in Parlamento e andremo avanti senza disturbare nessuno o interrompere lavoro, a distanza con le mascherine perché gli italiani ci hanno detto ‘portate la nostra voce’. Dopo 50 giorni inizia a pesare la chiusura”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in collegamento con Telelombardia. “Non siamo stati a giocare a briscola, rispondevamo alle domande delle persone su affitto, bollette, mutui”, perché su questo “non c’é nessun aiuto”, ha aggiunto Salvini.

E nel suo intervento lui stesso diceva di essere rimasto in parlamento:

Intorno a lui c’era un certo silenzio. “Adesso sono venuto a casa a farmi una doccia perché ci sono le pulizie in corso”, dice durante la diretta, “ma alle 9 saremo di nuovo lì”. E quindi chi dice la verità?

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